Murakami, Haruki - L'uccello che girava le viti del mondo

velmez

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Il protagonista è un giovane giapponese che ha appena lasciato volontariamente il lavoro in uno studio di avvocati. È felicemente sposato con una donna in carriera. Tutto ha inizio da due episodi insignificanti: il gatto di casa scompare e l'uomo riceve la telefonata anonima di una donna che con voce sensuale gli chiede un incontro. A partire da quel momento la sua vita, fino ad allora normalissima, inizia a subire una strana trasformazione. Intorno a lui compaiono personaggi sempre più strani, e la realtà - il reale - inizia a degradarsi in qualcosa di fantasmagorico.


Se dovessi dare un aggettivo allo stile di Murakami Haruki, direi che è "delizioso"!
Credo che molto sia dovuto alla differenza di cultura: quando leggo romanzi giapponesi rimango sempre piacevolmente sorpresa dalla fantasia degli accostamenti e delle metafore...
In più Murakami riesce a non essere pesante (seppure nella prime due parti del libro accada poco o nulla), è una lettura piacevole nonostante le 960 pagine...
Di sicuro non è il primo libro che consiglierei di questo autore, ma ha un fascino davvero particolare!
 

Shakti

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Murakami spesso è citato per altri libri, soprattutto "Kafka sulla spiaggia", ma io sono rimasta folgorata da questo.

Mi è piaciuta la sua capacità di inserire elementi magici in un'apparente quotidianità del protagonista, ammantando la storia in un'aura di sogno, per poi riportare il lettore a singhiozzi nella crudezza della vita, attraverso le digressioni sulla guerra nippo-cinese, con l'inserimento "morbido" dei personaggi secondari, e la poetica con cui descrive ambiente e persone.

In particolare ho amato l'uso del pozzo come legame tra due epoche e due storie, in entrambe come mezzo introspettivo, junghiano quasi.

Forse l'unica pecca che ho trovato nel romanzo, ma leggendo anche Kafka ho notato che deve essere ricorrente nel suo stile, è una certa superficialità nel finale, una mano sbrigativa, come se per lui fosse più importante raccontare che concludere.

Comunque, rimane sicuramente uno dei più bei romanzi che ho letto negli ultimi anni.
 

stellonzola

foolish member
finalmente l'ho finito!
Mi dispiace, ma non ne potevo più: mi ha annoiato terribilmente. Ho letto altri libri di questo autore e, anche se strani, difficili, "onirici", li ho apprezzati. Questo invece è stata una sofferenza, l'ho terminato sperando che nel finale l'autore inventasse qualcosa che rendesse tutto il resto comprensibile e amabile, ma non è stato così...
La storia è completamente assurda, ricca di sogni-realtà, passaggi per altri mondi, personaggi strani, che per la nostra cultura sono difficili da capire, (mentre mi dicono che in Giappone questo genere fa quasi parte di una tradizione...), solo che in questo libro, rispetto agli altri che ho letto, mi sono sembrati eccessivi.
Troppo lungo, o meglio, allungato da ripetizioni e descrizioni inutili e noiose (quante volte il protagonista scende nel pozzo? quante volte ricorda e descrive di nuovo i suoi sogni? ...). Penso che se il racconto fosse stato un po' ridotto, tagliando alcune parti, forse mi sarebbe anche piaciuto...
Non ho apprezzato molto le scene di sesso esplicito e dettagliato (tra l'altro ripetute troppe volte e ricordate più volte nei minimi dettagli) perché non sembravano affatto avere un motivo all'interno del racconto, e ugualmente mi hanno spiazzato le descrizioni minuziose delle crudeltà della guerra in Manciuria, davvero non comprendo a cosa servisse la descrizione di tanta violenza ai fini del racconto...
Me l'avevano consigliato come un libro che racconta la storia del Giappone in modo romanzato, ma non è vero, ci sono dei riferimenti alla guerra... ma non c'è l'analisi della società giapponese che mi avevano promesso (mai fidarsi :?).
Molte parti del libro mi hanno ricordato altri romanzi dell'autore: la donna che scompare in un'altra dimensione come in "la ragazza dello sputnik"; il protagonista che vive le vite parallele come in "la fine del mondo e il paese delle meraviglie"; il legame con le isole del mediterraneo...
Anche i personaggi non mi sono piaciuti molto, primo tra tutti il protagonista (che mi ricordava terribilmente quello de "la fine del mondo e il paese delle meraviglie"), ha accettato tutto quello che gli è accaduto in modo passivo, rassegnato, senza farsi domande e senza stupirsi di niente... Mi sono piaciuti solo Cinnamon e May! May è la mia preferita, finge di essere una dura che se ne frega del mondo, mentre è quella a cui stà più a cuore quello che ha intorno, quella che ragiona e cerca di risolvere i suoi problemi e le sue "complicatezze", l'unica forse che pensa davvero!
In conclusione non mi sentirei di consigliarlo... ci sono molti altri libri di Murakami che meritano molto di più!
 

gisa

New member
Alla fine quest'uccello poteva avvitare meglio 'ste viti!

