Hall, Brady - 7 Witches

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
"7 Witches" (2017) di Brady Hall

In un’amena isola del pacifico le giovani Rose e Aggie hanno deciso di celebrare il loro matrimonio. Questo darà modo alla ribelle Kate di rivedere i membri della sua famiglia; con lei si presenta pure Cody, ormai ex fidanzato. La cosa che è subito chiara a tutti è che i Boyle, vivaci parenti di Rose e Kate e gli Sklar, cupi e silenziosi familiari di Aggie, sono molto differenti nell’aspetto e nei modi. Forse Aggie nasconde qualche segreto che anche Rose ignora…

Una cosa è certa, le pellicole con demoni e streghe sono tornati di moda. Il nuovo esemplare di questo genere deve i propri natali a un promettente ragazzotto di nome Brady Hall. Il film è di breve durata ed è un low budget però è girato in maniera arguta e e sfrutta al massimo i, limitati, mezzi a disposizione. Abbiamo perciò un film a colori ma tutto virato sui toni del bianco e del nero (gli Sklar paiono una novella famiglia Addams, con costumi che sono realizzati magnificamente); il paesaggio e l’atmosfera puntano decisamente verso tonalità dark e tetre. La colonna sonora, composta dallo stesso Brady, lavora benissimo con il comparto visivo e anche senza l’ausilio dei famigerati sbalzi di volume da “jump scare” tiene compatta la tensione. A mio avviso quello che funziona, a parte la rapidità nello svolgimento del tutto (non vi sono praticamente pause, d’altronde i 70 minuti di durata non sono molti), è l’atmosfera complessiva: v’è costantemente la sensazione di qualcosa di sinistro che incombe.
Il difetto principale è riscontrabile nella poca profondità della trama (si capisce subito cosa succederà) e nella mancanza di colpi di scena (fattore che, unito all’assenza di scene troppo sanguinolente, lo farà detestare dal pubblico caprino dei giorni nostri). Il finale poteva essere realizzato in maniera più intrigante e meno “piatta”. Tutti gli attori forniscono una prestazione dignitosa (nessun personaggio è eccessivamente caratterizzato eccetto Kate) e raramente si ha la sensazione di assistere a un “indie movie”. Debbo segnalare la presenza di una scena erotica che potrebbe quasi provenire da un film pornografico che ha il difetto di essere un tantino insistita però ha il merito, grazie ad angolazioni e luci, di mostrare il minimo indispensabile e conferire al tutto un sapore di blasfemo rituale. Io mi sento di promuoverlo, soprattutto per la buona confezione visiva e per il velo oscuro che lo permea. Se si vuole vedere un film che ha punti di contatto col capolavorico “The witch” e con il pregevole “La seduzione del male”, questo è il prodotto giusto.
Imperfetto ma con stile…

VOTO 6,5
 
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