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Un uomo politico somalo e sua moglie arrivano a Roma nei primi anni settanta in fuga da un colpo di stato che ha rovesciato il governo nazionale.
Devo lasciare dietro di se i figli e un paese che non potranno vedere per molti anni. A Roma nasce, in quei primi anni di esilio difficili e vissuti...
Una raccolta di venti racconti che vede come personaggi principali i medici, gli infermieri e i ricoverati di un istituto psichiatrico insediato in quello che era un antico convento in Toscana. Buona parte delle vicende è ambientata tra gli anni cinquanta e la fine dei sessanta. La voce narrante...
Questa la definirei, insieme ad altri illustri esempi, "canzone ossimoro".
Ovvero il contrasto tra un testo malinconico (per certi versi quasi recitato) e una musica con un tono allegro e un ritmo abbastanza veloce.
Altri esempi che mi vengono in mente sono i classicissimi "O surdato nnammurato"...
Non so ma non mi stupirebbe. Soprattutto in relazione ai costumi e l'ambientazione che perlomeno sembrano molto accurati .
O quel finto accurato che rende molto bene 😬
Il testo della canzone è molto interessante. E ricco di immagini evocativi e per certi versi rimane attuale.
L'accompagnamento (forse oggi si direbbe "la produzione" ?) sembra invece molto distante dalla "contemporaneità".
Ho fatto una ricerca rapida per cui ho messo un filmato che non credo...
Però una cosa si dovrebbe dirla. Adesso non so bene la lunghezza ma i capelli castani e l'occhio ceruleo fanno piuttosto Normanno del XXII secolo che israelita del I secolo...Non ha l'aspetto almeno mediorientale che a pensarci dovrebbe avere.
Robert Powell ha l'aria piuttosto stanca. Estenuato è la parola che mi viene in mente. Per contro Zeffirelli sembra piuttosto deciso e rigido nella sua posa. Insomma una vera via crucis questo film ...