Coelho, Paulo - Veronika decide di morire

WilLupo

New member
Ho letto parecchi libri di Coelho (L'alchimista, Sulla sponda del fiume piedra mi sono seduta e ho pianto, Veronika decide di morire, Il diavolo e la signorina Prym, Brida, Manuale del guerriero della luce, Lo zahir, Monte cinque) in una fase della mia vita in cui avevo bisogno di credere che l'amore passato potesse in qualche modo ritornare, grazie all'Universo. Beh, l'Universo, io lo manderei volentieri a quel paese!:)
Reputo Coelho un grande scrittore dell'ovvio. Narra le cose che ognuno di noi, in un momento cupo o di difficoltà, vorrebbe sentirsi dire. Onestamente, anche se possa risultarmi ovvio e scontato, acquisterò anche il suo ultimo romanzo "Il vincitore è solo". Fa sempre gran effetto parlare con le ragazze/donne di Coelho :YY :wink:

Ho letto L'alchimista in un momento per me cupo, di assoluto sconforto... avevo appena perso un amico e ero immobilizzata in ospedale con un futuro tetro e incerto davanti.
Forse quel libro me lo avevano regalato proprio per quel motivo, forse sperando che mi avrebbe "tirato su" ... peccato che leggendolo trovavo ridicole e predigerite le sue ricette del vivere felice, anzi mi infastidiva che qualcuno si permettesse di salire in cattedra e darmi suggerimenti così banali quanto inefficaci di fronte alle tragedie :evil:

Mi chiedo come si possa pensare che qualcuno possa dare consigli sulla vita :shock: :X
 

Masetto

New member
Prospettato così si direbbe che Volo ti dà il pesce, ma Coelho ti insegna a pescare..
No. Semmai, Volo e De Carlo ti insegnano a pescare, perchè ti danno dei consigli pratici sulle cose; Coelho ti mette in mano la canna da pesca e basta, senza mostrarti come si usa.

Coelho almeno uno sforzo di dare un senso a quello che dice lo fa :)
Anche Volo e De Carlo danno un senso a quello che dicono.

Reputo Coelho un grande scrittore dell'ovvio. Narra le cose che ognuno di noi, in un momento cupo o di difficoltà, vorrebbe sentirsi dire.
Non posso giudicare gli altri libri, ma per quanto riguarda Veronika decide di morire sono d'accordo.

Ma, come dicevo, può darsi che io ricordi male. Se qualcuno di voi mi sa indicare in questo libro qualche consiglio pratico e non già sentito, sicuramente cambierò idea.
 

Clo

Like a fish out of water.
Ma, come dicevo, può darsi che io ricordi male. Se qualcuno di voi mi sa indicare in questo libro qualche consiglio pratico e non già sentito, sicuramente cambierò idea.

Personalmente reputo questo libro illuminante.
Non tanto per i consigli pratici che può dispensare o per le frasi profonde che ognuno, singolarmente, può sentire più o meno consone alla propria situazione esistenziale. Qui si parla di emotività e soggettività.

Il fatto è questo: quello di Veronika è il comportamento che la maggior parte delle persone di questo mondo terrebbe nel caso in cui scoprisse di avere pochi giorni di vita; lo scrittore mette in estrema evidenza l'importanza del vivere realmente ogni giornata, in maniera profonda, senza temere il giudizio degli altri, diventando consapevoli di quanto la vita sia un dono estremamente divino ma fragile.

Scusa se è poco!
 

Mary70

New member
Bello! Paulo Coelho mi piace molto, ho letto quasi tutti i suoi libri. L'unica cosa che non mi piace è questo continuo e assillante riferimento in tutti i suoi libri (anche in 11 minuti!!!) al cammino di Santiago! E bastaaaaaa!!!!:W Si capisce che gli è piaciuto tanto questo pellegrinaggio, ma quando è troppo è troppo!!!! L'unico rimprovero che gli faccio. ;)
 

Maya03

New member
l'ho finito pochi giorni fa: veramente bello, non credevo. mi ha fatto riflettere parecchio... e alla fine ti chiedi chi è veramente il pazzo o il folle, e se non sia meglio essere schizofrenici...
 

anvi

New member
Ho appenza finito di leggere questo libro e devo dire che mi è piaciuto abbastanza, anche se sinceramete ho preferito altri romanzi di Coelho ( per esempio lo Zahir ), forse perchè in questo libro sono meno presenti lo spiritualismo e le riflessioni di Coelho, elementi che personalmente apprezzo molto. In alcune parti, inoltre risultava un po' lento, ma in generale, comunque, lo reputo un buon romanzo.
Veramente sorprendente il finale.
 

Dory

Reef Member
Non so se è già stato detto da qualche parte, e se per qualcuno può fare la differenza o no, ma questo libro è tratto da una storia vera.
 

