Diritti umani e pena di morte

Shoshin

Goccia di blu
Poche ore fa è arrivata la notizia che il giudice ha concesso la sospensione della pena capitale di Lisa Montgomery per valutarne le capacità mentali.

Il giudice James Hanlon, del distretto meridionale dell'Indiana, ha ordinato la sospensione, citando la necessità di valutare le capacità mentali di Montgomery. "Le informazioni presentate alla Corte contengono numerose prove che lo stato mentale della Signora Montgomery è così lontano dalla realtà che non può comprendere razionalmente il motivo della sua esecuzione", ha scritto il giudice. Il tribunale fisserà la data di una nuova udienza per valutare lo stato mentale della condannata.

Il giudice Hanlon ha fatto il suo dovere a sospendere l'esecuzione di questa donna così malata.
Ma la motivazione che leggo dovrebbe essere modificata,affinché si ponga l'accento sul fatto che lo stato mentale di Lisa non le permette di comprendere la terribile atrocità del suo gesto non il motivo della sua esecuzione attraverso una iniezione di veleno.
Rimango sempre molto colpita da questi argomenti...
 

qweedy

Well-known member
Il giudice Hanlon ha fatto il suo dovere a sospendere l'esecuzione di questa donna così malata.
Ma la motivazione che leggo dovrebbe essere modificata,affinché si ponga l'accento sul fatto che lo stato mentale di Lisa non le permette di comprendere la terribile atrocità del suo gesto non il motivo della sua esecuzione attraverso una iniezione di veleno.
Rimango sempre molto colpita da questi argomenti...

L'ottavo emendamento proibisce l'esecuzione di un condannato se la sua malattia mentale gli impedisce di comprendere le ragioni della sua condanna a morte. Non importa che comprenda le atrocità commesse, importa solo che capisca che lo Stato lo sta uccidendo.

Le esecuzioni di persone con disabilità mentali e intellettive violano il diritto e gli standard internazionali.

La donna è ancora a rischio perché il governo è ricorso in appello. Gli avvocati dell'amministrazione americana sostengono che l'annullamento dell'esecuzione all'ultimo momento causerebbe un "grave danno" alla collettività e alla famiglia della vittima.
In attesa di un pronunciamento della Corte suprema, nel carcere di Terre Haute il protocollo dell'esecuzione va avanti.
Lisa Montgomery è arrivata ieri a Terre Haute, in Indiana, proveniente dal braccio della morte del Texas e, poiché non ci sono strutture che ospitano le detenute, è rinchiusa in una cella nello stesso edificio dove avvengono le esecuzioni.

per firmare l'appello:
https://nodeathpenalty.santegidio.org/appelli/lisa-montgomery/
 

Shoshin

Goccia di blu

Questa è Lisa.
Ha un sorriso che sa di abisso.
Tra le braccia un po'di quella
vita che non ha mai potuto
vivere davvero.
Mi colpisce il gesto delle mani
incrociate a protezione di quel piccolo
cane.
La follia ha le sue crepe,
e da quelle crepe riemerge l'uomo
fragile e piccolo.
Io spero che Lisa venga perdonata dai giudici federali e dai familiari di Bobbie Jo.
Dal perdono può avere inizio tutto.
Le cure per Lisa,e non l'attesa inconsapevole della fine in una cella angusta.
E un poco di pace per i familiari,solo un poco.
La potenza del perdono è infinita.
E se un giorno me ne sarà data l'opportunità,scriverò perché la penso così.
 

Shoshin

Goccia di blu
Lisa Montgomery è stata giustiziata alcune ore fa.




https://www.avvenire.it/attualita/p...cui-si-scrive-che-morira-con-iniezione-letale


Una comunicazione d'ufficio,niente di più che un documento
protocollato in chissà quale stanza e da chissà quali mani.
Una comunicazione d'ufficio,con parvenza di dignità e correttezza,
dove ci si rivolge ad una donna mandata a morire con il "cara"...


Cara Signora Montgomery...
l'intento di questa lettera è informarla che è stata fissata la data per l'esecuzione della sua condanna a morte (... ).
 

