Finito, mamma mia che colpi di scena!!!
Dopo una partenza un po' tiepida, la lettura mi ha preso completamente. Mi è sembrato che verso la fine, la storia accellerasse, precipitando sempre più verso la sua drammatica fine.
Uno degli aspetti che più mi colpisce quando leggo Balzac è il contrasto forte fra le ambientazione dei suoi romanzi che sono completamente calati nel suo tempo e la sua capacità di rendere l'animo umano, i sentimenti, la psicologia dei suoi personaggi eterni, fuori da qualsiasi contesto temporale. Spesso nel leggere i suoi romanzi si ha la sensazione che si stia rivolgendo a lettori dell'Ottocento, dando per scontate un sacco di informazioni che si riferiscono a episodi che a quanto pare erano erano molto noti e risaputi. Ma nello stesso tempo le persone che descrive, i meccanismi che li portano a prendere decisioni, le loro gioie pià intime, le loro sofferenze sono moderni e attuali.
Così Luisa e Renata vivono immerse nel loro tempo, fanno puntigliosi conti di rendite, di titoli, raccontano di personaggi della Parigi di allora, ma allo stesso tempo si confidano i loro timori e le loro gioie di madri, amanti, ragazze, donne, con una modernità sorprendente.
Sono pronta a continuare questa avventura del La commedia umana. Breve stop e via! Sono curiosa di vedere se Balzac ha in serbo altre sorprese.
Francesca