I vini e la loro bellezza

SALLY

New member
Cinque Terre - Sciacchetrà

Non avevo pensato ai vini delle mie parti,questo è senz'altro il più conosciuto.


CINQUE TERRE SCIACCHETRÀ



Tipologia: Bianco Dolce D.O.C. - Uve: Bosco 80%, Albarola 15%, Vermentino 5%. - Gr.: 14% - Giallo ambrato, luminoso e denso con intriganti riflessi topazio. Al naso si presenta molto intenso con lunga e avvolgente persistenza in cui si colgono netti sentori di arancia candita, fichi secchi, albicocca disidratata e nocciola.

Al palato offre una struttura molto complessa, con evidenti sensazioni dolci adeguatamente equilibrate da una buona dotazione fresco-sapida e un finale lungo e persistente.

Frutto di una meticolosa selezione di uve lasciate ad appassire naturalmente per circa due mesi sui graticci. La fermentazione avviene con parziale macerazione sulle bucce con frequenti rimontaggi, per proseguire poi l'affinamento in acciaio per circa 16 mesi. Da giovane accompagna molto bene formaggi piccanti e dolci di buona consistenza. Il tempo lo rende infine un ottimo vino da meditazione.

....la meditazione è solo una scusa...il fatto è che non si tirano fuori le gambe da sotto il tavolo :mrgreen:
 
MOSCATO GIALLO D'ISTRIA
-------

Zona di produzione: Mumjan - Istria
Riconoscimento: DOC
Vitigni utilizzati: Moscato Giallo d'Istria
Gradazione alcolica: 11% vol.
Temperatura di servizio
consigliata: 6-8°C
Abbinamento con i cibi: E’ vino allegro, ideale per accompagnare feste e celebrare eventi lieti. Si accompagna perfettamente alla frutta, ai dolci croccanti e alla pasticceria secca.
Bicchiere consigliato: Coppa dal calice ampio

Il Vino
Il Moscato Giallo d’Istria è stato impiantato da un vitigno di oltre settant’anni della zona attorno al paese di Mumjan, in Istria. Viene coltivato con il sistema alla Cappuccina e con una produzione limitata. Non va confuso con gli spumanti dolci: il Moscato Giallo d’Istria conserva infatti un’inconfondibile equilibrio tra dolce e secco, con un profumo delicato di spezie, mentre al gusto rivela sapori dolci e morbidi, ma nello stesso tempo asciutti.

Il grappolo è di grandezza media, spargolo con acini piccoli leggermente ovali, di buccia carnosa di colore giallo dorato. La polpa è di sapore aromatico e di consistenza carnosa. La vinificazione è diversa dagli altri spumanti cui vengono aggiunti lieviti e zucchero: il mosto, infatti, è fatto fermentare in presa diretta, diventando così spumante tramite lo stesso zucchero dell’uva.


:D :D :D :D :D
 
Il dalmata:

Bogdanuša


Bogdanuša hvarska

Bogdanuša è un vino D.O.C. che si produce dall'uva nativa Bogdanuša coltivata sul terreno limitato di Stari Grad - Jelsa sull'isola di Hvar.
Si dice che questo vino per la sua notevole qualità si beveva alle feste religiose, perciò anche il nome (Bog = Dio; dan = donato)
 
Il rosso

POSTUP

di Pelješac


La località di Postup è adagiata sul versante meridionale di Pelješac, a poca distanza dall’area del Dingač, tra Mokalo e Trstenik; si tratta di una terra avara e brulla, che dà vendemmie quantitativamente povere, ma qualitativamente ricchissime d’uva mali plavac, i cui grappoli maturano al cocente sole di questa terra.

Il Postup ha un colore scuro rosso rubino, è pieno, armonioso, con una nota d’acerbità nel gusto mitigata dal suo contenuto zuccherino.

È un vino pesante, che merita di riposare in botti di rovere, ed è adatto all’invecchiamento.

Il Postup, a differenza del Dingač, è caratterizzato da elementi un po’ più delicati, e comunque più decisi degli altri plavac.

