299° MG - Giardino, cenere di Danilo Kis

estersable88

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Mercoledì 1° febbraio si apre un minigruppo per la lettura di Giardino, cenere di Danilo Kis. Chiunque voglia aderire è ben accetto. Di seguito la trama:

Profumo di vaniglia e semi di papavero, un vassoio nichelato con sottili mezzelune lasciate dal fondo dei bicchieri, piccoli tram azzurri, gialli e verdi che si rincorrono tintinnando, il cancello di un parco dietro il quale spuntano cervi e cerve, «come ragazzini di buona famiglia di ritorno dalla lezione di piano». All’inizio di questo romanzo c’è un pullulare di sensazioni, una nube tattile, olfattiva, onirica, che si sposta in una cauta esplorazione del mondo, come l’occhio del bambino Andreas, il narratore. La parola «morte» trafigge questa nube, è un numero fatale stampato sul buio. E il bambino gioca con il sonno, gli tende agguati, in preparazione alla grande lotta con la morte. Aveva deciso di «assistere un giorno consapevolmente alla venuta della morte e così vincerla», e nell’attesa voleva sorprendere l’angelo del sonno.
Intorno ad Andreas, vediamo la sorella Anna, che piange la sera perché il giorno è finito e non torna più; e la madre Marija, seduta davanti a una imponente macchina da cucire Singer di ghisa nera. E soprattutto vediamo, seppure soltanto in apparizioni imprevedibili e balzane, il padre Eduard Sam, ispettore delle ferrovie a riposo, ma in realtà trickster decaduto, che non dispone più di molti poteri, eppure è ancora aureolato di eventi prodigiosi e irrisori. Autore di un Orario delle comunicazioni tranviarie, navali, ferroviarie e aeree che, arricchendosi di edizione in edizione, si trasforma in opera interminabile, come una mappa che volesse coincidere con il territorio rappresentato, Eduard usa mostrarsi con bombetta e redingote imbrattata, e sfida l’iniquità del mondo dietro occhiali con montatura metallica, stringendo in pugno un bastone. Compreso della sua vocazione di mistificatore, non è mai se stesso, ma il nebbioso ricordo di qualcos’altro, e il giovane Andreas, fantasticatore selvaggio, percepisce in lui la compresenza di molte vite:
«Ed eccolo, mio padre, seduto nel carro accanto a una giovane zingara dalle poppe rigonfie, maestoso come il principe di Galles o, se volete, come un croupier o come un maître d’hôtel (come un illusionista, come un impresario di circo, come un domatore di leoni, come una spia, come un antropologo, come un maggiordomo, come un contrabbandiere, come un missionario quacchero, come un sovrano che viaggi in incognito, come un ispettore scolastico, come un medico di campagna e, infine, come un commesso viaggiatore, rappresentante di una compagnia occidentale per la vendita dei rasoi di sicurezza)». Un giorno, in un raro momento di sobrietà, Eduard accenna al figlio il suo segreto: «Non è possibile, giovanotto mio, e questo ricordatelo per sempre, non è possibile recitare la parte della vittima per tutta la vita senza diventarlo alla fine davvero». La storia si incaricherà presto di avverare la profezia.
In una continua osmosi di sensazione e visione, questo romanzo raggiunge una precisione evocativa che penetra nelle fibre della mente, in un modo che ricorda Bruno Schulz. Qui, come una splendida carovana di stracci e paccottiglia, ci sfila davanti il mondo saturo di esperienze dell’Europa centrale mentre sta per abbandonarsi alla morte, visto con gli occhi del bambino sognatore e ribelle che alla morte voleva dare scacco.
 

Shoshin

Goccia di blu

Io ci sarò.
Passerò di sera.
Ormai dedico alla lettura
le mie ore notturne.
Lascio un articolo su Danilo Kiš.
Ma ne ho trovati tanti nel tempo.