Il romanzo é scritto egregiamente. Sono stupende molte delle similitudini utilizzate, per niente scontate, che rendono la narrazione poetica.
Talvolta, però, le storie sono allungate da inutili ripetizioni che tolgono fluidità al racconto, è come un sugo annacquato.
Comunque l'ho letto con piacere anche perché mi aspettavo che alla fine il narratore mi avrebbe spiegato per filo e per segno tutte le cose non dette durante il romanzo, quindi non nascondo che il finale mi ha alquanto delusa lì per lì. Devo dire però, che poi, ad una più profonda riflessione, credo l'autore voglia lasciare all'immaginazione del lettore e alla sua razionalità la spiegazione di tanti eventi all'apparenza inspiegabili.
Ho amato molto i racconti di carattere storico, nonostante io, solitamente, non gradisca i romanzi storici.
3/5
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Murakami mi ha un po' deluso con questo romanzo. :?
Troppo, troppo, troppo prolisso! Non succedeva mai niente :W
Troppe ripetizioni, troppi punti morti, e che noia il racconto del tenente Mquelchel'è! :W
La storia tutto sommato era carina, ma poteva essere resa meglio...in 300 pagine anzichè 800!
Non è proprio da bocciare questo libro, ma Murakami ne ha scritti di migliori! :wink:
3/5
 

Denni

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E' il primo romanzo di Murakami che leggo, sono quasi alla fine e vi dirò che non mi sta dispiacendo per niente. Vi saprò dire a breve non appena finito. Comunque credo che domani farò un salto in biblioteca per prendermi un altro suo romanzo, così sono già attrezzata; pensavo a "La ragazza dello Sputnik", la trama mi incuriosisce.
 

bonadext

Ananke
E' il primo romanzo di Murakami che leggo, sono quasi alla fine e vi dirò che non mi sta dispiacendo per niente. Vi saprò dire a breve non appena finito. Comunque credo che domani farò un salto in biblioteca per prendermi un altro suo romanzo, così sono già attrezzata; pensavo a "La ragazza dello Sputnik", la trama mi incuriosisce.

e pensi bene!!!:D "La ragazza dello sputnik" è meraviglioso! Ti consiglio anche "Dance dance dance", vedrai che non te ne pentirai! :wink:
 

Denni

New member
Aaaaaaah sono andata in biblioteca e non c'era ne "La ragazza dello Sputnik" ne "Dance Dance Dance", così ho preso "Kafka sulla spiaggia" e "Nel segno della pecora"! Spero bene!:mrgreen:
 

Denni

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Finito! Mi è piaciuto parecchio, soprattutto la centralità dei sogni all'interno del Romanzo. Comunque ho notato, in questo e in altri romanzi, che gli scrittori giapponesi sono soliti descrivere i piccoli gesti quotidiani, soprattutto i pasti e tutto ciò che riguarda la cucina, questo mi piace tanto.
 

Nico.

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Ho letto questo libro dell'ormai celebrissimo Murakami qualche mese fa, l'ho trovato in casa "per caso" e mi ha subito incuriosito.
L'inizio è stato molto coinvolgente, Haruki sa scrivere bene e il testo risulta molto scorrevole e piacevole.
Le atmosfere surreali e oniriche inoltre mi hanno sempre affascinato, ed effettivamente in questo libro all'inizio sono molto suggestive.

Ma...... a fine lettura devo ammettere che questo libro non mi ha lasciato nulla.. sicuramente una lettura piacevole, ma dato lo stile narrativo mi aspettavo qualche significato velato o qualche spunto di riflessione in più..
Forse però sono solo io che non sono riuscito a coglierne alcuno.. ILLUMINATEMI!!:ad:

In poche parole, a malincuore devo ammettere che questo libro mi ha deluso.. peccato :boh:

Comunque sia dove vedo e vedo questo autore è sempre super amato. Così ho pensato di non arrendermi e in futuro proverò a leggere qualcos'altro.. pensavo a Kafka sulla spiaggia, me lo consigliate?
Come ho detto cercavo un libro che mi desse qualche buon spunto di riflessione, qualcosa di psicologico o sociologico..
 

Valuzza Baguette

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Primo approccio a questo autore da parte mia,insomma...onirico,indubbiamente,non che non mi sia piaciuto,ma sinceramente non mi ha fatta nemmeno impazzire d'amore,proverò sicuramente con altri titoli e vedrò se è proprio l'autore che non fa per me o se è questo libro in particolare.
mi sono piaciute molto le parti sul Tenente Mamiya,in quelle pagine riprendevo vita,perchè devo dire che per il resto mi è sembrato abbastanza noioso.
 
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