Camilleri, Andrea - Il metodo Catalanotti

Meri

Viôt di viodi
Mimì Augello per fuggire da un marito che stava x sorprenderlo con la moglie si nasconde dentro un appartamento, ma steso sul letto di questo appartamento trova un uomo morto con un coltello infilzato nella schiena. Il problema sarà inventare una scusa x far entrare la polizia nella casa e trovare il cadavere.
La responsabile della scientifica è una donna: Antonia Nicoletti e x Montalbano è colpo di fulmine.

Lettura interessante, anche se ho faticato un po' ad andare avanti, in certi punti ho trovato la trama stiracchiata, ma è sempre Camilleri.:wink:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Non ho letto molto di Camilleri e anche questo pur trovandolo interessante mi sembra sia più interessato alla vita amorosa del commissario Montalbano che della inchiesta sulle morti. Questo secondo me è un limite perché poco coinvolgente come invece dovrebbe essere un giallo che si rispetti
 

LettriceBlu

Non rinunciare mai
è d'obbligo iniziare questo commento con un gigantesco: "Ma che cosaaa?"
Montalbano per me rappresenta ciò da cui è partito tutto, e certe situazioni per chi lo segue da più di 25 libri sono inaccettabili. La svolta amorosa per quanto mi abbia fatto infuriare tutto sommato è il male minore: ciò per cui ho faticato a considerare questo libro scritto dallo stesso autore dei precedenti è stata la superficialità sia nella trama del caso, dove per allungare il brodo Camilleri fa commettere al commissario una mancanza ridicola e totalmente non da lui, che in molte altre situazioni che sono avvenute solo per far prendere a Montalbano una determinata strada, che però non sono state neanche spiegate e giustificate a dovere. Insomma, come dice Elisa Camilleri si è troppo piegato alle questioni d'amore e ha penalizzato tutto il resto, decisamente più importante.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ogni tanto un buon Montalbano ci vuole, anche se ogni volta all'inizio faccio fatica a riabituarmi al dialetto. La trama è abbastanza ben congegnata, diciamo che può andare ma non è l'elemento principale del libro, che vede Montalbano in una veste insolita, tenera, poco razionale, tra il malinconico e il patetico e con la testa tra le nuvole. Devo dire che a me questa versione del commissario ha ispirato simpatia, mi ha fatto sorridere.
Sempre spassoso Catarella.
 
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