Giordano, Paolo - La solitudine dei numeri primi

elena

aunt member
Alice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. E' una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano "primi gemelli": due numeri primi vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero. Un romanzo d'esordio che alterna momenti di durezza e spietata tensione a scene rarefatte e di trattenuta emozione, di sconsolata tenerezza e di tenace speranza.

La trama di questo libro mi aveva molto incuriosita e, spinta anche da alcune recensioni positive, mi sono buttata nella lettura con slancio..sperando di trovare in questo romanzo degli spunti interessanti di riflessione sulla psicologia molto particolare dei due protagonisti. In realtà, la descrizione di questo mondo di solitudine ed incomunicabilità di Alice e Mattia (adolescenti e poi adulti, segnati da traumi irreversibili) resta sempre ad un livello molto superficiale, si limita a descrivere comportamenti anomali senza alcuna analisi del travaglio interno che possa in qualche modo giustificare il loro sentirsi "diversi", la loro incapacità di aprirsi al mondo esterno. Alcune parti sono interessanti ( in particolare la descrizione del mondo, a volto spietato, degli adolescenti) ma altre le ho trovate piuttosto banali.
 
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karlek

New member
Peccato...L'avevo appena comprato per gli stessi tuoi motivi...
lo leggerò comunque ...
 

Sibyl_Vane

Fairy Member
Anche a me aveva incuriosito particolarmente la trama di questo libro, però non saprei... non sono ancora molto convinta :roll:
 

gian1804

New member
Si legge per fortuna in poco tempo, non sono quindi molte le ore sottratte ad altre letture di certo piu' significative di questa.
E'un libro che non ha lasciato in me alcun segno, acqua fresca insomma. Trama sempre altalenante tra momenti intensi e altri davvero piatti e monotoni, trama che porta ad un finale che mi ha lasciato come dire, indifferente.
Sibyl_vane, investi i 18 euro necessari, se non ricordo male, per portarsi a casa questo libro in altro modo o almeno questo è il mio consiglio.
 

Sibyl_Vane

Fairy Member
Eheh... ti ringrazio per il consiglio, gian1804... comunque sia, non penso l'avrei acquistato, sicuramente l'avrei prima preso in prestito in biblioteca :p giusto per non rischiare di spendere soldi per niente... :mrgreen:
 

*cuorepensante*

New member
Si legge in poco tempo, secondo me è molto scorrevole. intenso in alcuni punti ma mi aspettavo meglio in altri. nel complesso gli darei un 7/10!
 

Alfredo_Colitto

scrittore
Io ero incuriosito per via di tutta la pubblicità che ha ricevuto, ma poi non l'ho preso, temendo la fregatura. visti i giudizi, direi che ho fatto bene. :D
 
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Miag

New member
Io tempo fa avevo letto un'intervista dell'autore, che in realtà è un fisico, e avevo una mezza idea di leggerlo: mi piaceva l'idea che i numeri primi fossero "soli"! :)
Ma adesso credo che non ne valga la pena...
 
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Stella marina

New member
Questo libro non mi è dispiaciuto del tutto...mi è sembrato molto scorrevole e l'ho letto abbastanza velocemente. Mi è piaciuta anche come è stata raccontata la storia nello sviluppo generale (i capitoli sono divisi per anni e da un capitolo all'altro ne passani parecchi e ci si ritrova ad immergersi in nuove situazioni scoprendo pian piano cosa è successo). Forse però, effettivamente, sarebbe stata opportuna un'indagine psicologica dei personaggi. Il finale, poi, mi ha un po' deluso...
 

klosy

Cicciofila Member
Un paio di mesi fa ho letto l'intervista all'autore e avevo segnato il titolo perchè mi aveva incuriosito la trama e l'idea dell'introspezione psicologica.
Non avevo ancora letto nessuna recensione,
diciamo che le vostre non mi hanno proprio invogliato alla lettura! :mrgreen:
 

elena

aunt member
Anche a me aveva incuriosito particolarmente la trama di questo libro, però non saprei... non sono ancora molto convinta :roll:

Io ero incuriosito per via di tutta la pubblicità che ha ricevuto, ma poi non l'ho preso, temendo la fregatura. visti i giudizi, direi che ho fatto bene. :D

meno male che non l'ho comprato

Un paio di mesi fa ho letto l'intervista all'autore e avevo segnato il titolo perchè mi aveva incuriosito la trama e l'idea dell'introspezione psicologica.
Non avevo ancora letto nessuna recensione,
diciamo che le vostre non mi hanno proprio invogliato alla lettura! :mrgreen:

Se lo viene a sapere l'autore che i nostri commenti spingono le persone a non comprare il libro.......minimo minimo ci gambizza :wink:
 
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joetiziano

Autore/Curatore Editorial
Date le vostre recensione, mi domando perché proprio questo autore, abbia vinto il premio Strega 2008.:?:wink:
 

*cuorepensante*

New member
Date le vostre recensione, mi domando perché proprio questo autore, abbia vinto il premio Strega 2008.:?:wink:

non ho letto gli altri libri finalisti, ma effettivamente condivido, chissa perchè un esordiente con un libro che non dispiace, ma assolutamente non da premio credo..? ipotesi, ma potrei sbagliarmi: forse conta più la casa editrice e il "caso" che un libro crea..non so..cmq non è un libro malvagio, ribadisco, l ho anche regalato, sarei curiosa di legger gli altri in finale per dare un giudizio piu completo su questa edizione del premio..
 

serra

New member
Leggendo la solitudine dei numeri primi, mi è venuto in mente, in un qual modo, il capolavoro di federigo tozzi "Con gli occhi chiusi" dove si narra la storia di un adolescente incapace anch'egli di stabilire rapporti con la ragazza che ama e con il padre.
Detto ciò, a mio avviso, il romanzo di Giordano è estremamente ricco di particolari e la trama può essere trasformata, geometricamente parlando, in una circonferenza. L'inizio si apre con Alice distesa sulla neve, da sola e la fine ci presenta la stessa protagonista sdraiata sul letto del fiume, sempre da sola. Dapprima la gamba le faceva male, ora non più. L'altro episodio chiave del romanzo è la morte (o scomparsa, o rapimento?) di Michela, annegata nel fiume. Inoltre la conclusione del romanzo dipinge Alice che imita Michela, ma al contrario di quest'ultima, la ragazza ha trovato ciò che voleva e non si è persa. Mi ha interessato anche il paragone con i numeri primi, proprio quei numeri tanto vicini tra loro, ma così lontani e, allo stesso tempo, diversi per interagire. Questi sono rappresentati da Denis, Michela, Alice e Mattia. Denis è solo come Mattia, ma, a differenza del ragazzo, è omosessuale; Michela è la gemella di Mattia, ma è ritardata e si oppone, di fatto, all'intelligenza smisurata del fratello. Alice è sola, proprio come Mattia, ma si contrappone all'amico in quanto sa ciò che vuole. I quattro personaggi sono esclusi dagli altri (numeri primi) poichè diversi, ma non riescono ad entrare in contatto tra di loro in quanto circondati da numeri non primi (marito di Alice e amanti di Mattia).
Concludendo, a me il romanzo ha interessato tantissimo, anche se, come sostenete giustamente, non si sofferma troppo sull'analisi psicologica, sulle giustificazione dei gesti apparentemente immotivati. Bisogna però dare a Giordano il merito di essersi cimentato, con risultati più che discreti, con un romanzo di formazione, il quale narra la storia dei due protagonisti dall'infanzia fino all'età adulta.
 

ilselacontessa

New member
Mi incuriosisce molto e mi incuriosiva già prima della grande pubblicità che gli ha dato la vittoria del Premio Strega. Voglio leggerlo. Ho visto un'intervista a Giordano e devo dire che mi piace parecchio quella sua pacatezza, la tranquillità nel modo di parlare... Spero di non rimanere delusa dal romanzo!
 

Joe_Chip

New member
letterarietà

Scrive Marcello D'Alessandra che il romanzo di Giordano, dove assente è la punteggiatura intermedia – i due punti e il punto e virgola, “sentinella della letterarietà” secondo la definizione di Michele Mari, sarebbe l'esempio della lingua neostandard utilizzata nei libri italiani contemporanei.

Bellissima la storia, i contenuti, ma la forma sarebbe poco letteraria per via dell'eliminazione di due punti e punti e virgola

Voi che ne dite?
 
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