Milan Kundera ha detto di Kis
« lui è uno scrittore grande e invisibile»
 

Shoshin

Goccia di blu
Stasera finalmente inizierò anche io.
Ma voi andate pure avanti.
Io vi seguo .
Ho nel cuore una coincidenza letteraria che mi ha molto fatto meravigliare.
Durante il mio turno di servizio parlavo con alcuni colleghi di questo scrittore.
Un paziente ascoltava con sguardo luminoso la nostra conversazione.
Conosceva perfettamente quello di cui stavamo parlando,era contento che qualcuno si fosse soffermato a discutere di Danilo Kis.
...
 

estersable88

dreamer member
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"Tutto è ormai pronto sul tavolo. La valigia è legata con le cinghie. Accanto ad essa la borsa da viaggio e il thermos. I dolci al papavero riempiono la stanza del loro profumo: liberano un’anima fatta di polvere di piante esotiche - vaniglia, cannella, papavero - e queste spezie, la cui origine mi è del tutto sconosciuta, attestano con la loro agonia sfarzosa, simile a una imbalsamazione, la sublime solennità del viaggio a cui sono offerte in sacrifìcio come incenso".
 

MonicaSo

Well-known member
La Singer che viene descritta è proprio quella che aveva e usava mia nonna!



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francesca

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Ho iniziato il libro da un paio di giorni e procedo spedita, devo dire che mi sta piacendo molto: Lo stile sembra intricato, ma in realtà riesco ad avanzare agilmente nella lettura, come attraverso un bosco che sembra impentrabile, ma poi ci si accorge che non ostacola affatto chi ci si voglia addentrare.
Prima di iniziare con commenti più specifici, vorrei condividere la storia del libro in sè.
Io avevo uno zio che da sempre ha lavorato nell'editoria. E' stato direttore editoriale per anni di grandi case editrici, Garzanti, Einaudi, Rizzoli, Baldini e Castoldi, facendo pubblicare migliaia di libri, viaggiando in tutto il mondo. E' tornato a vivere a Firenze solo per la sua pensione una decina di annia fa, dopo aver vissuto per 50 anni a Milano.
E' morto tre anni fa, già in là con l'età. Dopo il suo ultimo trasloco, la sua libreria personale si era ridotta da 15000 a 8000 libri, perchè aveva già iniziato a disfarsene. Gli 8000 libri rimasti li ha donati alla biblioteca della mia città. E finalmente, dopo un paio di anni, sono stati catalogati e resi disponibili per il prestito. L'ho scoperto quasi casualmente quando ho cercato questo libro di Kis in biblioteca e ho scoperto che fa parte del fondo GELLI, che era il cognome di mio zio. In biblioteca poi mi hanno confermato questa cosa, dicendomi che fra l'altro molti libri sono rari e la biblioteca della mia città è l'unica ad averli nella rete di biblioteca di cui fa parte, per cui sono utili anche per il prestito interbibliotecario. Quando sono andata a prenderlo ho trovato gli scaffali dedicati a questo fondo con tutti i suoi libri.
E' stata una grande emozione. Mi giro e mi rigiro fra le mani il libro pensando che era di mio zio, a che cosa meravigliosa che la sua vita abbia dato un così bel frutto, libri, cultura messa a disposizione della comunità. Sarà strano riportarlo in biblioteca, ma sarà anche bello pensare che adesso chiunque può prenderlo in prestito.
 

estersable88

dreamer member
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Ho iniziato il libro da un paio di giorni e procedo spedita, devo dire che mi sta piacendo molto: Lo stile sembra intricato, ma in realtà riesco ad avanzare agilmente nella lettura, come attraverso un bosco che sembra impentrabile, ma poi ci si accorge che non ostacola affatto chi ci si voglia addentrare.
Prima di iniziare con commenti più specifici, vorrei condividere la storia del libro in sè.
Io avevo uno zio che da sempre ha lavorato nell'editoria. E' stato direttore editoriale per anni di grandi case editrici, Garzanti, Einaudi, Rizzoli, Baldini e Castoldi, facendo pubblicare migliaia di libri, viaggiando in tutto il mondo. E' tornato a vivere a Firenze solo per la sua pensione una decina di annia fa, dopo aver vissuto per 50 anni a Milano.
E' morto tre anni fa, già in là con l'età. Dopo il suo ultimo trasloco, la sua libreria personale si era ridotta da 15000 a 8000 libri, perchè aveva già iniziato a disfarsene. Gli 8000 libri rimasti li ha donati alla biblioteca della mia città. E finalmente, dopo un paio di anni, sono stati catalogati e resi disponibili per il prestito. L'ho scoperto quasi casualmente quando ho cercato questo libro di Kis in biblioteca e ho scoperto che fa parte del fondo GELLI, che era il cognome di mio zio. In biblioteca poi mi hanno confermato questa cosa, dicendomi che fra l'altro molti libri sono rari e la biblioteca della mia città è l'unica ad averli nella rete di biblioteca di cui fa parte, per cui sono utili anche per il prestito interbibliotecario. Quando sono andata a prenderlo ho trovato gli scaffali dedicati a questo fondo con tutti i suoi libri.
E' stata una grande emozione. Mi giro e mi rigiro fra le mani il libro pensando che era di mio zio, a che cosa meravigliosa che la sua vita abbia dato un così bel frutto, libri, cultura messa a disposizione della comunità. Sarà strano riportarlo in biblioteca, ma sarà anche bello pensare che adesso chiunque può prenderlo in prestito.
Francesca, questa è una storia bellissima! <3 <3 <3
 