È un vino dal gusto pieno che s’accompagna perfettamente a pietanze di carne rossa, selvaggina, pesce azzurro o calamari alla griglia.

Il Postup nel bicchiere ha una brillantezza tutta particolare; va servito fresco ad una temperatura tra i 16 ed i 18º C.

Grado alcolico: 13-14% vol.
 
Ed ora dalla Slovenia incantata.... ecco a voi......:

la

Ribolla


(anche detta Rebola e Rebulla)


La Ribolla gialla è un vitigno storico.

L’uva diraspata viene posta in tini di rovere dove si svolge la macerazione, senza il controllo della temperatura e senza aggiunta di lieviti selezionati. Per tenere sempre immerse le bucce durante tutta la fermentazione si eseguono 3-4 follature manuali al giorno. Alla fine della fermentazione alcolica i tini vengono colmati e il vino rimane a contatto con le bucce fino a dicembre.

Dopo la svinatura il vino riposa in botti di rovere da 25 – 35 hl, per circa 36 mesi, durante questo periodo si effettuano vari travasi se sono necessari.



Acidità totale: 6,60g/l, Solforosa totale: Assente, Alcool: 12.51% vol

Colore: giallo intenso, con riflessi dorati.

Profumo: intenso con sentori floreali, di frutti tropicali e spezie assortite, in continua evoluzione.

Gusto: Al palato ritroviamo la freschezza e la complessità dell’olfatto, deciso molto sapido e minerale, leggermente tannico. Al retrolfatto ancora speziato e fruttato.
 
Ed ecco a voi una delle migliori compagnie nei vs.futuri viaggi in Istria e Dalmazia;il maschio,severo,rossissimo:


TERAN

Teran una volta era il tipo di vino più diffuso e importante dell’uva nera nei vigneti istriani. L’agronomo decano istriano Petar Stankovic ha dato la prima descrizione di teran nel 1815. Ci sono più biotipi che si differiscono nelle dimensioni e la forma dell’uva e bacche, compattezza, colore dei piccioli, qualità, il periodo della maturazione… Si tratta di due tipi: una è teran, e l’altra rafošk (o da qualche parte refošk, dalla parola italiana refosco).

Teran ha due cloni (teran con i piccioli verdi e teran con i piccioli rossi). Si differisce dal refošk perché matura più tardi (teran matura alla fine del 3° e all’inizio del 4° periodo). La differenza è nel fatto che i cloni di teran sono più fruttuosi del refošk.

Teran è vino secco del colore rosso scuro. Si distingue per l’acidità maggiore che, con tannino rende rotondità e gusto forte, robusto e pieno. Nello stesso tempo è eccezionalmente armonico e bevibile. Alcuni enologi gli attribuiscono le proprietà medicinali per il tannino. I piatti che si adattano perfettamente con teran sono prosciutto istriano, arrosti di carne rossa, formaggio pecorino e, certamente, i piatti di selvaggina. Riguardo alla temperatura di servire teran, è servito sempre un po’ più freddo della temperatura ambiente, ottimamente verso 16-17 °C.


Il Teran è il rappresentante rosso, secco e molto apprezzato dell'Istria, un vino che galvanizza la vita ed ha un gusto rinfrescante, leggermente acerbo ed un bouquet intenso di profumi di lampone. Possiede virtù medicinali in quanto è ricco di ferro e di acidi organici. A quanto pare lo beveva Casanova per ricostituire le forze indebolite con questo vino vispo ed eccitante dal colore rubino rosso profondo. Nelle sue memorie ricorda proprio che gli è capitato di bere in Istria "il fantastico vino Refosk". I vini bianchi dell'Istria hanno dei colori che vanno da quelli paglierini a quelli dorati e hanno dei rinfrescanti aromi floreali. Il Malvazija, che ha oltre 100 anni di tradizione, nel profumo ricorda i fiori di acacia e si abbina alla perfezione con la cucina marinara. La potenza di questo vino, a seconda delle condizioni delle vigne, si avvicina al 14% di alcool. Il dorato Muskat, dall'aroma secco-dolce dei garofani selvatici, è celebre come afrodisiaco e si abbina alla perfezione con i dolci serviti a fine pasto. I Croati consumano da soli la maggioranza dei propri vini. In una delle tante cantine istriane un frequentatore abituale ha riassunto così l'essenza della cultura del vino nel suo Paese: "Non posso immaginarmi la Croazia senza vino, che come un estratto implica tutto: il clima, il colore del Paese, l'anima e la gente. Al vino è stata legata la nostra vita".

