Bulgakov, Michail - Il maestro e Margherita

mandri

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Ho finito ieri di leggere il libro.
Ottimo libro, ben scritto. Ma mi ha creato un pò di problemi nella comprensione del romanzo il fatto di non aver conosciuto il contesto generale in cui è stato scritto il libro, in riferimento al periodo storico.
 

elisa

Motherator
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Ho finito ieri di leggere il libro.
Ottimo libro, ben scritto. Ma mi ha creato un pò di problemi nella comprensione del romanzo il fatto di non aver conosciuto il contesto generale in cui è stato scritto il libro, in riferimento al periodo storico.

in effetti tutti i riferimenti agli intellettuali del periodo a noi sfuggono, ma la bravura di Bulgakov è anche quella di rendere universali e senza tempo certi spocchiosi e finti intellettuali di regime come quelli descritti nel libro
 
L'ho finito oggi.
Ho fatto una grande fatica a leggerlo (nella traduzione di Vera). L'ho trovato a tratti geniale, a tratti molto pesante. Verso la fine non vedevo l'ora che finisse. Credo di non essere riuscito mai a calarmi nella storia, mi sentivo catapultato da una vicenda ad un'altra senza provare interesse per alcuna.
Non ne ho colto la bellezza descritta nei tanti commenti positivi. Credo che la cosa peggiore sia stato lo stile delle frequenti descrizioni, non riuscivo a visualizzare i paesaggi o le situazioni nemmeno rileggendole.
Son l'unico a non averlo digerito?
 

Vladimir

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Sono d'accordo.
Penso di non essere mai riuscita a divorare un libro russo, perchè raramente li ho trovati banali e ho sempre avuto bisogno di tempo per capire bene ciò che stavo leggendo.
Da poco ho letto L'idiota, finito in 3 settimane, alcuni giorni non riuscivo a leggere più di 15 pagine!
Alla fine, le difficoltà maggiori si trovano nei nomi (la stessa persona viene chiamata in mille modi diversi) e nella mentalià molto diversa dalla nostra, quindi alcuni fatti che per noi sono naturali, spiazzano il personaggio del romanzo e viceversa.
Per quanto riguarda Il Maestro e Margherita, trovo che non sia neppure cosi "russo" come i romanzi di Dostoevskij e Tolstoj, tanto per citarne due,
l'ho trovato molto più scorrevole, forse perchè atipico.

Complimenti per aver finito l'Idiota in 3 settimane!!! Io quando l'ho letto per l'esame ci ho messo due mesi e forse è quello che mi è piaciuto di meno di Fedor. Sentire che il Maestro e Margherita sia "poco russo" mi fa sobbalzare un po' sulla sedia:). Infatti, si rifà a quella fantasia coloratissima che proviene direttamente dall'antica Rus' kieviana, dove le fiabe e le byliny (le leggende) erano tradizioni ricchissime e vivissime. Bulgakov fa rivivere questa fantasia così delicata e colorata descrivendo con una maestria che non ha pari nel 900 le brutture del sistema sovietico. Il mezzo è il più potente che l'uomo ha a sua disposizione: il riso. Attraverso gli eventi più assurdi, racconta la creduloneria (Lo spettacolo di magia nera), lo stato imbroglione (Woland è Stalin), lo strapotere della burocrazia (la vicenda grottesca del teatro prima dello spettacolo di magia nera) ecc... La parte più "russa" come la intendi tu è la parte teologica su Pilato che per comprenderla completamente, a mio parere, è necessario conoscere bene sia I Vangeli canonici che l'Apocrifo di Nicodemo su cui sono modellati i dialoghi Fra Jeshua e Pilato.
La questione dei nomi è la seguente: i russi hanno nome patronimico cognome. Pertanto nel caso di Bulgakov abbiamo Michail Afanas'evic Bulgakov. La forma di cortesia per rivolgersi a una persona è chiamarlo per nome e pratonimico (equivale un po' a dire "signor Rossi"), mentre il cognome è usato solo se abbinato a una qualifica come per esempio prof. Bulgakov, direttore generale Dostoevskij ecc... Quando invece c'è molta confidenza fra due persone, ci si chiama per diminutivo e un nome ne ha tantissime varianti: Misha, Mishen'ka è Michail, Sasha Shashen'ka Aleksandr, Valodja Vavja Vladimir ecc....
 
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isola74

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il maestro e Margherita

l'ho letto circa 10 anni fa... ma lo rileggerei, e con questo ho detto tutto: sono ben pochi i libri che rileggo!
 