MonicaSo

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Condivido... grazie Francesca per aver condiviso questo bellissimo ricordo familiare
 
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MonicaSo

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Ora condivido una domanda: cosa vuol dire lartpourlartistici?

...Allora egli mise insieme un’enorme bibliografìa sugli argomenti più diversi, in quasi tutte le lingue europee, e i lessici furono sostituiti da studi alchimistici, antropologici, antroposofìci, archeologici, armonici, astrologici, astronomici, cabalistici, caratteriologici, cartesiani, cartografici, catalessici, cataplessici, causalistici, chiromantici, cinologici, commediografici, comparatistici, confuciani, cosmici, cosmogonici, cosmografici, costituzionalistici, darwinistici, deistici, dialettici, diatetici, dicotomici, diluviali, dinamici, diplomatici, dipsomaniaci, dualistici, eclettici, eclittici, ecologici, economici, ectosmotici, eliocentrici, ellenistici, embologici, embriologici, emoterapici, emozionalistici, empirici, empiriocriticistici, empiriomonistici, enciclopedici, endemici, energetici, entomologici, epicurei, epizootici, eraclitei, erotematici, erotici, escatologici, esorcistici, esoterici, esperantistici, essenzialistici, estetici, eterosessualistici, etici, etimologici, etnografici, etnologici, etologici, eufonici, evangelistici, evoluzionistici, exlibristici, fantasmagorici, fantasmatici, fariseologici, fatalistici, fenologici, fenomenologici, feticistici, filo-genetici, filologici, filosofici, finanziari, fisici, fisiognomici, florilegistici, folcloristici, formalistici, freudiani, genetici, genologici, geocentrici, geodetici, geofisici, geognosici, geografici, geologici, geometrici, geopolitici, geotermici, geotropici, germanistici, giudeofobici, giuridici, glaciologici, gnoseologici, gnostici, grammatici, hegeliani, iconoclastici, iconografici, idealistici, ideografici, idraulici, idrodinamici, idrografici, idrotermici, illusionistici, indeterministici, individualistici, induistici, intuitivistici, ipnotici, ipologici, irrazionalistici, lamarckistici, lartpourlartistici, lessicografici, lessicologici, letterari, machisti, magici, magnetici, martirologici, marxisti, massonici, materialistici, meccanoterapici, medioevalistici, mefistofelici, memorialistici, mercantilistici, metamorfosici, metempsichici, metrici, microbiologici, mineralogici, mistici, mitologici, monoteistici, morali, morfologici, musicologici, nautici, neokantistici, normativi, numismatici, oggettivistici, onomastici, oratorii, organografici, orometrici, osmologici, ottici, paleofitologici, paleografici, paleontologici, panteistici, parassitologici, particolaristici, pietistici, platonici, pluralistici, polimorfistici, politici, quietistici, scetticistici, scolastici, semasiologici, sensualistici, sionistici, sociologici, sofistici, solipsistici, spiritualistici, stemmatografici, stoicistici, storici, supernaturalistici, tautologici, tecnici, telepatici, teologici, termodinamici, tettonici, topografici, toponomastici, tossicologici, umanistici, unanimistici, uranografici, urbanistici, urologici, utopistici, venereologici, volontaristici, vulcanologici, zoogeografici, zoografici e zoologici.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Ora condivido una domanda: cosa vuol dire lartpourlartistici?

