Basso, Alice - Un caso speciale per la ghostwriter

estersable88

dreamer member
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Ha scelto i libri come amici. Anche se a volte sono pieni di segreti.
Per Vani le parole sono importanti. Nel modo in cui una persona le sceglie o le usa, Vani sa leggere abitudini, indole, manie. E sa imitarlo. Infatti Vani è una ghostwriter: riempie le pagine bianche di scrittori di ogni genere con storie, articoli, saggi che sembrino scaturiti dalla loro penna. Una capacità innata che le ha permesso di affermarsi nel mondo dell’editoria, non senza un debito di gratitudine nei confronti dell’uomo che, per primo, ha intuito la sua bravura: Enrico Fuschi, il suo capo. Non sempre i rapporti tra i due sono stati idilliaci, ma ora Vani, anche se non vorrebbe ammetterlo, è preoccupata per lui. Da quando si è lasciato sfuggire un progetto importantissimo non si è più fatto vivo: non risponde al telefono, non si presenta agli appuntamenti, nessuno sa dove sia. Enrico è sparito. Vani sa che può chiedere l’aiuto di una sola persona: il commissario Berganza. Dopo tante indagini condotte fianco a fianco, Vani deve ammettere di sentirsi sempre più legata all’uomo che l’ha scelta come collaboratrice della polizia per il suo intuito infallibile. Insieme si mettono sulle tracce di Enrico. Tracce che li porteranno fino a Londra, tra le pagine senza tempo di Lewis Carroll e Arthur Conan Doyle. Passo dopo passo, i due scoprono che Enrico nasconde segreti che mai avrebbero immaginato e, soprattutto, che ha bisogno del loro aiuto. E non solo lui. Vani ha di fronte a sé un ultimo caso da risolvere e fra le mani, dalle unghie rigorosamente smaltate di viola, le vite di tutte le persone cui ha imparato a volere bene.
Alice Basso ha creato un personaggio fantastico. Una protagonista originale che i suoi lettori chiamano per nome come un’amica. Una protagonista che vive in mezzo ai libri, da cui ha imparato quasi tutto quello che sa. Intorno a lei, altri personaggi indimenticabili cui affezionarsi romanzo dopo romanzo. Un universo in cui calarsi per ricordarsi che il piacere della lettura è questo: una storia che incanta e uno stile impeccabile.

Qualcuno scrisse che si capisce di aver letto un buon libro quando, girando l'ultima pagina, si sente di aver perso un amico… ecco, immaginate come ci si debba sentire dopo aver finito di leggere una buona, anzi un'ottima serie! Oggi sono triste perché ho finito di leggere l'ultimo capitolo di una serie, quella che vede protagonista la ghostwriter asociale, colta, ufficialmente psicopatica e misantropa ma in realtà buona (e nera) come un bignet al cioccolato, Silvana Sarca detta Vani. Però sono anche un po' felice perché la suddetta serie è finita bene, in un modo bello, in un modo che fa ancora ben sperare nel mondo. E sono anche un po' felice perché io lo so che, con la fine della serie, non ho perso un'amica, anzi ne ho guadagnati… vediamo, contiamo con le dita… almeno dieci e che, quando vorrò potrò sempre rileggere tutto di filato anche se non sarà più come la prima volta. E' questo, infondo, il bello dei libri: ci regalano emozioni vere, personali, autentiche e non ci tradiscono, sono lì con noi mentre piangiamo, ridiamo, ci inca**iamo! E, come nei libri precedenti, anche in quest'ultimo Un caso speciale per la ghostwriter io ho mi sono inca**ata poco, ma ho pianto abbastanza ed ho riso molto. Perché la serie di Vani Sarca è così: sin dal primo libro per me è stato un colpo di fulmine al quale non ho potuto/voluto sottrarmi ed ora siamo al quinto, Vani è cambiata ed ha scoperto cose strane ed interessanti su di sé, i personaggi e le storie sono cresciuti, Berganza è sempre Berganza e sempre più l'uomo ideale e Fuschi… ve lo ricordate l'exploit del quarto libro? Beh, per sapere di più su Enrico Fuschi, il (rompi)capo di Vani dovete leggere quest'ultimo libro… chissà che alla fine, conoscendolo meglio, anche quell'irriducibile testone non riveli delle sorprese…! Io, intanto mi rifiuto di dire addio a Vani: le darò un arrivederci con la prospettiva di rileggere tutto dall'inizio… non può finire così! Voi, se non la conoscete ancora, affrettatevi o almeno fateci un concreto pensierino… non ve ne pentirete… però mi raccomando, non fate i furbi e cominciate dal primo libro, se no non c'è gusto!
 

