Che bello ritrovarvi, ragazze!
ora mi impegno anche a cercare le faccine...
trovate! Grazie qweedy!
Allora, ecco il mio commento. Per evitare sorprese a Darida (sai che se vuoi c’è anche l’audiolibro? io avevo iniziato così
) separo la parte generica da quella con spoiler
.
Lo dico subito: questo libro non entrerà nel numero dei miei preferiti. Né di quelli che rileggerò. Parecchie cose mi hanno deluso. Oltre alla lentezza, a mio parere inutile, ho trovato la vicenda slegata, senza una vera trama; la prima parte ( quella di gran lunga migliore, secondo me) e la seconda sono ben poco collegate, così che tutta l’ambientazione dell’ orfanotrofio viene di fatto abbandonata. Le figure di Melony e dell’orfano adottato dai farmacisti ricompaiono qua e là, ma sembrano essere abbastanza slegati dalla storia. Mi ha poi lasciato perplessa il linguaggio, che introduce (lo avete già notato voi) termini e forme sintattiche desuete, ma lo fa solo ogni tanto, quasi a caso. Colpa del traduttore? ,a il libro è degli anni Ottanta, mica dell’anteguerra. Mah.
Ora gli spoiler: altra delusione, Homer era saggio e determinato a dodici anni, che senso ha questa sua svolta verso l’indeterminatezza? Confesso che, soprattutto, non gli perdono di aver mentito a suo figlio... Assurdo! Dopo averlo voluto ad ogni costo!
Ora che ho demolito il libro, posso anche dire cosa mi è piaciuto
. Ho amato il trio Wilbur Larch- nurse Edna -Nurse Angela. Una vera famiglia unita
, determinata e amorevole nei confronti del prossimo.una vita a servizio dei più poveri, senza mai un ripensamento. Non sono abortista, ma in questi personaggi ho visto il profondo desiderio di agire per il bene. Ho amato le sequenze la nell’orfanotrofio, il saluto serale di Wilbur agli orfani, il suo affezionarsi ad Homer contro la propria volontà.
Ecco, tutto qui.
Voglio ringraziarvi per avermi aspettata, sono la solita ritardatari a