Da:
http://www.enotime.it/zoom/default_body.aspx?ID=2400
 
PINOT BIANCO
(Dei Colli)


Vitigno: Pinot Bianco. Vitigno di grande pregio dalle origini antichissime; deriva da una mutazione genetica del Pinot nero e trova nella collina e nei terreni asciutti il suo habitat.
Caratteristiche: il colore è bianco paglierino chiaro con riflessi verdognoli, il profumo fine e delicato di sottobosco. Ha retrogusto di mandorla amara, sapore vellutato, gradevolmente secco.
Abbinamenti consigliati: accompagna piatti di pesce in bianco o con salse delicate, le minestre asciutte ed in brodo.
Temperatura di servizio: 10 gradi.
 
Il NOVELLO DOC


Vitigno: uvaggio di Barbera, Cabernet, Merlot e Raboso. Il Novello è apparso in Italia sul finire degli anni Settanta e rappresenta oggi un importante settore dell'enologia veneta. Quello dei Colli Euganei è uno dei due Novelli D.O.C. del Veneto (con il Bardolino).

Caratteristiche: piacevole, fresco, allegro, ha un bel colore rosso rubino violaceo, fruttato non tannico, con aroma intenso e caratteristico.
Abbinamenti consigliati: tipico per i piatti autunnali a base di funghi, carni bianche e frutta secca.
Temperatura di servizio: 16 gradi.
 
ed ecco a voi il BAGNOLI FRIULARO ,una rosso da "rimanerci",puro vigore,maschio,fermo,ma che meraviglia!!"Austero,asciutto"lo definiscono i tecnici.....
una delizia per chi ama i gusti fermi.

Tavolo

BAGNOLI FRIULARD

Aree di produzione: veneto pr. PD affinamento: fino a 2 anni
caratteristiche: fermo abbinamento consigliato: pasto
colore: rubino carico al granato con l'invecchiamento
odore: vinoso marcato tipico con sentore di marasca e di violetta con l'invecchiamento vitigni: raboso piave (90%-100%) altre (0-10%)
sapore: sapido giustamente tannico legermente acidulo austero asciutto
grad. alcolica min. 11
 
Il.....

PINOT NERO !!!!!!


Pinot nero (o Pinot noir) tra tutti i vitigni a bacca rossa del mondo è considerato uno dei più nobili, e allo stesso tempo è il più difficile da interpretare. Il Pinot Nero è notoriamente un'uva difficile da coltivare e da vinificare, pertanto richiede particolari attenzioni e buone capacità in cantina.

L'indiscussa patria del Pinot Nero è la Borgogna - e in particolare la Côte d'Or - dove quest'uva riesce a dare il meglio di sé sotto innumerevoli interpretazioni, anche grazie alle condizioni climatiche della zona. Nella Côte de Nuits i vini da Pinot Nero sono in genere robusti e complessi, con intriganti note minerali e speziate. Nella vicina Côte de Beaune è invece il carattere fruttato dell'uva a prevalere nello stile di questi vini, più rotondi e dalla maturazione più rapida.

Nelle altre zone della Borgogna si trovano buoni esempi di Pinot Nero nel villaggio di Pommard; altri interessanti esempi, con qualità diverse fra loro, sono i vini prodotti nella Côte Chalonnaise, Mercurey e Givry. In Francia il Pinot Nero è inoltre presente nella Champagne, dove è usato per la produzione dei celebri spumanti, nella Valle della Loira e in Alsazia.
 
