Connelly, Michael - L'uomo di paglia

fabiog

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Jack McEvoy, il giornalista che anni prima risolse il caso del Poeta, sta per essere licenziato dal LAtimes. Nelle due settimane che gli restano decide di trovare un nuovo caso che gli permetta di scrivere un articolo memorabile. L'occasione gli si presenta con Alonzo Winslow , uno spacciatore nero incarcerato per omicidio. McEvoy scopre ben presto un collegamento con un altro omicidio commesso a Las Vegas e che dietro i due omicidi c'è la stessa spietata mano. Inizia così una caccia ad un altro serial killer insieme a Rachel Walling, profiler dell'FBI e che già aiuò Jack nella caccia al Poeta.
Decisamente non uno dei migliori romanzi di Connelly, l'assassino viene già svelato nelle prime pagine e questo lascierebbe presumere ad una storia intensa sotto il profilo della caccia e con un " cattivo " spietato e geniale. La storia, invece, non ha mai picchi , è sempre piuttosto prevedibile e anche l'assassino è piuttosto piatto. McEvoy inoltre non è un personaggio che mi convince pienamente, manca del malinconico romanticismo di Bosch e della brilantezza dell'avvocato Haller.
Nel complesso insufficiente
 

Yellow

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beh a me invece è piaciuto molto, anche più dei precedenti!
è vero che l'identità dell'assassino si sapeva già, ma lo sapevamo anche ne "il poeta è tornato", e cmq il ritmo di questo libro è molto più veloce e movimentato dei precedenti!
 
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