Grantenca

Well-known member
https://www.avvenire.it/attualita/p...cui-si-scrive-che-morira-con-iniezione-letale


una comunicazione d'ufficio,niente di più che un documento
protocollato in chissà quale stanza e da chissà quali mani.
Una comunicazione d'ufficio,con parvenza di dignità e correttezza,
dove ci si rivolge ad una donna mandata a morire con il "cara"...


Cara signora montgomery...
L'intento di questa lettera è informarla che è stata fissata la data per l'esecuzione della sua condanna a morte (... ).

orrore!!!!!!
 

Shoshin

Goccia di blu
Ieri in Texas - Pena di morte sospesa un'ora prima dell'esecuzione, commutata in ergastolo.
Accolta la battaglia del padre sopravvissuto alla strage che avrebbe perso l'unico famigliare rimastogli.

Huntsville - Il governatore del Texas Greg Abbott ha commutato in ergastolo la pena di un condannato a morte un'ora prima dell'esecuzione. Thomas "Bart" Whitaker aveva ucciso nel 2003 a Houston la madre e un fratello.

A portare avanti la battaglia per la sua salvezza, il padre scampato alla strage. In considerazione della sua preghiera di lasciare in vita l'unico familiare rimastogli, seppure responsabile delle uccisioni, Abbott ha accolto una rara raccomandazione in questo senso da parte dell'autorita' giudiziaria.

"Sono grato della decisione non per me ma per mio padre - ha detto Whitaker appreso che non sarebbe stato giustiziato - ogni punizione per me sarebbe stata giusta, ma mio padre non ha fatto niente di male. Il sistema oggi per lui ha funzionato. E io faro' del mio meglio per svolgervi il mio ruolo".

"Il padre di Whitaker - ha detto il governatore Abbott, repubblicano, che avrebbe potuto anche negare la sospensione - si e ' opposto con passione alla messa a morte di suo figlio, affermando che in caso contrario si sarebbe sentito vittima per la seconda volta, dopo essere scampato alla strage".

Dal 1982, quando il Texas ha reintrodotto la pena di morte, e' accaduto solo quattro volte che la commissione per la liberta' abbia raccomandato clemenza per dei condannati. Prima di questa l'ex governatore Rick Perry, anche lui repubblicano, ne aveva accolta solo una su tre.

http://dirittiumani1.blogspot.it/2018/02/usa-texas-pena-di-morte-sospesa-unora.html


Tempo fa avevo iniziato a leggere dall'inizio questo post.
E voglio lasciare proprio qui questo articolo .
Dare una possibilità alle persone può davvero
essere l'inizio di qualcosa ...