Masetto

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(Woland è Stalin)
Non sei il primo cui sento dire questo, ed è un'idea, a mio parere, molto affascinante. Però non mi convince del tutto: Woland arriva lì e sconvolge la società moscovita, mentre Stalin era colui che governava la Russia, quindi il primo garante di quella società (e se per certi versi è stato "buono" con Bulgakov, non si può certo dire che lo sia stato in generale, com'è invece Woland col Maestro). Insomma i due mi sembrano troppo diversi...
Sai se è solo una congettura o magari Bulgakov ha lasciato scritto qualcosa di preciso in proposito?
 

Vladimir

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Non sei il primo cui sento dire questo, ed è un'idea, a mio parere, molto affascinante. Però non mi convince del tutto: Woland arriva lì e sconvolge la società moscovita, mentre Stalin era colui che governava la Russia, quindi il primo garante di quella società (e se per certi versi è stato "buono" con Bulgakov, non si può certo dire che lo sia stato in generale, com'è invece Woland col Maestro). Insomma i due mi sembrano troppo diversi...
Sai se è solo una congettura o magari Bulgakov ha lasciato scritto qualcosa di preciso in proposito?

Non so se Bulgakov abbia lasciato qualcosa di scritto, ma molti critici sono concordi ad affermarlo. Woland è Stalin perché è colui che può fare ciò che vuole, fare il garante o sconvolgere la società a suo piacimento, e effettivamente riflettendo sul grande mutamento sociale, che ha vissuto l'URSS dagli anni 20 ai 30, e poi le grandi purghe del 1937/38 l'accostamenti non sorprende più di tanto. Baffone si è proclamato, col plauso del partito, unico vicario di Lenin in terra e unico interprete ortodosso del marxismo. D'altronde poteva farlo: Esenin era "stato suicidato" probabilmente per ordine di Stalin nel 1924, Majakovskij si spara nel 1930, Lunačarskij fu rimosso e ridotto al silenzio del 1929, Kalinin era presidente del consiglio dei ministri, un ruolo privo di poteri ininfluente; insomma tutti i veri bolscevichi erano fuori gioco. Senz'altro Stalin è stato molto buono con Bulgakov ma per un preciso calcolo politico: immagina un Bulgakov all'estero libero di pubblicare e di dire ciò che voleva, per l'URSS sarebbe stato un disastro di immagine. Inoltre Bulgakov, in Francia era piuttosto famoso e apprezzato, tanto che Cuore di cane uscì a Parigi nel 1927 e tradotto di volata in francese nel 1928. Pensa che bomba atomica sarebbe stato Il Maestro e Margherita se fosse uscito con Stalin vivente. Pertanto, promoveatur ut amoveatur, Stalin gli assegnò un posticino comodo al MChAT (Teatro d'arte di Mosca), per far si che fosse oscurato da quel mostro sacro che era Stanislavskij (i Romani insegnano). Bulgakov era ben cosciente di tutto questo. Possono sembrare diversi è vero, ma nello spettacolo di magia nera è Woland che fa credere le corbellerie anche più mirabolanti. E Stalin cos'ha fatto? Non ha creato una realtà parallela, una sorta di Stalinland?
 
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Masetto

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molti critici sono concordi ad affermarlo. Woland è Stalin perché è colui che può fare ciò che vuole, fare il garante o sconvolgere la società a suo piacimento, e effettivamente riflettendo sul grande mutamento sociale, che ha vissuto l'URSS dagli anni 20 ai 30, e poi le grandi purghe del 1937/38 l'accostamenti non sorprende più di tanto.
Vero, ci sono buone ragioni.
Ripensavo oggi a come Woland nel romanzo predice (o sentenzia?) la morte di diversi personaggi: sembrerebbe proprio adombrare le "purghe" staliniane.

Tuttavia, se davvero Bulgakov ha voluto rappresentare Stalin con Woland, la sua satira perde molta forza secondo me, perchè Woland nel romanzo è un personaggio positivo, al che parrebbe che per Bulgakov Stalin non fosse poi così malvagio...
 
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Vladimir

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Vero, ci sono buone ragioni.
Ripensavo oggi a come Woland nel romanzo predice (o sentenzia?) la morte di diversi personaggi: sembrerebbe proprio adombrare le "purghe" staliniane.

Tuttavia, se davvero Bulgakov ha voluto rappresentare Stalin con Woland, la sua sartira perde molta forza secondo me, perchè Woland nel romanzo è un personaggio positivo, al che parrebbe che per Bulgakov Stalin non fosse poi così malvagio...

A prescindere dalla ragione con lui non si è comportato male, avrebbe potuto farlo sparire in un campo con un'accusa qualsiasi. Poi sai, anche a lui magari la pelle stava cara e quindi non voleva esporsi oltre certo limite:). La sua ablità era di affermare le cose senza dirle.
 

