E' un romanzo assolutamente straordinario per i personaggi memorabili descritti, le avventure, la profondità dei sentimenti ed ideali. Non è un libro che fà ridere anzi, come correttamente disse Byron : " è il più triste di tutti i romanzi, tanto più triste in quanto ci fà sorridere ". Questo è il sentimento che si prova leggendolo tirstezza ed un velo di malinconia per questo eroico " pazzo " che nell'epoca sbagliata e nella società sbagliata vuol far rivivere la cavalleria medievale ed i suoi ideali.
Don Chisciotte rappresenta così un eroe dell'ideale, un eroe che segue principi giusti ma che sbaglia clamorosamente il modo di realizzarli.
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Don Chisciotte è un inventore della realtà e in questo stà la tragicità del personaggio, ma proprio in questo si spiega il perchè alla fine Don Chisciotte rinnega la sua pazzia ( finale che molta critica del periodo Romantico ha criticato ), la rinnega perchè capisce come seguendo la realtà dei suoi giorni avrebbe potuto compiere del vero bene e ha in lui il risveglio della consapevolezza del tempo buttato.
E' un romanzo che affronta temi universali, il bene, come farlo, quale posto avere nel mondo. Nella lettura, nonostante la lunghezza non mi ha mai annoiato, semplicemente straordinario