https://pen.org/works-of-justice-thomas-bartlett-whitaker-interview/
 

Shoshin

Goccia di blu
Una lettera dall'Italia

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha scritto una lettera al presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden sul tema della pena di morte, un appello contro questa pratica e per una moratoria delle condanne.
Ecco il testo
Illustrissimo Presidente Joe Biden, mi permetto di scriverLe da Firenze, città di cui sono sindaco dal 2014, per sollevare un tema che mi auguro possa avere un’attenzione particolare durante il suo mandato presidenziale, quello della pena di morte. Sono rimasto molto colpito dalla notizia della prossima esecuzione di Lisa Montgomery, condannata alla pena capitale per un delitto efferatissimo, aver strangolato nel 2004 una donna incinta nel Missouri prima di praticarle un cesareo e rapire il bambino. E’ l’unica donna in attesa nel braccio della morte. Ha un passato di violenze, abusi, disturbi mentali. La sua sorte, a meno di colpi di scena legali dell’ultimo minuto, è questione di ore. Firenze è capoluogo della Toscana. Nel 1786, il 30 novembre, l’allora Granducato, stato autonomo, fu il primo al mondo ad abolire la pena di morte per volere di Pietro Leopoldo di Lorena che promulgò una nuova Riforma Penale. Da Firenze, da questa terra, rilanciamo un appello forte contro la pena di morte e per una moratoria delle condanne. Non può essere mai deterrente, non può essere mezzo di correzione, non può essere degna di una Stato che voglia chiamarsi civile. Lisa Montgomery si è macchiata di un crimine orrendo, è da anni in carcere. Marito e figlia della vittima cosa ricaverebbero dalla sua morte? Quale idea di giustizia vogliamo insegnare a quella bambina? L’ergastolo o comunque una pena di lunga durata non sarebbe sufficiente? Già l’illuminista Cesare Beccaria giudicava la pena di morte nient’altro che ‘uno spettacolo’ che nulla aveva a che vedere col ‘contratto sociale’ che deve stabilirsi tra cittadino e Stato civile. Ebbene, non vogliamo questi ‘spettacoli’ che lanciano in pasto al più tribale populismo i nostri istinti più biechi. Crediamo anzi che prima di tutto la giustizia debba essere assicurata non solo rapidamente ma anche equanimemente rispettando i diritti umani anche del più crudele degli uomini. Cosa ci distinguerebbe, altrimenti, dal ‘lupus’ teorizzato da Thomas Hobbes? A cosa varrebbero migliaia e migliaia di anni di evoluzione, progresso, modernità? La stessa parola ‘giustiziato’ in italiano richiama la parola ‘giustizia’ e dovrebbe essere cambiata. Negli ultimi anni sono stati molti i casi di condannati negli Stati Uniti che hanno fatto clamore. Ricordo bene quanto fui turbato, da giovanissimo, dal caso di Paula Cooper, quindicenne omicida di una anziana insegnante di catechismo. Per lei, nera che veniva da un’adolescenza disagiata, si mobilitò l’opinione pubblica internazionale e persino Papa Giovanni Paolo II. La sua pena fu commutata in ergastolo. C’è un particolare che mi colpì di più, nella storia di Paula. Il nipote della vittima, che in origine era favorevole all’esecuzione, ebbe un ripensamento. Anche per lui la donna non andava giustiziata. Niente gli avrebbe ridato la nonna, neppure la morte della sua assassina. Ricordo anche il caso di Gregory Summers, giustiziato in Texas nel 2006, accusato di aver commissionato l’omicidio dei genitori adottivi, delitto per il quale si era sempre proclamato innocente. Summers riposa ora proprio in Toscana, in provincia di Pisa: fu lui a chiederlo espressamente. Ma la pena di morte non è solo negli Stati Uniti. Appena qualche giorno fa è stato giustiziato un giovane in Iran. Era colpevole di omicidio, aveva appena 16 anni al momento dei fatti. Non ci sentiamo più sicuri dopo la sua morte, non ci sentiamo più appagati, non ci sentiamo vendicati. Nessuna giustizia può esserci senza la vita. Commutare la pena di morte in forme alternative di punizione non significa rinnegare i processi o assolvere coloro che sono stati condannati, non significa mostrare mollezza ma semmai essere consapevoli della potenza della misericordia e della legge. Siamo certi che questo appello che parte da Firenze contro la pena di morte potrà essere da Lei ricevuto e valutato con la massima lucidità, consapevolezza, equità. Da sempre c’è un solido legame tra Firenze e gli Usa e i rapporti storici sono ancor di più rafforzati dalla presenza in città di numerose sedi di università americane. Per questo forte è il desiderio di condurre insieme importanti iniziative per i diritti umani e per la difesa dei valori comuni. Il Suo mandato inizia con la lotta a una terribile pandemia. Salvare vite umane è la sfida e il traguardo più grandi. Sarebbe davvero un’impresa straordinaria che fossero salvate anche le vite dei tanti, troppi, condannati che ancora sopravvivono nel braccio della morte.
 

qweedy

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Il 29 gennaio il medico Bartolo con altri europarlamentari è partito per una missione a Lipa: “Lì sembra Auschwitz, ho pianto”