...Allora egli mise insieme un’enorme bibliografìa sugli argomenti più diversi, in quasi tutte le lingue europee, e i lessici furono sostituiti da studi alchimistici, antropologici, antroposofìci, archeologici, armonici, astrologici, astronomici, cabalistici, caratteriologici, cartesiani, cartografici, catalessici, cataplessici, causalistici, chiromantici, cinologici, commediografici, comparatistici, confuciani, cosmici, cosmogonici, cosmografici, costituzionalistici, darwinistici, deistici, dialettici, diatetici, dicotomici, diluviali, dinamici, diplomatici, dipsomaniaci, dualistici, eclettici, eclittici, ecologici, economici, ectosmotici, eliocentrici, ellenistici, embologici, embriologici, emoterapici, emozionalistici, empirici, empiriocriticistici, empiriomonistici, enciclopedici, endemici, energetici, entomologici, epicurei, epizootici, eraclitei, erotematici, erotici, escatologici, esorcistici, esoterici, esperantistici, essenzialistici, estetici, eterosessualistici, etici, etimologici, etnografici, etnologici, etologici, eufonici, evangelistici, evoluzionistici, exlibristici, fantasmagorici, fantasmatici, fariseologici, fatalistici, fenologici, fenomenologici, feticistici, filo-genetici, filologici, filosofici, finanziari, fisici, fisiognomici, florilegistici, folcloristici, formalistici, freudiani, genetici, genologici, geocentrici, geodetici, geofisici, geognosici, geografici, geologici, geometrici, geopolitici, geotermici, geotropici, germanistici, giudeofobici, giuridici, glaciologici, gnoseologici, gnostici, grammatici, hegeliani, iconoclastici, iconografici, idealistici, ideografici, idraulici, idrodinamici, idrografici, idrotermici, illusionistici, indeterministici, individualistici, induistici, intuitivistici, ipnotici, ipologici, irrazionalistici, lamarckistici, lartpourlartistici, lessicografici, lessicologici, letterari, machisti, magici, magnetici, martirologici, marxisti, massonici, materialistici, meccanoterapici, medioevalistici, mefistofelici, memorialistici, mercantilistici, metamorfosici, metempsichici, metrici, microbiologici, mineralogici, mistici, mitologici, monoteistici, morali, morfologici, musicologici, nautici, neokantistici, normativi, numismatici, oggettivistici, onomastici, oratorii, organografici, orometrici, osmologici, ottici, paleofitologici, paleografici, paleontologici, panteistici, parassitologici, particolaristici, pietistici, platonici, pluralistici, polimorfistici, politici, quietistici, scetticistici, scolastici, semasiologici, sensualistici, sionistici, sociologici, sofistici, solipsistici, spiritualistici, stemmatografici, stoicistici, storici, supernaturalistici, tautologici, tecnici, telepatici, teologici, termodinamici, tettonici, topografici, toponomastici, tossicologici, umanistici, unanimistici, uranografici, urbanistici, urologici, utopistici, venereologici, volontaristici, vulcanologici, zoogeografici, zoografici e zoologici.
Oddio!!! Ma cos'è!? Non sono ancora arrivataa a questo punto, ma... oddio! ;)
Comunque, "lartpourlartistici" dovrebbe essere una fantasiosa contrazione (ed aggettivazione) dell'espressione "l'art pour l'art" (l'arte per l'arte"). Come se l'autore volesse dire "studi sulla concezione dell'arte per l'arte".
 

MonicaSo

Well-known member
Oddio!!! Ma cos'è!? Non sono ancora arrivataa a questo punto, ma... oddio! ;)
Comunque, "lartpourlartistici" dovrebbe essere una fantasiosa contrazione (ed aggettivazione) dell'espressione "l'art pour l'art" (l'arte per l'arte"). Come se l'autore volesse dire "studi sulla concezione dell'arte per l'arte".
Tranquilla... io l'ho trovato esilarante!!!
 
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