LettriceBlu

Non rinunciare mai
è inutile: sono qui che cerco di fare una recensione organizzata ma è impossibile, e voglio lasciarvi il mio pensiero su questo bellissimo finale di serie senza starci troppo a rimuginare.
Le avventure di Vani mi mancheranno, è già durissima rendermi conto che il prossimo anno non ci sarà un altro capitolo della sua vita tutto da leggere. Allo stesso tempo però ammiro l'onestà intellettuale di Alice Basso, che ha detto tutto quello che voleva dire e poi si è fermata quando ha sentito che era giunto il momento di farlo, nonostante sappia benissimo che se avesse deciso di allungare il brodo con la serie avrebbe avuto una vendita sicura. La storia è finita, ma per Vani e tante delle persone che la circondano la vita ha preso una nuova ed emozionante svolta, un nuovo inizio che promette tante belle avventure che ognuno di noi può immaginarsi come più gli sembrano opportune.
La storia riparte esattamente da dove era finita quella del libro precedente: la scomparsa di Enrico Fuschi. Su di lui veniamo a scoprire parecchie cose interessanti, e ciò che mi piace di Alice è che sa farci vedere i personaggi sotto una nuova luce senza cambiare di un minimo le loro caratteristiche distintive: con lei se uno nasce tondo non può morire quadrato, al massimo leggermente ellittico. Tante novità interessanti anche per Vani e l'amato, da lei e non solo, commissario Berganza, ma uno spiraglio di probabile serenità sembrerebbe intravedersi anche nelle vite di Riccardo, Lara e perfino di Enrico. Per la piccola Morgana è prevista una sfida durissima, quella che più mi ha toccata e stravolta.
Come sempre tanti bei libri ci vengono consigliati, questa volta il tema centrale è la letteratura per ragazzi, e questa storia fa capire in maniera più che esplicita quanto sia importante per la nostra formazione e i nostri valori e sogni.
 

Meri

Viôt di viodi
Avendo già letto i libri precedenti questo non è stato una gran novità e anche l'autrice credo abbia esaurito l'argomento. Una lettura leggera, comunque piacevole.
 

Nefertari

Active member
Ho finito ieri sera questo ultimo capitolo della saga di Vani Sarca e mi sento vuota.....condivido in pieno l'idea che un libro è un buon libro se chiudendo l'ultima pagina ti senti come se avessi perso un amico. Mi mancherà davvero Vani con i suoi amici che sono diventati la sua famiglia. Leggendo le ultime pagine mi sono commossa e questo è veramente il segno che questa serie mi ha conquistata, coinvolta, resa partecipe come se fossi stata al fianco di Vani durante le varie situazione più o meno difficili e condividere come fanno davvero gli amici, le cose felici e i traguardi emotivi raggiunti.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Aggiungo solo che in una sfida con altri 4 libri che parlavano di morte questo è stata una boccata di aria fresca. Peccato però non averlo letto per ultimo.
Come ho già detto, per fortuna ho ancora il secondo, iniziato proprio oggi.
Spero che facciano presto una serie tv sulle avventure di Vani, vorrei davvero vederla.
 
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