Joffé, Roland - Vatel

ayla

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TRAMA:
Il Principe di Condé ha un enorme bisogno di guadagnarsi il favore di Luigi XIV per poter ottenere prestigio ma soprattutto denaro. Per tre giorni avrà l'onore di ospitare, nel suo castello, il Re e la Corte di Versailles e il principe sa che sarà propio in quei fatidici giorni che si deciderà la sua "sorte". Si affida così totalmente nelle mani del suo fidato e bravissimo maestro di cerimonie, François Vatel, che, ben consapevole delll'importanza del ruolo affidatogli, darà il meglio di sè...

Il film racconta le gesta di Vatel, un gastronomo - pasticcere realmente vissuto nel XVII secolo, famoso per aver inventato la crema chantilly e per la sua tragica fine. E' un film biografico dunque e vanta la presenza di un cast di tutto rispetto, da Depardieu nel ruolo da protagonista, Uma Thurman nella dama di corte, Julian Sands nei panni del Re Sole e fa pure capolino un giovane Tim Roth.
Vatel è un bijou per quanto riguarda le scenografie e i costumi, difficile non restare impressionati dalla precisione e accuratezza della ricostruzione scenica, ancor più difficile è non restare deliziati dalle immense ed elaborate portate servite ai commensali. La perfezione maniacale del protagonista, Vatel, riflette la perfezione a cui mira il film stesso. E il film non delude assolutamente sotto questo profilo; colpisce ogni dettaglio, ogni singolo particolare, tutto suggerisce eleganza, fasto e ricchezza. Quello che un pò mi ha fatto storcere il naso è la storia, succede poco o nulla, sembra proprio mancare una trama, non che il film sia noioso ma non intrattiene fino in fondo, non convince pienamente. I momenti più piacevoli (e che si ricordano) sono quelli in cui Vatel si aggira per la cucina a controllare ogni piatto o a risolvere piccole crisi come la mancanza di uova o quando spia col binocolo i commensali per vedere se gradiscono le pietanze...il resto è trascurabile.
Film raffinato, dove spicca più la confezione che il contenuto.
 
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