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ANSA, S&D

“Siamo arrivati in questa radura, un freddo glaciale, neve ovunque" dice. "Davanti a noi abbiamo visto un recinto metallico con all’interno delle tende. In fila indiana, uno dietro l’altro, c’erano un centinaio di persone che aspettavano di ricevere un tozzo di pane. Alcuni di loro erano senza vestiti, con indosso solo una copertina che lasciava parti del corpo scoperte; altri erano senza scarpe, con le infradito. Mi sono tornate alla mente le immagini dei campi di concentramento. È stato un pugno nello stomaco così forte che ho vomitato. Il campo è un inferno. Ci sono tende (completamente innevate), che potrebbero ospitare tre o quattro persone, che però al loro interno ne contengono anche 40. Sono ammassati gli uni sugli altri, perché cercano in questo modo di scaldarsi a vicenda. Si tratta per lo più di giovani uomini, la maggior parte pachistani, ma ci sono anche indiani e afghani. All’interno delle tende hanno costruito dei letti a castello in ferro: ci guardavano muovendo solo la testa. Quell’immagine ci ha fatto pensare ad Auschwitz. E – non mi vergogno a dirlo – ho pianto."

L'intero articolo di Next (vale assolutamente la pena di leggerlo):
https://www.nextquotidiano.it/il-me...dTxrt7x2mBIbrE9xsp98Z9aG5GB6VQycG1uN817ju5J1E


L’Europa non può consentire un simile trattamento contrario ai valori stessi su cui si fonda l'Unione Europea.
 
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qweedy

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Non è Auschwitz del 1943.
E' l'Europa del 2021.

L'Europa si è fermata a Lipa

"L'Europa e la comunità internazionale non si possono girare dall'altra parte - è stato il monito lanciato da Benifei (uno dei quattro europarlamentari che sono stati al campo profughi di Lipa, nell'estremo nordovest della Bosnia-Erzegovina a ridosso della frontiera croata) -, serve un cambiamento radicale di approccio e di politiche su questi temi e noi lavoreremo per questo. Siamo venuti fino a qui per dare la massima evidenza pubblica a quanto sta accadendo, affinché non si possa più fare finta di niente".

Come può accadere che in un paese europeo (perchè la Bosnia è Europa anche se non è ancora nella UE, il processo di adesione è ancora in corso) non si trovi una sistemazione provvisoria per meno di 2000 persone? Centinaia di uomini in fila sotto la neve con indosso solo una t-shirt o calzando dei sandali. Alcuni cercano di bardarsi alla meno peggio ma il freddo è feroce. Il perimetro è delineato dal filo spinato. La rievocazione di altre pagine nere della storia è inevitabile.

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EPA/FEHIM DEMIR

Nel dicembre 2020 la Ue ha stanziato 25 milioni di euro per la Bosnia, portando così a circa 90 milioni di euro gli stanziamenti assegnati al paese balcanico dal 2019 per la gestione dei flussi migratori.

L'Unione Europea sta attuando ovunque e da anni lo stesso tragico schema: cercare di bloccare i migranti in paesi terzi (anche quando si tratta di rifugiati, come lo sono la maggior parte di coloro che sono bloccati nei Balcani) e finanziare direttamente e indirettamente, senza badare a spese e senza andare troppo per il sottile su chi riceve il denaro. Così ha fatto con la Turchia, con la Libia, con i paesi dell'area balcanica.

L’intento era quello di disincentivare gli ingressi di massa in Europa, esternalizzando i confini nei Paesi appena limitrofi. Ma dare i soldi non basta, che sia alla guardia costiera libica, alla Bosnia o alla Turchia di Erdogan: "Non è questo il modo di affrontare la migrazione», dice Bartolo. «Non bisogna lasciare che i piccoli Paesi si facciano carico di migliaia di persone ammassandole in campi inadeguati".

Possibile non ci sia un altro modo per gestire la situazione?

liberamente tratto da Open https://www.open.online/2021/02/01/croazia-migranti-balcani-pietro-bartolo-intervista/
 
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qweedy

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Patrick Zaki, attivista e ricercatore egiziano, entra nel secondo anno di detenzione.