Masetto

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Poi sai, anche a lui magari la pelle stava cara e quindi non voleva esporsi oltre certo limite:)
Eh, appunto questo rende la sua satira meno forte :)
Comunque, anche così com'è, è al fulmicotone, né credo che sotto Stalin altri scrittori abbiano osato andare più in là (o anche solo fare come lui).
 

Vladimir

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Eh, appunto questo rende la sua satira meno forte :)
Comunque, anche così com'è, è al fulmicotone, né credo che sotto Stalin altri scrittori abbiano osato andare più in là (o anche solo fare come lui).

No nessuno ha mai osato criticare così ferocemente la società. La critica non era rivolta tanto a Stalin in persona - il quale apprezzava molto Bulgakov tanto che è andato a vedere la commedia che satirizza i potenti Vita del signor del Moliere una quindicina di volte - ma è contro l'ottusità dell'apparato che lo circondava e soprattutto contro il conformismo culturale e l'ipocrisia che imperava in tutti i campi. I farisei contro cui si scagliava Cristo purtroppo esisteranno sempre.
 

elisa

Motherator
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@vladimir: e la lettera a Stalin? io non sono mai riuscita a leggerla, mi piacerebbe però farlo, hai qualche dritta per reperirla sul web?
 

Vladimir

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elisa

Motherator
Membro dello Staff
Qui c'è una parte del testo:
http://it.wikiquote.org/wiki/Michail_Afanas'evi%C4%8D_Bulgakov

Inoltre orami molte edizioni riportano sia la lettera di Bulgakov all'governo dell'URSS, sia la telefonata fra lui e Stalin, ricostruita grazie alle memorie della moglie Elena Bulgakova.

ho sofferto molto nel leggere questo romanzo, pensando a quanto Bulgakov aveva sofferto in vita, ma non solo lui, anche tutte quelle menti brillanti e geniali che lo stalinismo ha schiacciato ed umiliato se non distrutto e ammazzato, una perdita per l'umanità incalcolabile.
 

Vladimir

New member
ho sofferto molto nel leggere questo romanzo, pensando a quanto Bulgakov aveva sofferto in vita, ma non solo lui, anche tutte quelle menti brillanti e geniali che lo stalinismo ha schiacciato ed umiliato se non distrutto e ammazzato, una perdita per l'umanità incalcolabile.

Si è vero lui ha sofferto molto, ma se l'è andata anche abbastanza a cercare. La colpa, o meglio, la miopia di Bulgakov è stata il non saper comprendere la rivoluzione e tentare di sostenere un sistema, quello tardozarista, che era marcio fino al midollo. Non era pensabile nei primi anni Venti, con le avanguardie che stavano distruggendo la vecchia arte e formandone una per la nuova umanità, continuare a scrivere come faceva lui. Altri grandi umoristi come il gruppo dei Fratelli di Serapione capitanato da Zoscenko, pur irridendo ferocemente le utopie più assurde (come le città pensili progettate da Tatlin o il palazzo dei soviet ideato da Jofan che avrebbe dovuto essere alto 415m), e i lati oscuri della rivoluzione, ne compresero il messaggio e fino al dilagare del conformismo culturale staliniano, ebbero vita abbastanza tranquilla. Bulgakov, invece, non seppe adeguarsi e comprendere restando legato alla vecchia Russia, autoalimentando così la sua condizione di esule letterario.

P.S.

Questo è il palazzo dei soviet progettato da Jofan e che non è mai stato realizzato

http://www.look-art.com/galeri/insa-edilmemis-bina/iofan-palace-of-soviets-square-1933.jpg
 

Anna Tarantino

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Ciao a tutti, sono nuova del forum, che trovo molto interessante. Io il libro l'ho letto quest'estate e me lo immaginavo molto diverso. Mi ha lasciata senza fiato, davvero, per le parti surreali e grottesche, per la fantasia straripante, per il ritmo a volte inarrestabile. A tratti è anche vero che diventa lento e quasi difficile. Ma poi gli scatti successivi prendono maggior risalto, e l'effetto è dei più dirompenti.
 

Vladimir

New member

Non saprei... il quartiere staliniano a Pietroburgo è bellissimo, per non parlare delle stazioni della metropolitana degli anno 50:

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/aa/Metropolitain_of_Saint_Petersburg_station_Awtowo.jpg
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e4/Kirovsky_Zavod_metrostation.jpg
http://ru.wikipedia.org/wiki/%D0%A4%D0%B0%D0%B9%D0%BB:Vosstanie_metrostation.jpg
http://ru.wikipedia.org/wiki/%D0%A4%D0%B0%D0%B9%D0%BB:Arbatskaja_arbpokr_Barry_Kent2.jpg

Io le trovo mervavigliose... altro che Parigi...
 

nathan

lunga vita agli ultras
sto facendo una fatica dell'anima a finirlo....
purtroppo per me è come la peperonata a colazione....:W
 
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