Ho preso ieri 3 libri al mercatino..non si sa mai ci bloccassero nei prossimi giorni:??
In Patagonia di Bruce Chatwin ( era un titolo che avevo in nota da un pò)
Polvere di Stelle di Carlo Castellaneta(racconti)
Balzac- un libro che raccoglie Eugenie Grandet (tradotto dal Grazia Deledda) e La Cugina Bette
Se avete dei commenti su questi libri,
vi ringrazio.
“Quello che ho fatto è stato prendere la Patagonia come simbolo dell’irrequietezza umana. E scrivere un libro che fosse una specie di metafora della nostalgia dello spazio”.
Bruce Chatwin
“In Occidente vige l’idea che il viaggiatore debba ingoiare il luogo che descrive, debba influenzarlo, cambiarlo a seconda del proprio gusto. Io ho voluto sopprimere la prima persona dal racconto per evitare la tirannia del viaggiatore. È un po’ come accade nella letteratura orientale: il luogo sopraffà il viaggiatore”. Bruce Chatwin
Ho letto solo In Patagonia, il consiglio che ti posso dare è di cercare foto e immagini su Internet, di ciò che ti colpisce nel leggerlo.
Il viaggio comincia a Buenos Aires e procede verso sud in maniera non sistematica, come se Chatwin andasse a zonzo in Patagonia. Ma non importa, se lo scopo del viaggio è il viaggio, e non la meta.
Ciò che più mi ha colpito è che il viaggiatore è talmente discreto che non si avverte, le descrizioni dei luoghi e degli incontri sono quasi "fredde", le emozioni e le passioni del viaggiatore non entrano nel libro (sarà perché è inglese?
). E' quello che lui voleva evidentemente, però ci perde in calore e passionalità secondo me, anche se alcuni considerano un pregio il racconto dei fatti in maniera impersonale che genera distacco nel lettore.