E' un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.

Patrick-George-Zaki-Amnesty.jpeg


per firmare l'appello di Amnesty:
https://www.amnesty.it/appelli/liberta-per-patrick/

Intanto, anche sulla spinta di un caso Regeni ben lontano dall’essere risolto, continua la raccolta firme online per chiedere la concessione della cittadinanza italiana a Patrick: “Chiediamo che il nostro Paese, che nel frattempo continua a fare affari di ogni genere con l’Egitto, dia un segnale fortissimo. La concessione della cittadinanza Italiana per meriti speciali a Patrick, in riferimento del 2^ comma dell’articolo 9 della legge sulla cittadinanza Italiana”.

Per chiedere la cittadinanza, c'è una petizione su Change.org:
https://www.change.org/p/ministero-...-a-patrick-zaki?source_location=discover_feed
 

qweedy

Well-known member
IRAN 19 FEBBRAIO 2021

Zahra Esmaili era già morta quando è stata impiccata. Lo ha scritto oggi il suo avvocato in un post su Facebook in seguito rimosso. L’avvocato Omid Moradi ha detto che Zahra Esmaili ha avuto un infarto dopo aver assistito all'impiccagione di molte persone prima di lei ("«Sedici uomini sono stati impiccati prima di lei, sotto i suoi occhi"), e le autorità hanno ritenuto di dover comunque compiere l’esecuzione. "Hanno impiccato il suo corpo senza vita e la madre della vittima, Fatemeh Asal-Mahi, ha preso personalmente a calci lo sgabello da sotto i suoi piedi in modo da poter vedere il cadavere di sua nuora pendere dalla forca, anche se per pochi secondi".

Zahra Esma'ili era innocente. Ha confessato l'omicidio del marito Alireza Zamani per salvare la figlia adolescente che gli aveva sparato alla testa. Zamani era un dirigente del Ministero dell'Intelligence, e picchiava e maltrattava regolarmente sia la moglie che i figli. Portava a casa diverse donne davanti agli occhi della sua famiglia, e aveva persino minacciato di uccidere la moglie, e aveva tentato di violentare la figlia. Come risultato di tali brutalità, sua figlia lo ha ucciso con l'aiuto del fratello, e per salvare i ragazzi la madre se ne è assunta la responsabilità.

Non è la prima volta, del resto, che donne ritenute vittime di violenza domestica sono state impiccate per avere ucciso il marito.
Secondo il relatore dell'Onu sui diritti umani in Iran, sono state almeno 233 le impiccagioni in Iran nei primi 11 mesi del 2020, tra cui quelle di tre persone che erano minorenni al momento del crimine imputato loro.

tratto da
https://www.nessunotocchicaino.it/n...a-già-morta-quando-è-stata-impiccata-60323852
 

Shoshin

Goccia di blu
Un viaggio lungo i secoli...

