Potok, Chaim - Danny l'eletto

pigreco

Mathematician Member
Trama da Wikipedia:

Reuven fa parte di quella comunità ebraica in Brooklyn che si discosta un po' dagli ebrei del ghetto e che i chassidim definiscono in modo sprezzante "apicorsim": il termine indica un ebreo che rinnega i fondamenti della propria fede; per estensione, indica quegli ebrei che non portano come da usanze i riccioli laterali né le frange fuori dai pantaloni; mentre, applicato alla scuola, questo significa un ebreo che studia più materie inglesi di quante ritenute necessarie (distraendo così dallo studio del Talmud) e le materie ebraiche in lingua ebraica anziché in yiddish (il che significa profanare la lingua santa).

Reuven incontra Danny per la prima volta durante un incontro di softball. La partita si trasforma presto in uno scontro simbolico tra le due comunità ebraiche e Danny, in preda al furore, lancia una palla troppo forte e ferisce in questo modo ad un occhio Reuven.

Reuven viene ricoverato in ospedale in quanto una scheggia dei suoi occhiali si è conficcata nell'occhio e si sveglia qualche giorno dopo ad operazione già riuscita. Durante la sua convalescenza in ospedale fa conoscenza con un giovane pugile e un bambino cieco e vive con trepidazione i giorni del D-day (lo sbarco in Normandia) e dell'invasione degli Alleati nella Germania nazista della fine della seconda guerra mondiale.

Viene a trovarlo in ospedale anche Danny per chiedere scusa dell'accaduto; inizialmente Reuven lo caccia ancora arrabbiato per quanto successo ma poi, spinto anche dal padre, Danny e Reuven diventano grandi amici.

Tra le difficoltà comuni agli adolescenti si aiutano a vicenda. Danny, la cui mente fotografica gli permette di imparare a memoria qualsiasi cosa legga, è costretto a prendere il posto di suo padre come tzaddik, ma non vuole, perché è attratto dalla psicologia, e cerca di liberarsi dalla sua gabbia leggendo di nascosto Freud e altre cose proibitegli da suo padre.

Reuven invece vuole diventare rabbino, e guarda impotente Danny soffrire per il silenzio che c’è tra quest’ultimo e suo padre, che non gli rivolge la parola se non per studiare il Talmud. Seguiamo i protagonisti crescere ed affrontare i primi bivi della vita. Anche dal punto di vista storico il libro si può dire molto rilevante:in un primo momento verso gli anni della seconda guerra mondiale, e dell'immediato dopoguerra, condividendo le ripercussioni della tragedia della Shoah sulla comunità ebraica di New York che ha vissuto quell'evento non direttamente, ma come un'onda d'urto di una bomba scoppiata troppo lontano per essere letale, ma abbastanza vicino per abbattere e stordire.

Un viaggio che a ritroso porta nella culla del chassidismo, nella Polonia, vivaio di una cultura ricchissima e matrice di profondi valori, e di lì ancora più lontano nella storia millenaria del popolo ebraico fino alla distruzione del Tempio di Gerusalemme per cui, vien specificato, vale ancora la pena di svegliarsi di notte per piangere.



Un romanzo intenso, profondo, bellissimo. Una storia che narra un'amicizia vera, tra due giovani così diversi che riescono a trovare un punto di contatto nel loro affetto reciproco. Leggendo l'opera di Potok si scopre quanto possano essere complessi i rapporti tra fedeli di una stessa religione; Danny e Reuven sono stati allevati e istruiti secondo canoni ben diversi e solo con un'amicizia autentica e genuina riusciranno a superare quei muri a volte insormontabili creati dagli adulti. Per certi versi mi ha ricordato l'amicizia tra i due giovani protagonisti de "L'amante" di Yehoshua (anche se in quel caso si tratta di arabi e israeliani e soprattutto si parla di protagonisti di sesso opposto che trovano il superamente delle barricate tramite un amore). Consiglio vivamente questo romanzo che oltre ad essere fresco come tutti i libri in cui i protagonisti sono dei giovani insegna anche un sacco di nozioni su una cultura affascinante come quella ebraica.
 

alisa

Amelia Member
Contenta di aver trovato un post su questo libro, ce l'avevo in mente da un po' ma non ne avevo ancora sentito parlare!
Grazie!
 
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