Ed ecco a voi la mia ultima "perversione":
Il
SERENEL ROSSO BIO

Colore: rosso rubino.
Profumo: delicato, ricorda i fiori di ciliegio.
Sapore: morbido e vellutato.
Alcool: 11,5% vol.
Vitigni: Corvina veronese, Rondinella, Molinara e altri.




(viva il bio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :D )
 

fabiog

New member
Sagrantino di Montefalco 25 anni Arnaldo Caprai 2007

Il Sagrantino è oggi il vino umbro in più vigorosa ascesa, anche se rappresenta l'eccezione visto che si tratta di un vino rosso, mentre la regione in cui nasce è soprattutto conosciuta per i bianchi di Orvieto.
Storicamente se ne traeva un passito dolce , mentre la sua rinascita è avvenuta sotto forma di rosso asciutto e la si deve ad un piccolo gruppo di produttori
che hanno creduto nelle sue potenzialità e che hanno portato ad ottenere la DOCG nel 1992.
L'origine del vitigno è incerta : non è sicuro che sia autoctono dell'area di Montefalco, anche se è diffusa la convinzione che si tratti di un'evoluzione dell'Itrolia.
L'origine del nome potrebbe essere legata ai Sacramenti dato che per la sua dolcezza il Sagrantino veniva coltivato dai Francescani che lo utilizzavano come vino da messa.
Predilige le zone soleggiate, con clima asciutto e terreni argillosi-calcarei. Le sue uve hanno la capacità di accumulare zuccheri , giungendo facilmente a maturazione e consentendo di ottenere vini ricchi d'acool.
Il vino di Arnaldo Caprai è il vino che ha segnato il grande lancio del Sagrantino in Italia e all'estero , il 25 anni viene prodotto solo nelle annate migliori ha colore rosso rubino, molto scuro profumo intenso e complesso.
In bocca è potente, acidità fresca e persistente, si sentono frutti rossi e aromi terziari come tabacco, vaniglia, legno. Verso la fine è percepibile un aroma d camomilla.
Il vino si accompagna bene a carni rosse e agnello.
 

apeschi

Well-known member
Io sono di gusti semplici una bella Bonarda dell'oltrepo' pavese alla temperatura giusta, un po' frizzantina con un bel piatto di salumi e del pane fresco all'aperto sotto l'ombra di fresche frasche e un buon libro in mano.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Gattinara del 2006 dell'Azienda vinicola Travaglini che accompagna con sapienza e rispetto una panissa preparata secondo tradizione al paiolo con il suo brucichiaticcio alla fine :sbav:
 

fabiog

New member
Serego Alighieri - Vaio Amaron 2005

Un paio di sere fa mi son concesso la degustazione di un grande vino : il Vaio Amaron ( Amarone della Valpolicella ) di Serego Alighieri.
Qualche parola và sicuramente spesa prima di tutto sull'Amarone , per quel che mi riguarda il mio vino preferito. L'Amarone è generalmente prodotto da tre uve : Corvina, Rondinella e Molinarae particolate è la sua tecnica di produzione che deriva dall'appassimento delle uve.
L'Amarone è infatti definito come un Recioto scapà cioè un vino la cui fermentazione è scappata di mano portando la completa trasformazione degli zuccheri in alcol.
L'appassimento dura circa 120 giorni, l'acqua sparisce e restano solo gli zuccheri. La fermentazione è anch'essa piuttost lunga 30 / 50 giorni che permettono agli zuccheri di trasformarsi in alcol.
Venendo al Serego Alighieri è un vino color rosso rubino , si sentono aroma d ciliege, frutti di bosco, vaniglia e col passare del tempo emergono anche sentori di cioccolato. In bocca il vino si sente alcolico, con acidità fresca e i tannini sono morbidi. Piacevolissimo il finale morbido con retrogusto di cioccolato
 