È partito per confortare un paese segnato dal dolore,
per pregare per la rinascita di un popolo martoriato
e sconvolto.
All"arrivo a Baghdad, dentro ai vicoli grigi e pietrosi
alcuni bambini aspettavano Francesco aggrappati ad un cancello
di ferro forato da decine di pallottole che chissà quanto tempo
fa sono state sparate da un nemico farneticante...
Ma la distruzione non deve essere e non è l'ultima parola dell'esistenza umana,c'è la Fede ,c'è cammino, cambiamento,rinnovamento.
L'arrivo di Francesco è stato un balsamo per questi uomini e queste donne e questi bambini,una folata di vento che ha sollevato la sabbia in mille piccole scintille luminose,e strappato il velo della paura.
Il Patriarca Ignazio Yussef terzo ha accolto suo Fratello dicendogli
"Santità vogliamo accorgliela oggi ,come i niniviti accolsero Giona il predicatore della verità "
In questo pezzo di terra nella piana di Ninive,che nel 2014 fu invaso e profanato dalla follia fatta persona degli uomini del sedicente Stato Islamico,oggi è arrivato un vecchio saggio che mette il mondo di fronte alla necessità di una riflessione profonda.
Non ha paura,non sente il peso dei suoi anni,mentre attraversa i territori distrutti e dolenti con animo pieno di speranza e rispetto...
Al suo passaggio persino le rovine annerite, che hanno preso posto delle antiche vestigia distrutte,riacquistano splendore e forma e fierezza e pienezza.
L'Arcivescovo Najeeb a Mosul ha accolto Francesco nella terra dei profeti,
ha detto"La Mesopotamia è culla comune per le credenze antiche e le religioni abramitiche. Grazie di essere qui tra noi.Lei è un pellegrino di pace e una voce che risveglia coscienze. Ieri Giona ha convertito i niniviti e sono stati salvati.Oggi noi vogliamo una voce profetica che aiuti questo popolo sofferente che sopporta il fardello della violenza dell'ingiustizia e della disuguaglianza sociale"
Una terra ferita,
questa terra biblica, dove ebbe inizio la storia della salvezza dell'umanità e che ha
accolto e salutato con composta gioia l'arrivo di un raggio potente di luce.
A Erbil in uno stadio pieno di persone attente e silenziose si è concluso un viaggio che porterà i suoi frutti con il tempo,se le parole accorate di questo grande Padre saranno serbate nel cuore come semi messi a dimora per i futuri raccolti...
E a scegliere il tempo giusto il cuore degli uomini avrà la sua parte fondamentale.
 

Shoshin

Goccia di blu
L'illustratrice Bettina Baldassari ha scritto sul web...

Cari amici

è con molto piacere che condivido con voi questa sera l'illustrazione realizzata per una giovanissima associazione di Istambul, la Kalpten Kalbe Dernegi (Associazione Cuore a Cuore), fondata da un gruppo di insegnanti che si prefiggono di riabilitare, sostenere ed educare giovani adolescenti vittime di violenza.

L'associazione dispone di un dormitorio dove le ragazze accolte possono restare fino alla maggiore età, per un periodo durante il quale viene loro offerta la possibilità di avere strumenti utili al reinserimento nella vita, nella società, con il dono prezioso di una "libertà" di cui si possono riappropriare.

Mi hanno scritto qualche tempo fa, chiedendomi un'illustrazione che rappresentasse il momento dell'uscita dal dormitorio.

Sul comune amore per gli animali (alcuni vivono con le ragazze) , ci siamo trovate d'accordo di rendere protagonisti anche loro.

Così eccola, la ragazza di Istambul, che comincia la sua nuova vita in un'alba quasi primaverile, piena di speranza, con la miglior compagnia che si possa avere per qualsiasi viaggio.
Che Dio vegli su di lei e l'accompagni sempre.

 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
L'illustratrice Bettina Baldassari ha scritto sul web...
Mi hanno scritto qualche tempo fa, chiedendomi un'illustrazione che rappresentasse il momento dell'uscita dal dormitorio.

Sul comune amore per gli animali (alcuni vivono con le ragazze) , ci siamo trovate d'accordo di rendere protagonisti anche loro.

Così eccola, la ragazza di Istambul, che comincia la sua nuova vita in un'alba quasi primaverile, piena di speranza, con la miglior compagnia che si possa avere per qualsiasi viaggio.
Che Dio vegli su di lei e l'accompagni sempre.


Molto bella, complimenti.
Una delle cose che mi avevano colpito della Turchia, era la difficoltà di parlare con una donna.
Poi, quando riuscivi a prendere un minimo di confidenza, ti spiegavano tutto.
E di bello c'era poco.
 

Shoshin

Goccia di blu
Molto bella, complimenti.
Una delle cose che mi avevano colpito della Turchia, era la difficoltà di parlare con una donna.
Poi, quando riuscivi a prendere un minimo di confidenza, ti spiegavano tutto.
E di bello c'era poco.






Accolgo la richiesta di Devrim, che mi chiede se è possibile "scoprire il capo" della ragazza, affinché l'immagine sia aderente alla libertà politica per la quale stanno lottando...

Bettina Baldassari
 
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