Bianchini, Luca - La cena di Natale di "Io che amo solo te"

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È la vigilia di Natale e sono tutti più romantici, più buoni, ma anche un po' più isterici. Polignano a Mare si sveglia magicamente sotto la neve che stravolge
la vita del paese, dividendolo tra chi ha le gomme termiche e chi no. La più sconvolta è Matilde, che riceve quella mattina un anello con smeraldo da don
Mimì, suo marito, "colpevole" di averla troppo trascurata negli ultimi tempi. Lei si esalta a tal punto da improvvisare un cenone per quella stessa sera
nella loro grande casa, soprannominata il "Petruzzelli", in cui troneggia un albero di Natale alto quattro metri e risplendono le luminarie sul tetto.
L'obiettivo di Matilde è sfidare davanti a tutti Ninella, la consuocera, il grande amore di gioventù di suo marito. E Ninella, che a cinquant'anni è ancora
una guerriera, accetta la sfida. Sbaglia però a farsi la tinta "biondo Kidman", che la renderà meno sicura, ma non per questo meno bella. Quella sera,
alla stessa tavola imbandita si siederanno, tra gli altri: una diciassettenne ossessionata dalla verginità (Nancy); una zia con tendenze leghiste (Dora);
una coppia (Chiara e Damiano) in cui il marito forse ha messo incinte due donne, e un ragazzo gay (Orlando) che ha dovuto scrivere a mano su pergamena
undici menu, in cui spicca il "supplì alla cozza tarantina" preparato con il Bimby. Tra cocktail di gamberi, regali riciclati, frecciate e risate, ne succederanno
di tutti i colori. Ma ai due consuoceri, Ninella e don Mimì, importerà solo essere seduti uno accanto all'altra. Chi si è divertito con Io che amo solo
te e vuole sapere che fine hanno fatto i suoi indimenticabili protagonisti, li ritroverà qui con le loro nuove avventure. Chi non li conosce ancora, avrà
modo di scoprirli a questa Cena di Natale dove saranno più in forma che mai.


Il seguito di "Io che amo solo te", romanzo ambientato in Puglia, a Polignano a mare, che vedeva i suoi protagonisti impegnati con i preparativi di un matrimonio, quello tra Chiara - figlia di Ninella, la bella sarta guerriera - e Damiano, figlio di Don Mimì Scagliusi, primo grande amore di Ninella.
In questo secondo romanzo ritroviamo tutti i protagonisti qualche mese dopo il matrimonio, stavolta alle prese con il cenone del 24 dicembre. E ritroviamo qui anche la consueta verve dei personaggi, tipica del Sud Italia, fra stereotipi e realtà di piccoli paesi.
Un libro leggero e divertente, senza alcuna pretesa se non quella di far trascorrere qualche ora di svago e di farci incontrare di nuovo questi personaggi delle cui vicissitudini eravamo curiosi. Almeno io lo ero! :)
 
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