la vostra citazione del giorno!!!

Shoshin

Goccia di blu
Si deve avere un amico invisibile a cui parlare nelle ore silenziose della notte e durante le passeggiate nei parchi.
Khalil Gibran
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Opera di Kasamatsu Shiro
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Un'altra conseguenza dell'infelicità è quella di rendere a poco a poco l'anima sua complice, iniettandovi un veleno di inerzia: chiunque sia stato infelice a lungo, è complice della sua infelicità. Tale complicità rende vano ogni sforzo che l'infelice potrebbe fare per migliorare la sua sorte, ostacola la ricerca dei mezzi idonei a liberarsi dell'infelicità, giunge addirittura a uccidere in lui il desiderio di liberarsene. L'infelice allora resta imprigionato nell'infelicità, tanto che gli altri possono pensare che sia soddisfatto della sua situazione.

Ho trovato questa frase in una pagina del mio lettore ebook fotografata con lo smartphone ma non ho segnato a quale libro apparteneva 🤦🏻😬. Però cercando su Anobii in base alla data della foto dovrebbe essere tratta da
Pensieri disordinati sull'amore di Dio di Simone Weil (anche se non sono credente ricordo che decisi di leggerlo perché avevo trovato un riferimento su di lei proprio qui sul forum)
 

Shoshin

Goccia di blu
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La fede è un intreccio di luce e di tenebra: possiede abbastanza splendore per ammettere, abbastanza oscurità per rifiutare, abbastanza ragioni per obiettare, abbastanza luce per sopportare il buio che c’è in essa, abbastanza speranza per contrastare la disperazione, abbastanza amore per tollerare la sua solitudine e le sue mortificazioni.

Louis Evely
 

Shoshin

Goccia di blu
La forza della paziente attesa, come il febbraio attende il marzo
e si protende verso la primavera. Tutto pareva morto e tutto rivivrà.
Sotto alle foglie secche crescerà l’erba verde, sui rami brulli
gonfieranno le gemme e nasceranno foglie e fiori.
Ma l’inverno fu pure necessario..

Adriana Zarri

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qweedy

Well-known member
L’amore negli anziani ha radici strane
e trova – come l’edera tra le rovine,
nei cuori devastati dal tempo e dai mali -
cento brecce dove infilare i suoi rami ostinati.

Èmile Augier 1860
 

Shoshin

Goccia di blu
Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, gente che sa fare il pane, che ama gli alberi e riconosce il vento. Più che l’anno della crescita, ci vorrebbe l’anno dell’attenzione. Attenzione a chi cade, al sole che nasce e che muore, ai ragazzi che crescono, attenzione anche a un semplice lampione, a un muro scrostato. Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, al buio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza.


Molte albe, molte gentilezze, festeggiare molto spesso la luce, poco avere, scarsi indugi, minare il rancore, farlo saltare, meglio il silenzio, la carezza, il fiore.





Franco Arminio, Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere editore, 2017)
 

Shoshin

Goccia di blu
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A certe domande risponde solo l’orchidea.
Fabrizio Caramagna


La mia orchidea Contessa alla sera muove lievemente i suoi fiori .
Come se volesse raccontarsi.
Sono convinta che riconosca in me qualche cosa di familiare.
 

Shoshin

Goccia di blu
Quindi si stendono mappe celesti, del
tipo: la prossima volta che vai in pezzi, non cercare
di restare insieme, spolverati sul paesaggio interiore
finché scopri un puntino intatto. Credo proprio che
si chiami cuore o luogo fondamentale o nucleo inviolabile
o orto della tenerezza. Quando chiudi gli occhi,
lascia andare ricordi e anticipazioni e resta nella vastità
dello spazio, senza darle nomi.
Ci sono poi le mappe terrestri: la prossima volta
che ti colpiscono, anche con uno spillo nascosto nella
manica del sorriso, urla forte: «Ahi!», poi gira le spalle
e vattene al piú presto.
Oppure mappe d’emergenza: ferma la mano di chi
sta per colpire, spostati e lascia che il colpo cada nel
vuoto, fai un silenzio cosí profondo che il colpo trovi
ad aspettarlo solo l’eco.
Ma anche: prima di colpire, rifletti. Prima di colpire,
esita. Prima di colpire, ricordati che male fa.
Trasforma il colpo in parola precisa e disarmata. Aggiungi
alti dosaggi di silenzio, di ascolto di cosa senti
davvero in quel preciso, instabile momento.
In sintesi, sapere cosa sia e cosa senta il cuore è una
faccenda di cicatrici, segui la cartina muta delle ferite
e trovi il luogo spoglio che chiamano cuore. Da lí in
poi, guardati intorno e parla pure. Lascia segnali per
tutti gli altri che seguiranno le loro piste, le loro cicatrici,
per arrivare alla stessa spoliazione.

Chandra Candiani da 'Questo immenso non sapere'. Einaudi
 

qweedy

Well-known member
"Alla fine solo tre cose contano:
quanto hai amato,
come gentilmente hai vissuto
e con quanta grazia hai lasciato andare
cose non destinate a te."

Proverbio Buddhista
 
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