elesupertramp
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Grandissimo romanzo autobiografico che narra la vita intensa ed appassionata dell’autrice, da giovinetta di buona famiglia della borghesia nicaraguense ad attivista e militante nel Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN) per combattere la dittatura -che durò 46 anni!- del tiranno Anastasio Somoza, sostenuta ed appoggiata dagli USA, terminata con la vittora della revolucion nel 1979.
Un excursus storico molto istruttivo dagli anni 70 agli anni 90, una vita piena di eventi e di incontri con personaggi politici di rilevanza mondiale, da Fidel Castro al generale vietnamita Vo Nguyen Giap che sconfisse gli americani, la partecipazione a L’Avana al VI Vertice dei paesi non allineati,l’embargo imposto al Nicaragua durante la presidenza di Reagan.
Poetessa e scrittrice, la Belli vince nel 1978 il Premio Casa de Las Americas con la raccolta di poesie Linea de fuego e in virtù di questo prestigioso riconoscimento, il più autorevole dell’ America latina, diviene la portavoce della rivoluzione e la divulgatrice a livello internazionale degli orrori della dittatura somozista, dal momento che i mezzi di comunicazione del paese erano ovviamente sottoposti a censura.
Subisce una condanna ( “…mi condannarono al carcere in contumaciaJ acobo venne interrato dalla Sicurezza in piedi, in un patio, sotto un sole inclemente, per una settimana; gli lasciarono fuori solo la testa. I suoi carcerieri lo calpestarono e gli vuotarono addosso rifiuti e urine. Ma lui non parlò. Il suo silenzio mi permise di scontare mai la mia pena..”) e conosce il dolore dell’esilio prima in Messico e poi in Costa Rica.
Un romanzo emozionante e molto interessante per saperne di più sugli orrori e sulla dittatura in Centro America.
Voto: 4/5
Un excursus storico molto istruttivo dagli anni 70 agli anni 90, una vita piena di eventi e di incontri con personaggi politici di rilevanza mondiale, da Fidel Castro al generale vietnamita Vo Nguyen Giap che sconfisse gli americani, la partecipazione a L’Avana al VI Vertice dei paesi non allineati,l’embargo imposto al Nicaragua durante la presidenza di Reagan.
Poetessa e scrittrice, la Belli vince nel 1978 il Premio Casa de Las Americas con la raccolta di poesie Linea de fuego e in virtù di questo prestigioso riconoscimento, il più autorevole dell’ America latina, diviene la portavoce della rivoluzione e la divulgatrice a livello internazionale degli orrori della dittatura somozista, dal momento che i mezzi di comunicazione del paese erano ovviamente sottoposti a censura.
Subisce una condanna ( “…mi condannarono al carcere in contumaciaJ acobo venne interrato dalla Sicurezza in piedi, in un patio, sotto un sole inclemente, per una settimana; gli lasciarono fuori solo la testa. I suoi carcerieri lo calpestarono e gli vuotarono addosso rifiuti e urine. Ma lui non parlò. Il suo silenzio mi permise di scontare mai la mia pena..”) e conosce il dolore dell’esilio prima in Messico e poi in Costa Rica.
Un romanzo emozionante e molto interessante per saperne di più sugli orrori e sulla dittatura in Centro America.
Voto: 4/5