Il Giornalino di Forumlibri - N° 9 - Gennaio 2015

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Una volta eri sicuro di trovarlo a quel semaforo :mrgreen:... adesso chissà, forse avrà finito gli accendini e si è spostato :mrgreen:

vedi la differenza tra le spiritualità occidentali e indiane ...
vai in india, ritorni con la tua spiritualità consapevole
da noi, prima rendi consapevole la tua spiritualità e poi vai a lourdes

:?
 

Brandy Alexander

New member
Quello che intendevo dire che quando si parla di viaggi in India dietro c'è molta "moda", ovviamente non nel senso di fashion :mrgreen:, andare in India è di moda, se vuoi sembrare un intellettuale, o ancor meglio una persona "impegnata", una persona "profonda", e tante altri begli aggettivi allora devi andare in India :boh: io penso che uno possa recuperare il suo vero se stesso, la sua interiorità, o un suo equilibrio mentale - chiamalo come vuoi - anche con un viaggio a Frascati

Questa è saggezza...
a tanti basta il viaggio mattutino verso un edicola e caffé al bar per stare meglio
L India era un must italiano anni 80/90... ora sostituito da Ithaliandia...what's next?
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
In questi giorni non mi sono collegata e solo adesso ho letto dell'equivoco.
Quando parlavo di spiritualità non mi riferivo al tuo pezzo, ma stavo dando una giustificazione della mia frase in cui dicevo che non subisco il fascino dell'India. Vedi io conosco un paio di persone che sono andate in India e a sentir i loro discorsi si tratta di un viaggio che ha cambiato la loro vita, il loro modo di vedere il mondo e di concepire la vita :BLABLA una di queste persone addirittura dice di aver recuperato la vera se stessa in questo viaggio :? mah, considerato che prima di partire era una persona stron*a (a detta di tutti) e al ritorno è una persona ugualmente stron*a, secondo me poteva anche non recuperarsi perché non cambiava molto :boh:
Quello che intendevo dire che quando si parla di viaggi in India dietro c'è molta "moda", ovviamente non nel senso di fashion :mrgreen:, andare in India è di moda, se vuoi sembrare un intellettuale, o ancor meglio una persona "impegnata", una persona "profonda", e tante altri begli aggettivi allora devi andare in India :boh: io penso che uno possa recuperare il suo vero se stesso, la sua interiorità, o un suo equilibrio mentale - chiamalo come vuoi - anche con un viaggio a Frascati (tanto per fare un nome, ma va bene qualsiasi posto dietro l'angolo), non penso che dipenda dal luogo, ma dalla persona, dalla sua reale voglia di capirsi, o cambiare o qualsiasi altra cosa voglia fare, la spiritualità non penso sia dettata da un luogo, ma si trovi nell'intimo di una persona...
Questo è quello che volevo dire in quelle due righe, mi rendo conto che l'aver concentrato tutto in poche parole possa aver generato l'equivoco, di cui mi scuso, al limite si può prendere lo spunto da quello che ho scritto per approfondire la questione, non mi aspetto che siate tutti d'accordo con me :wink: ci mancherebbe, il bello di queste discussioni è proprio il confronto e la possibilità di esprimere opinioni diverse :ad:

Il refrain dell’ “andare in India per trovare sé stessi” è iniziato negli anni ’60.

Se da una parte personalità del calibro di Pasolini avevano “intellettualizzato” il concetto di fuga in Oriente (operazione iniziata da tempo da Herman Hesse), dall’altra i famosi “figli dei fiori” avevano lanciato la moda dell’ “altrove spirituale”. Pensiamo a John Lennon a Rishikesh, ad esempio.

Quello che ho trovato io, nel 2006, è, anzitutto, tanta povertà. Davanti a tutto c’è questo e le sue proporzioni sono devastanti (soprattutto a Calcutta e a New Delhi).

Bisogna dire che l’India è tante cose. Non possiamo chiuderla scegliendo tra due stereotipi tra loro agli antipodi (Spiritualismo- viaggio alla ricerca di sé stessi/Povertà- viaggio modaiolo).

Parlando del concetto di povertà, ad esempio, ci sono regioni in cui ne esiste una urbana mortale (soprattutto nelle gigantesche metropoli del nord), altre in cui semplicemente non esiste ricchezza materiale (non hanno soldi, ma per lo meno mangiano).

L’Italia, che è piccola, è tante cose, climaticamente, storicamente e socialmente. Figuriamoci l’India.

Io ci sono andato perché…non ci ero mai andato. Molti mi hanno criticato per le ragioni che erano alla base del mio partire. Il bello è che, io, quelle ragioni non le avevo mai addotte. Così come non ho mai rafforzato, nei miei articoletti, la tesi della "spiritualità" indiana. Anzi, la mia speranza era quella di esprimere un'opinione che andasse in direzione opposta.

Il "me" lo posso trovare ovunque, come dici giustamente. Sono andato a cercare “altro da me”, questo si, come ho fatto quando sono andato in Cambogia o in Indonesia. O come farò quando andrò, se Dio vuole, negli Stati Uniti.


 

ila78

Well-known member
Questa è saggezza...
a tanti basta il viaggio mattutino verso un edicola e caffé al bar per stare meglio
L India era un must italiano anni 80/90... ora sostituito da Ithaliandia...what's next?

