41° Poeticforum - Le poesie che amiamo

qweedy

Well-known member
Molto bella e molto vera, mi piace.
Per quanto il tempo possa aiutare, qualcosa rimane per sempre imprigionato nel cuore.
Trovo eccezionali gli ultimi due versi, anche per l'immagine che si materializza leggendoli:
Lasciando la scia
Di un sorriso a metà.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Procediamo con le creazioni in versi degli amici del forum :)


Dormono i greggi
nelle antiche capanne
e sulle rive del lago
si espande silente
la notte d'estate...
Anche le stelle
come lacrime d'oro
punteggiano il cielo
e un solco di luce
sull'acqua increspata
adagio sussurra
alla luna incantata...

(Maclaus)
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Questa poesia mi fa pensare ai racconti zen, mi rilassa.
Mi piacciono molto questi termini in successione: antiche, silente, lacrime d'oro, luna incantata.
C'è un riferimento ai racconti zen maclaus?
 

shvets olga

Member
La poesia è molto pittoresca, quasi pastorale, bucolica, ed io immagino, da qualche parte vicino ai greggi riposano i pastori, guardando il cielo dove
"le stelle
come lacrime d'oro
punteggiano il cielo"


"Il poeta attinge suoni e parole per trasformarli in armonia".

Bravo maclaus :ad:
 

qweedy

Well-known member
Questa poesia trasmette molta pace e tranquillità. E' rilassante, perchè evoca un'immagine bucolica di grande quiete e di grande pace.
Nulla disturba questa placida serenità. La natura rasserena.
Bella anche la rima (increspata - incantata), mi piace, fa sorridere!
 

maclaus

New member
Ringrazio tutti per i commenti alla mia piccola lirica... Ormai conoscete il mio stile e sono orgoglioso del vostro apprezzamento:D
Vorrei solo "spiegare" l'aggettivo "incantata": la luna stessa è meravigliosamente sospesa e sorpresa del momento magico in atto...
La luna sono io che non riesco a credere di quanto sia bello il mondo e la natura intorno a noi...
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
La prossima poesia, di Roberto Juarroz

Penso che in questo momento...

Penso che in questo momento
forse nessuno pensa a me nell'universo,
che solo io mi penso,
e se morissi ora,
nessuno, neppure io, mi penserebbe.

E qui inizia l'abisso,
come quando mi addormento.
Sono il mio sostegno e me lo tolgo.
Contribuisco a rivestire tutto di assenza.

Sarà per questo
che pensare ad un uomo
assomiglia a salvarlo.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Mi ha colpito soprattutto l'ultima parte.
Sto vivendo un brutto periodo (troppo lungo purtroppo :W) e sapere che c'è "qualcuno" che mi pensa per me è davvero fondamentale, non è una salvezza materiale ma almeno spirituale lo è, ed è già tanto averla. Però non mi riferisco ad un qualcuno ultraterreno, mi rendo conto che per come è scritto potrebbe sembrarlo.
E poi il verso "sono il mio sostegno e me lo tolgo" lo sento parecchio affine, nel senso che so di poter contare solo su di me ma di non essere capace a farlo sempre, anzi delle volte mi privo anche del mio stesso aiuto...
 

qweedy

Well-known member
Mi ha colpito soprattutto l'ultima parte.
Sto vivendo un brutto periodo (troppo lungo purtroppo :W) e sapere che c'è "qualcuno" che mi pensa per me è davvero fondamentale, non è una salvezza materiale ma almeno spirituale lo è, ed è già tanto averla. Però non mi riferisco ad un qualcuno ultraterreno, mi rendo conto che per come è scritto potrebbe sembrarlo.
E poi il verso "sono il mio sostegno e me lo tolgo" lo sento parecchio affine, nel senso che so di poter contare solo su di me ma di non essere capace a farlo sempre, anzi delle volte mi privo anche del mio stesso aiuto...

