Wilcock, Juan Rodolfo - Lo stereoscopio dei solitari

IreneElle

Member
Amico di Borges e di Bioy Casares, J.Rodolfo Wilcock approdò a Roma negli Anni Cinquanta, quando già era autore di una ragguardevole opera in spagnolo. In Italia, riuscì a trasfondersi in un'altra lingua, l'italiano, con un'operazione che solo a pochissimi, come a Nabokov per l'inglese, è riuscita. E da allora cominciò a pubblicare racconti, romanzi, versi, saggi, che costituiscono un'opera in quegli anni isolata e provocatoria, dove oggi ritroviamo alcuni dei libri di allora che meglio reggono al tempo e rimangono inconfondibili per l'estro. Lo stereoscopio dei solitari, che è del 1972, ne è un perfetto esempio. Wilcock stesso lo presenta "come un romanzo con settanta personaggi principali che non si incontrano mai". Tra questi: un centauro affamato che dipinge nature morte oniriche; uno che scivola continuamente nella quarta dimensione; Medusa e i suoi amanti diventati statue; una gallina consulente editoriale; un fabbricante di numi; due amanti che si divorano a vicenda; un oracolo che gira per la città in camioncino; una società di scrittori in un armadio, ecc., ecc. Tanto basta per capire che in questo libro riconosceremo, come nelle immagini sul fondo di uno stereoscopio, tutto l'universo di questo scrittore per il quale il "fantastico" era come l'aria che respirava.

Mia opinione:
Autore mai letto prima d'ora e fino a qualche settimana fa, mi era del tutto sconosciuto.
"Ognuno è schiavo felice del proprio mostro".
Insomma questo Wilcock è stata una piacevole scoperta, il libro è composto da capitoletti brevissimi, sono dei lampi dove il surreale ed il grottesco si mescolano dando vita a racconti che non hanno una trama. Non vi posso dire di cosa racconti con esatezza, l'autore afferma che in questa sua opera ci sono "settanta personaggi che non si incontrano mai"...e che personaggi aggiungo io!
Perchè tutti noi conosciamo la figura mitologica del centauro, ma a nessuno è venuto mai in mente che un centauro possa avere difficoltà a trovare un abbigliamento consono al suo corpo strano?...e la Medusa? Passano gli anni e lei si ritrova a piangere depressa tra le statue di tutti gli uomini che ha pietrificato...e poi c'è una coppia che si ama così tanto da non uscire mai dal letto e per fame finisce per divorarsi...e poi c'è il ragno che si annoia e le bambole chiuse in un armadio che scrivono libri...e la gallina consulente di una casa editrice che mai ha fatto un uovo in vita sua etc etc...insomma leggetelo, perchè merita e poi fatemi sapere!
 
Ultima modifica:
Alto