Scusate ma uno/una non puo' andare in India (o in Thailandia) perché ha voglia di andare e di vedere un posto nuovo senza aspirazioni "spirituali" o di elevazione morale di qualunque tipo?
Io non andrei mai in India (non mi ispira perché è un viaggio troppo "scomodo" e "adventure" per i miei gusti), in Thai sì ci andrei ma per spaparazzarmi a Phi Phi Island o Koh Samui o Kao Lak. Io non ho nessuna ispirazione di elevazione "spirituale". :D :wink: :mrgreen:
 

Brandy Alexander

New member
Non lo so, non ci sono mai stata, ma mi vengono magnificate da anni da chi c'è stato, in più ho visto qualche foto.....la mia idea di "schifo" è diversa.:wink:

schifo nello standard thai
la peggiore è pattaya lasciamo perdere i dettagli... samui non fa cosi schifo al nord è bella(ma piu cara) chaweng beach proprio da evitare
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Io mi sono salvato il pdf e l'ho per ora solo sfogliato. Ho già percepito un lavoro eccezionale e di qualità. Al prossimo se sarò in grado e se mi vorrete mi piacerebbe partecipare, tempo permettendo :boh: (che stavolta non ho proprio avuto).
Complimentoni a tutti già da ora e a Thaya che è di fatto la Montanelli di ForumLibri! Quando lo leggerò entrerò più nei dettagli di ciò che mi è piaciuto di più.
 

Jessamine

Well-known member
:OO grazie davvero a tutti per i complimenti, quando ho proposto di scrivere questo articolo non averei mai pensato di riscuotere tanto successo! La cosa mi fa naturalmente piacere, perché sapere di avere incuriosito anche solo un po' tante persone che non sono per niente appassionate di danza mi ha resa contentissima, era proprio quello che speravo! È anche vero che grandissima parte del merito va allo spettacolo, che è secondo me perfetto per avvicinare al mondo della danza anche coloro ai quali di danza importa ben poco :wink:

Per rispondere alla domanda dello Zingaro, purtroppo non so proprio se esista qualcosa di simile. O meglio, sicuramente esisteranno dei libri introduttivi alla danza, ma io proprio non ne conosco! Quello che so l'ho imparato appunto studiandolo quando ero più piccola, e poi bazzicando in giro per internet da più grandicella, quando ho abbandonato del tutto ogni interesse "pratico" e mi sono resa conto di essere molto più adatta a fare la spettatrice :mrgreen:
So che periodicamente in edicola escono delle raccolte di DVD di balletti classici, qualche anno fa mi era capitato per le mani quello di Giselle, e il libretto allegato non mi sembrava male, dava qualche cenno storico sul balletto, spiegava la trama atto per atto e c'era qualche pagina con in generale curiosità sul mondo della danza, ma non ho idea di come fosse tutta la collezione ;)
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
La figlia della donna a ore, James Sthepens (Bouvard)

Una recensione scritta benissimo, in un perfetto equilibrio tra informazioni e opinioni personali. I complimenti non si fanno perchè Ayu vuole che questo spazio non venga utilizzato per i convenevoli.

Mi limito a dire che è come se avessi letto una recensione di un ottimo "giornalista di terza", come si diceva una volta.

Mi è venuta voglia di leggere il romanzo di Sthepens e di certo me lo metterò in wishlist.

Delicatissime le parti del libro che porti a rilievo. In particolare, il fatto che la madre racconti favole alla figlia. Dici che lo fa solo al mattino, quando il giorno è ancora pieno di speranze, mentre alla sera le sue ossa riflettono allo specchio la sua miseria, troncandole le parole in gola. Struggente metafora della fatica e della difficoltà del vivere.

Non ho domande, posso solo consigliare a tutti di leggere questo bellissimo articolo, in cambio vi verranno richiesti tre minuti del vostro tempo e di certo ne ricaverete un ottimo consiglio.

A me interesserebbe che Bouvard approfondisse il rapporto tra Sthepens e Joyce, qualora ne avesse tempo e voglia.
 
Ultima modifica:

bouvard

Well-known member
A me interesserebbe che Bouvard approfondisse il rapporto tra Sthepens e Joyce, qualora ne avesse tempo e voglia.

Grazie.
Non è questione di non aver tempo o voglia, ma di non averne le capacità :boh: di Stephens io ho letto solo quel libro, anche se mi sono ripromessa di legger altro, di Joyce ho letto solo Gente di Dublino :boh: e ad aprile ho in programma di leggere l'Ulisse in mini-gruppo :) chissà dopo aver letto altro di entrambi potrei anche provarci...
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
ahahahah! No, no.... ho sognato che la cosa diventava seria e "commerciale", per cui ci si cominciava a chiedere quali articoli andassero bene e quali no, quali "tirassero" di più... se valesse la pena andare avanti. E io diventavo tristissima perchè pensavo che così si perdeva tutta la spontaneità di questa cosa!!!! :paura:

ok... stanotte stavo male... ma non sarò mica da ricoverare comunque??? :?
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
ahahahah! No, no.... ho sognato che la cosa diventava seria e "commerciale", per cui ci si cominciava a chiedere quali articoli andassero bene e quali no, quali "tirassero" di più... se valesse la pena andare avanti. E io diventavo tristissima perchè pensavo che così si perdeva tutta la spontaneità di questa cosa!!!! :paura:

ok... stanotte stavo male... ma non sarò mica da ricoverare comunque??? :?

credo che dovresti smettere di mangiare cinghiale e polenta prima di coricarti :HIPP
:mrgreen:
 
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