:ABBB Tutto finisce, anche i periodi brutti. :ABBB

Molto bella questa poesia, credo esprima molto bene il nostro bisogno di condividere la vita, di non essere soli, di essere almeno il pensiero di qualcuno, che rappresenta la grandezza e anche il limite degli esseri umani. Non riusciamo a vivere da soli, abbiamo bisogno di un contatto umano, o almeno di essere nei pensieri di qualcuno, per dare un senso alla nostra vita.
Il poeta riesce a dire con parole lievi un contenuto profondo ed esistenziale.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Un modo diverso di fare poesia, un dialogo diretto, chiaro, libero da regole stilistiche.
Arriva dritto il messaggio, che è talmente potente e spiazzante da non avermi fatto pensare alla parte meramente formale del componimento.
Mi coinvolge emotivamente.
 

shvets olga

Member
Penso che in questo momento
forse nessuno pensa a me nell'universo,
che solo io mi penso,
e se morissi ora,
nessuno, neppure io, mi penserebbe.

Questa poesia mi ha sorpreso che la sua tristezza non si armonizzasse con il ritmo quasi allegro del primo verso. E anche immaginavo come questo verso leggono Pinocchio e Pierrot.:OO. Magari, il poeta ha scritto questa poesia nel momento della leggera tristezza e,sapendo che non è solo.
 

maclaus

New member
Trovo questa poesia terribilmente triste...
Direi quasi senza speranza...nichilista.
Non so ancora dire se mi piace oppure no:?
Per me l'uomo è figlio di Dio, fratello quindi di ogni altro uomo e, pertanto, non sarà mai solo...
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Quella di oggi dovrebbe essere l'ultima proposta.
Spero di farcela a leggere bene le ultime poesie e a commentarle prima o poi...


VIII

Ma jo che fin cumò soi stât bussât
nome de tampieste amôr gno
che fin cumò soi stât bessôl e sec
’ne sepe secje e cence pome intor
che soledât di te, la tô a la mê
mancul lizere, e mi è vignude intor
dulà cjatâle la fuarce cumò
e cuâl e cemût il fûc di cjalâti
o di cjalâ dulà che amôr nol sedi?

Ma io, che fino adesso sono stato baciato
soltanto dalla tempesta, amore mio,
che fino adesso sono rimasto solo e secco,
un nocciolo secco senza il suo pomo intorno,
che la solitudine di te, la tua alla mia
meno leggera, mi è arrivata addosso,
dove trovarla adesso la forza,
e quale e come il fuoco di guardarti
o di guardare dove non ci sia amore?

Pierluigi Cappello
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Amo molto questa poesia e questo poeta e ho voluto proporre anche il componimento in dialetto friulano perché volevo sottolineare l'estrema naturalezza di Pierluigi Cappello nell'esprimere le proprie emozioni in versi, in dialetto le emozioni mi sembrano più forti.
Unire la propria solitudine alla solitudine di un altro può essere un regalo che può anche spaventare, per la fiducia che ci è stata data e per la responsabilità che questo comporta.
Alla fine il poeta sembra sentirsi quasi in colpa perché lui è felice e sente di non potersi voltare verso chi questa felicità non la conosce.
Non so, è come se sentisse di non meritare di essere amato.
 

qweedy

Well-known member
Amo molto Pierluigi Cappello, e trovo le sue poesie "difficili", complesse, devo leggerle più volte per comprenderne (forse) il significato, perchè ogni parola è veramente posata con grande studio e riflessione. Il suo è un poetare colto. Almeno questa è la mia sensazione.
La sua vita è stata davvero terribilmente dolorosa, nulla gli è stato risparmiato. Eppure, anche se baciato soltanto dalla tempesta e dalla solitudine più profonda, anche lui ha incontrato l'amore. Mi pare, se ho inteso bene (ma non sono sicura), che si chieda se e dove troverà la forza di vivere quest'amore.
Come fosse a un bivio, dopo che la solitudine di un'altra persona gli è caduta addosso, unendosi alla sua, ben più pesante: o lasciarsi ardere dal fuoco dell'amore, o ritornare nel suo mondo precedente, dove lui è come un nocciolo solo e secco, avvezzo alla tempesta.

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