Des Esseintes
Balivo di Averoigne
Ho fatto una lunghissima passeggiata in mezzo alle recensioni di quel sito che non si può nominare e devo dire di cominciare a pensare (ma anche no ) che probabilmente sono io ad essere sbagliato poichè il 99% dei commenti andava dall'entusiasta sino alla cieca adulazione manco fosse un moderno ed osannato idolo pagano
Ma fermiamo la giostra per un momento, mi sono domandato, queste persone han letto lo stesso romanzo che ho letto io? Le parole più frequenti sono: toccante, tenero, commuovente. Una persona ha scritto e la cito testualmente: "impatto emotivo che è comunque molto forte, perché un bambino di nove anni che non riesce a darsi pace per la morte del padre nel crollo delle Twin Towers non è cosa da poco" Quand'è così sento puzza di bruciato lontano mille miglia!
Foer sa scrivere, è palese e nessuno lo discute, e per darcene conferma ci mette anche diverse manciate di autocompiacimento (alla Borges), però il romanzo che ne esce è poca cosa; il solito fastidioso ed impietoso giochetto: bambinetto che ha subito una grossa perdita, grande tragedia mediatica sfruttata ad hoc e una "ricerca" (a tratti pure divertente) di qualcosa; tutto ciò miscelato ad altri eventi (perchè occorreva darsi un "tono" intellettuale più elevato) delittuosi come i bombardamenti di Dresda e Hiroshima. Alla fine è bastata una bella shakerata ed ecco confezionato il bestseller, benedetto dalla furbizia ed osannato dalle masse!
Svuotato dall'impatto emotivo (sarebbe ora di smetterla, una volta per tutte di giudicare un libro per l'emotività), perchè questo libro, volenti o nolenti, trae il suo humus dalla commozione del lettore, cosa resta?
Un ragazzino di nemmeno 10 anni, odioso come pochi al mondo, il quale è stato reso da Foer un genietto, scaltro 30 enne nel corpo di un bimbetto! Questo, mi si perdoni, non è possibile, nè plausibile; qui non siamo nel realismo magico, nè in un romanzo fantastico o fantasy! Questo libro vuole essere realista, veritiero per cui ciò pare un fastidioso e non trascurabile difetto. Lasciamo poi cadere nel dimenticatoio la storiella dei Black e della "cerca".
Al netto dell'emotività resta un tomo furbetto che non lascia assolutamente nulla se non grande fastidio per la presa in giro che presuppone sempre, forse con ragione, che il lettore sia uno stolto pronto a bersi qualsiasi cosa che commuova..
Molto furbo ed incredibilmente reminerativo!
Come tutti i romanzi che a mio parere insultano l'intelligenza di chi legge, si becca un 1/5
Ma fermiamo la giostra per un momento, mi sono domandato, queste persone han letto lo stesso romanzo che ho letto io? Le parole più frequenti sono: toccante, tenero, commuovente. Una persona ha scritto e la cito testualmente: "impatto emotivo che è comunque molto forte, perché un bambino di nove anni che non riesce a darsi pace per la morte del padre nel crollo delle Twin Towers non è cosa da poco" Quand'è così sento puzza di bruciato lontano mille miglia!
Foer sa scrivere, è palese e nessuno lo discute, e per darcene conferma ci mette anche diverse manciate di autocompiacimento (alla Borges), però il romanzo che ne esce è poca cosa; il solito fastidioso ed impietoso giochetto: bambinetto che ha subito una grossa perdita, grande tragedia mediatica sfruttata ad hoc e una "ricerca" (a tratti pure divertente) di qualcosa; tutto ciò miscelato ad altri eventi (perchè occorreva darsi un "tono" intellettuale più elevato) delittuosi come i bombardamenti di Dresda e Hiroshima. Alla fine è bastata una bella shakerata ed ecco confezionato il bestseller, benedetto dalla furbizia ed osannato dalle masse!
Svuotato dall'impatto emotivo (sarebbe ora di smetterla, una volta per tutte di giudicare un libro per l'emotività), perchè questo libro, volenti o nolenti, trae il suo humus dalla commozione del lettore, cosa resta?
Un ragazzino di nemmeno 10 anni, odioso come pochi al mondo, il quale è stato reso da Foer un genietto, scaltro 30 enne nel corpo di un bimbetto! Questo, mi si perdoni, non è possibile, nè plausibile; qui non siamo nel realismo magico, nè in un romanzo fantastico o fantasy! Questo libro vuole essere realista, veritiero per cui ciò pare un fastidioso e non trascurabile difetto. Lasciamo poi cadere nel dimenticatoio la storiella dei Black e della "cerca".
Al netto dell'emotività resta un tomo furbetto che non lascia assolutamente nulla se non grande fastidio per la presa in giro che presuppone sempre, forse con ragione, che il lettore sia uno stolto pronto a bersi qualsiasi cosa che commuova..
Molto furbo ed incredibilmente reminerativo!
Come tutti i romanzi che a mio parere insultano l'intelligenza di chi legge, si becca un 1/5