Dicker, Joel - La verità sul caso Harry Quebert

isola74

Lonely member
Attentenzione: spoiler

La lettura è stata piacevole perchè la storia ti prende e vuoi sapere come va a finire. Sono sicura che è stato così anche per chi denigra tanto questo libro. Non tutti devono essere dei capolavori di letteratura, spesso è sufficiente scrivere bene una storia, così com'è per i film .......
E' vero che ci sono forse un po' troppi colpi di scena, anche se è proprio grazie a questi che ci si accanisce sempre più: appena ti fai un'idea questa viene superata da una nuova scoperta.
Io per oltre metà libro sono stata convinta che il colpevole fosse Harry, e in effetti nascondeva qualcosa che avrebbe fatto bene a dire almeno al suo amico. Nola non mi ha mai fatto tanta simpatia, anche se avevo capito che tutte le sue "stranezze" erano sempre in funzione del suo grande amore, poi è ovvio che questo amore tra una quindicenne e un trentaquattrenne è secondo me impossibile, ed infatti credo che lei cercasse in Harry un aiuto, qualcuno che non conscesse la verità per portarla lontano e guarirla, come lui stesso alla fine ha pensato di fare.
Un plauso alla figura delle due madri, quella di Marcus e di Jenny, alcune pagine grazie a loro sono state proprio divertenti.
Non ho visto la serie Tv, non credo che la vedrò, il libro basta.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Mi è piaciuto anche se è un romanzo imperfetto, con lacune e incongruenze, ma così ben architettato che per ricchezza di contenuti sembra un romanzo dell'800, un vero e proprio feuilletton, un romanzo d'appendice. D'altra parte ha anche tratti pirandelliani e può rientrare nei romanzi torbidi della provincia americana come Peyton Place. Insomma "tanta roba".
 

ila78

Well-known member
!!!!ATTENZIONE SPOILER!!!!!

Ci ho pensato un attimo e ho deciso che, sebbene non sia sicuramente un capolavoro nel suo genere, raggiunge lo scopo principale che un libro di questo tipo si prefigge: incollare il lettore alle pagine e distruggere le sue certezze pagina dopo pagina. Poi, per carità, è sicuramente un libro commerciale, "da ombrellone" però se uno lo compra lo sa che non andrà a leggere riflessioni profonde o elucubrazioni filosofiche, ti prende, si fa leggere bene e in un paio di punti ha dei "tocchi " di genialità inaspettata, vedi la trovata della madre morta/non morta, e anche il riccone ex delinquente che cerca in tutti i modi di redimersi nei confronti della sua vittima non è male come idea.
Insomma, si legge volentieri, è piacevole e, come dice Harry Quebert alla fine: un bel libro è quello che ti dispiace aver finito, questo rientra nella categoria,quindi io lo promuovo. Mi piacerebbe vedere anche il film che ne è stato tratto.
Voto 3/5
 

Jessamine

Well-known member
Ci sono scrittori che fanno pugilato, ma non c'è Hemingway.
C'è un amore malato e distorto per una ragazzina, ma non c'è Nabokov.
C'è una madre che punisce una ragazzina per le sue azioni sporche, ma non c'è Carrie e nemmeno King.
C'è pure una madre ebrea apprensiva e opprimente, ma non c'è, nemmeno per sbaglio (ma proprio no, siamo su pianeti diversi proprio) Roth.

In compenso, ci sono personaggi abbozzati male, ci sono fiumi di parole che soffocano qualsiasi cosa, e una trama che a un certo punto diventa quasi divertente, perché i colpi di scena e i fraintendimenti diventano così tanti che per un attimo si ha l'impressione di guardare quella scena di Shrek: "Fiona! Re! Shrek! CIUCHINO!". Ecco, la credibilità si ferma lì.


Però un primato questo libro ce l'ha: non credo di aver mai odiato tanto il protagonista di un romanzo come ho odiato Marcus Goldman. Peccato che non credo fosse costruito per risultare tanto odioso.
 

MonicaSo

Well-known member
Mi è piaciuto molto e l'ho letto in un giorno e una notte (dormo poco). All'inizio mi sono un po' spaventata per il numero di pagine ma poi ho visto che scorrevano veloci, segno che la scrittura di Dicker ben si adatta ai miei gusti personali.
Non avevo sospettato che potessero esserci dei segreti da scoprire e fino all'ultimo non avevo idea dell'identità del colpevole (anche se in realtà era l'unico a poter commettere il doppio omicidio).
Promosso Dicker e sicuramente leggerò gli altri del ciclo Marcus Goldman (che non ho trovato per niente antipatico).
 

darida

Well-known member
A me Dicker piace. Genere evasivo senza altre pretese. Le sue storie sono lunghe ma non troppo allungate,tengono botta fino alla fine.
Di suo ho letto anche il Libro dei Baltimore e Il caso Alaska Sanders, promossi entrambi
Ah! di Quebert ho visto anche la serie e mi è piaciuta 👍
 
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