skitty
Cat Member
Qualunquemente è un film del 2011 diretto da Giulio Manfredonia.
Il protagonista è Antonio Albanese, che veste i panni del suo personaggio Cetto La Qualunque.
Dopo una lunga latitanza all'estero, lo sgrammaticato imprenditore Cetto La Qualunque torna in Italia con la sua nuova famiglia: una ragazza brasiliana ed una bambina. Ritrovata la moglie Carmen ed il figlio Melo, Cetto dovrà difendere le sue proprietà minacciate da un'ondata di legalità e dalla possibilità che il suo avversario Giovanni De Santis possa vincere le elezioni. Spinto dai compaesani del circolo della caccia, Cetto deciderà quindi di entrare in politica e candidarsi a sindaco per "salvare" la città (oppure i propri interessi).
Un film veramente esilarante dall'inizio alla fine! Tra le tante risate, vengono denunciate a fondo, se pur sulla base di battute scherzose, le problematiche tipiche della politica corrotta, e del non rispetto delle regole.
Ci si rotola dalle risate con Albanese, ma alla fine resta un po' di amaro in bocca pensando: eh, sì, le cose vanno davvero così... Ed è molto triste la credulità della gente, che si beve tutte le promesse più assurde.
Colonna sonora simpatica con canzoni sulla Calabria. Due chicche, la scena dove fa la paternale al figlio perché si è messo il casco in moto e il mitico comizio prima delle elezioni (più pilo per tutti ).
Alcune battute divertenti:
(tutti fermi in autostrada per arrivare al paesello calabro)
- Cosa è successo?
- Niente, un sorpasso e si sono sparati.
- Ah, si sono sparati! Pensavo un incidente, allora niente di grave...
(incontro con il figlio)
- Che ha tua madre, è disturbata?
- Anche te papà, in quattr'anni neanche una telefonata...
- Ho chiamato una volta, era occupato.
- Ah la famiglia, mi mancava così tanto la famiglia, che me ne sono fatta un'altra.
(costruzioni abusive)
- Sai qui sotto c'è una cosa, una città vecchia... antica
- E che si lamentano, gliela facciamo nuova, sti cornuti
- E quella cos'è?
- Fogna, ma scarica a mare eh
- Ah, scarica a mare, tutto regolare allora
Il protagonista è Antonio Albanese, che veste i panni del suo personaggio Cetto La Qualunque.
Dopo una lunga latitanza all'estero, lo sgrammaticato imprenditore Cetto La Qualunque torna in Italia con la sua nuova famiglia: una ragazza brasiliana ed una bambina. Ritrovata la moglie Carmen ed il figlio Melo, Cetto dovrà difendere le sue proprietà minacciate da un'ondata di legalità e dalla possibilità che il suo avversario Giovanni De Santis possa vincere le elezioni. Spinto dai compaesani del circolo della caccia, Cetto deciderà quindi di entrare in politica e candidarsi a sindaco per "salvare" la città (oppure i propri interessi).
Un film veramente esilarante dall'inizio alla fine! Tra le tante risate, vengono denunciate a fondo, se pur sulla base di battute scherzose, le problematiche tipiche della politica corrotta, e del non rispetto delle regole.
Ci si rotola dalle risate con Albanese, ma alla fine resta un po' di amaro in bocca pensando: eh, sì, le cose vanno davvero così... Ed è molto triste la credulità della gente, che si beve tutte le promesse più assurde.
Colonna sonora simpatica con canzoni sulla Calabria. Due chicche, la scena dove fa la paternale al figlio perché si è messo il casco in moto e il mitico comizio prima delle elezioni (più pilo per tutti ).
Alcune battute divertenti:
(tutti fermi in autostrada per arrivare al paesello calabro)
- Cosa è successo?
- Niente, un sorpasso e si sono sparati.
- Ah, si sono sparati! Pensavo un incidente, allora niente di grave...
(incontro con il figlio)
- Che ha tua madre, è disturbata?
- Anche te papà, in quattr'anni neanche una telefonata...
- Ho chiamato una volta, era occupato.
- Ah la famiglia, mi mancava così tanto la famiglia, che me ne sono fatta un'altra.
(costruzioni abusive)
- Sai qui sotto c'è una cosa, una città vecchia... antica
- E che si lamentano, gliela facciamo nuova, sti cornuti
- E quella cos'è?
- Fogna, ma scarica a mare eh
- Ah, scarica a mare, tutto regolare allora