Volgere Altrove

New member
Un paio di sere fa mi son concesso la degustazione di un grande vino : il Vaio Amaron ( Amarone della Valpolicella ) di Serego Alighieri.
Qualche parola và sicuramente spesa prima di tutto sull'Amarone , per quel che mi riguarda il mio vino preferito. L'Amarone è generalmente prodotto da tre uve : Corvina, Rondinella e Molinarae particolate è la sua tecnica di produzione che deriva dall'appassimento delle uve.
L'Amarone è infatti definito come un Recioto scapà cioè un vino la cui fermentazione è scappata di mano portando la completa trasformazione degli zuccheri in alcol.
L'appassimento dura circa 120 giorni, l'acqua sparisce e restano solo gli zuccheri. La fermentazione è anch'essa piuttost lunga 30 / 50 giorni che permettono agli zuccheri di trasformarsi in alcol.
Venendo al Serego Alighieri è un vino color rosso rubino , si sentono aroma d ciliege, frutti di bosco, vaniglia e col passare del tempo emergono anche sentori di cioccolato. In bocca il vino si sente alcolico, con acidità fresca e i tannini sono morbidi. Piacevolissimo il finale morbido con retrogusto di cioccolato

L'amarone è un grande classico,ma io lo trovo troppo troppo liquoroso al gusto,non trovi?
sembra un liquore da dopocena,da bicchierino al caldo davanti al caminetto(per spiegarsi),non pensi?
non lo penso come vino,e come vino da tavola-insomma penso piuttosto ai Pinot,ai cabernet,o a un robusto primitivo delle puglie piu' selvaggie e di terra arsa.
Ovviamente,de gustibus.
V.A.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
ho avuto la fortuna di partecipare ad alcune degustazioni all'ultimo Salone del gusto di Torino che mi hanno segnato moltissimo nelle mie prossime scelte sia come abbinamenti con il cibo sia per godermi un bicchiere solitario in compagnia. Ho capito finalmente cosa cerco in un vino, qual è il piacere ed il gusto che un bicchiere di vino mi può dare dopo che aperta la bottiglia riempie il mio bicchiere e mi tiene compagnia per tutto il tempo di cui c'è bisogno per berlo.
E tutto questo l'ho scoperto quando hanno parlato dei vini delle isole minori italiane, il Giglio, Capraia, Lipari, Salina, Sant'Erasmo e per la Francia le Isole di Lerins. E poi con i vini greci con i loro vecchi terroir, Cefalonia, Santorini, Naoussa, Creta. Ma i più sorprendenti, quelli che mi hanno fatto capire la profondità delle mie radici vinicole sono state le degustazioni dei vini prodotti in anfora, secondo antiche tradizioni che partono dalla notte dei tempi, là dove nasce il vino, la Georgia, che si è espressa con vini di grande spessore, insieme a chi usa questo metodo in Italia, Austria, Croazia, Francia e Germania. Tanto da farci scegliere una bottiglia di vino bianco georgiano per un piatto particolare, a base di riso di Lucedio, salsa di peperoni greca e bagna cauda. Un vero e proprio tripudio di sapori.
 
G

giovaneholden

Guest
Vinitaly 2014

Reduce da una domenica alla principale kermesse vinicola d'Italia e una delle più importanti del mondo! Una grande emozione,fantastiche degustazioni,tra cui una vera chicca en primeur la prima produzione di qualità dopo anni di abbandono della produzione vinicola dell'Azerbaijian,grazie ad enologi italiani. Inutile dire che ho raccolto idee copiose per i prossimi abbinamenti per il giornalino :mrgreen:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
ecco qui la discussione sui vini, noi del forum non ci facciamo mancare niente :)

Anche io ho una passione per il vino, ho un compagno sommelier, collezionista e grande esperto di Champagne, sto studiando da sommelier e sono friulana :mrgreen:

Io amo tutti i vini e so apprezzarne le qualità intrinseche, ho un ottimo palato e quindi a volte riesco a riconoscere vitigno e annata, li abbino in modo istintuale e spesso c'azzecco. Non sono un'esperta ma considero il vino e la vite un patrimonio inestimabile della nostra cultura :)
 
Alto