SALLY

New member
Secondo libro di Coelho, quindi non posso fare paragoni, ma fino ad ora mi sono piaciuti sia l'alchimista che Veronika, lettura piacevole e con parecchi spunti di riflessione sul nostro modo di vivere, sul nostro modo di essere che riusciamo a trasportare anche dentro un ospedale psichiatrico, mi è piaciuta molto la figura di Eduard, lo schizzofrenico...rimasto nel bel mezzo di un ricatto d'amore da parte dei genitori e Igor, il dottore il cui scopo era eliminare l'amarezza nelle persone e farle riaffezionare alla vita.Niente male.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
“Mantenetevi folli, e comportatevi come persone normali”. Questa frase, con cui Coelho apre questo libro, è insieme un monito chiaro e diretto ai lettori ed una sintesi perfetta del messaggio che vuole trasmetterci con queste pagine.
Veronika, la protagonista di questa storia, è una bella ragazza slovena di 24 anni, con una laurea in legge con il massimo dei voti, un impiego in biblioteca, un’infinità di spasimanti e una passione repressa per la musica ed il pianoforte. E’ una ragazza normale, anche troppo normale per i suoi gusti. E’ proprio perché non sopporta questa normalità, questa vita già scritta, che tenta il suicidio ingerendo una massiccia dose di sonniferi. Salvata per il rotto della cuffia, si sveglia nell’ospedale psichiatrico di Villete dove il direttore, il dottor Igor, la informa che il suo cuore, in seguito alle compresse ed al coma indotto dai barbiturici, è stato danneggiato e che le restano 5 o 7 giorni da vivere. Felice per non aver del tutto fallito nel suo intento, Veronika si rassegna ad aspettare la morte in quel luogo di matti, senza contatti con il mondo esterno. Ma proprio tra questi matti si nascondono alcune persone che le faranno comprendere quanto poco conosca di se stessa e quanto poco abbia vissuto fino a quel momento.
Così Veronika conosce Zedka, Mari ed Eduard, e finalmente, per la prima volta, prova sentimenti tanto comuni quanto sconosciuti ed intensi come l’odio, la paura, l’amore. E’ proprio mentre suona il pianoforte alla luce della luna, con la consapevolezza della morte che acquisisce la consapevolezza della vita, di quello che può e vuole ancora fare nel tempo che le resta. Così, per la prima volta, prende le redini delle poche ore che le rimangono da vivere e decide come e con chi vuole trascorrerlo. Ed è così che scopre che a volte i miracoli possono accadere.
Questo libro mi è piaciuto, anche se nella prima parte l’ho ritenuto un po’ troppo vago e scontato. Questa valutazione, però, viene dal fatto che negli ultimi mesi ho letto svariati libri, anche molto diversi tra loro, sulla follia, tutti più approfonditi e specifici.
Tuttavia mi sento di consigliare questa storia a chi non ha mai letto nulla sulla follia e voglia avvicinarsi al tema con un approccio soft: Coelho, molto bravo nel dosare le emozioni, racconta la storia di Veronika in un crescendo di sentimenti contrastanti: la paura, l’angoscia, il baratro e la possibilità di liberarsi. Inoltre non va sottovalutato il fatto che lo stesso Coelho abbia vissuto per tre anni in un ospedale psichiatrico, conosca ciò di cui parla ed abbia voluto scrivere questo libro proprio per raccontare la sua storia e quella di tante donne e uomini incompresi perché diversi da ciò che altri hanno definito “normale”. Questa circostanza non fa altro che imprimere maggiore veridicità a quanto narrato.
Non è un capolavoro, dunque, non è un’opera trascendentale, ma di certo è una lettura godibile che induce alla riflessione. Consigliato.
 

MadLuke

New member
Una gran voglia di vivere

Oggi lo definirei un libretto come tanti, attribuendogli al più la sufficienza... Eppure non posso dimenticare quando lo lessi nel 2000, me lo consigliò un'amica, avevo 24 ed ero in un periodo negativo. Sembra assurdo ma la scintilla finale per uscirne mi arrivò proprio da quel libro che mi lasciò una incontenibile voglia di vivere che non mi ha più lasciato.

E' solo il mio aneddoto personalissimo, perciò non mi sento di raccomandarlo in linea generale, ma chissà che io non sia l'unico che ha vissuto o vive le circostanze necessarie per lasciarsi stravolgere la vita come effettivamente a me successe...

Ciao, MadLuke.
 

Tanny

Well-known member
Questo è il mio secondo libro di Coelho dopo lo Zahir e come per il precedente la lettura mi ha stregato, si tratta di un libro molto profondo che da molti spunti di riflessione

Voto 4/5
 
Alto