Parole stonate 22

alessandra

Lunatic Mod
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Buongiorno,
apro la 22° discussione dedicata ai testi di canzoni da riportare e, se si vuole, analizzare o commentare.

Partiamo con una proposta a testa oppure, se qualcuno vuole proporre un tema che costituisca un filo conduttore, lo faccia ora o taccia per sempre :mrgreen:
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ehi!!!

Va be', inizio io.
Non mi ricordo se è stata già proposta

Il cuore rallenta la testa cammina
In quel pozzo di piscio e cemento
A quel campo strappato dal vento
A forza di essere vento
Porto il nome di tutti i battesimi
Ogni nome il sigillo di un lasciapassare
Per un guado una terra una nuvola un canto
Un diamante nascosto nel pane
Per un solo dolcissimo umore del sangue
Per la stessa ragione del viaggio viaggiare
Il cuore rallenta e la testa cammina
In un buio di giostre in disuso
Qualche rom si è fermato italiano
Come un rame a imbrunire su un muro
Saper leggere il libro del mondo
Con parole cangianti e nessuna scrittura
Nei sentieri costretti in un palmo di mano
I segreti che fanno paura
Finché un uomo ti incontra e non si riconosce
E ogni terra si accende e si arrende la pace
I figli cadevano dal calendario
Yugoslavia Polonia Ungheria
I soldati prendevano tutti
E tutti buttavano via
E poi Mirka a San Giorgio di maggio
Tra le fiamme dei fiori a ridere a bere
E un sollievo di lacrime a invadere gli occhi
E dagli occhi cadere
Ora alzatevi spose bambine
Che è venuto il tempo di andare
Con le vene celesti dei polsi
Anche oggi si va a caritare
E se questo vuol dire rubare
Questo filo di pane tra miseria e sfortuna
Allo specchio di questa kampina
Ai miei occhi limpidi come un addio
Lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca
Il punto di vista di Dio
Cvava sero po tute
I kerava
Jek sano ot mori
I taha jek jak kon kasta
Poserò la testa sulla tua spalla
E farò
Un sogno di mare
E domani un fuoco di legna
Vasu ti baro nebo
Avi ker
Kon ovla so mutavia
Kon ovla
Perché l'aria azzurra
Diventi casa
Chi sarà a raccontare
Chi sarà
Ovla kon ascovi
Me gava palan ladi
Me gava
Palan bura ot croiuti
Sarà chi rimane
Io seguirò questo migrare
Seguirò
Questa corrente di ali

Khorakhané di Fabrizio De André
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Voglio proporre una canzone di The Zen Circus dedicata a Monicelli, l'ho postata già come video. Cercando il testo in realtà mi sono ricordata che è solo di Andrea Appino, leader del gruppo

Il testamento

Ho dieci strofe per lasciare un bel ricordo
Ho dieci piani che mi aspettano giù in fondo
E sono certo in pochi possono capire
Ma davvero io son felice di morire
Ho fatto tutto quello che dovevo fare
Ed ho sbagliato per il gusto di sbagliare
Son stato sveglio quando era meglio dormire
E ho dormito solo per ricominciare
Son stato solo tutto il tempo necessario
A guardare gli altri, non per fare il solitario
Ed ho creduto in tutti per quel che ho potuto
Mi son rialzato sempre dopo esser caduto
Ho preso in giro solo quelli più potenti
A loro ho preferito sempre i pezzenti
Me ne son fregato dei giudizi della gente
Nessuno giudica se è un poco intelligente
Ne ho amati molti perché lo volevo fare
Tanti ne ho odiati ma anche loro per amore
Ho preferito Gesù Cristo a suo padre
Anche se entrambi non li voglio al funerale
Ho scelto tutto quello che volevo fare
E ho pagato ben contento di pagare
Perché la scelta infondo è l'unica cosa
Che rende questa vita almeno dignitosa

E quindi scelgo di saltar dal cornicione
Come un gabbiano, falco o piccolo aquilone
Come un'aereo, una falena, un pipistrello
Che vola alto invece ora è un misfacello
Ho scelto te per dei motivi misteriosi
Siam stati accanto per giorni meravigliosi
E lo sai bene che lo faccio per natura
Non rivederti più è l'unica paura
Ai ben pensanti che lo trovano immorale
A quelli che lo leggeranno sul giornale
Alle signore bocca larga e parrucchiere
Chi non mi lascia farlo in altre maniere
Io ho scelto esattamente tutto quel che sono
Senza la scelta io la vita l'abbandono
Ho scelto tutto, tutto tranne il mio dolore
Lo ammazzo io e non c'è niente da capire
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Commentiamo pure...se vogliamo :mrgreen:

Il cuore rallenta la testa cammina
In quel pozzo di piscio e cemento
A quel campo strappato dal vento
A forza di essere vento
Porto il nome di tutti i battesimi
Ogni nome il sigillo di un lasciapassare
Per un guado una terra una nuvola un canto
Un diamante nascosto nel pane
Per un solo dolcissimo umore del sangue
Per la stessa ragione del viaggio viaggiare
Il cuore rallenta e la testa cammina
In un buio di giostre in disuso
Qualche rom si è fermato italiano
Come un rame a imbrunire su un muro
Saper leggere il libro del mondo
Con parole cangianti e nessuna scrittura
Nei sentieri costretti in un palmo di mano
I segreti che fanno paura
Finché un uomo ti incontra e non si riconosce
E ogni terra si accende e si arrende la pace
I figli cadevano dal calendario
Yugoslavia Polonia Ungheria
I soldati prendevano tutti
E tutti buttavano via
E poi Mirka a San Giorgio di maggio
Tra le fiamme dei fiori a ridere a bere
E un sollievo di lacrime a invadere gli occhi
E dagli occhi cadere
Ora alzatevi spose bambine
Che è venuto il tempo di andare
Con le vene celesti dei polsi
Anche oggi si va a caritare
E se questo vuol dire rubare
Questo filo di pane tra miseria e sfortuna
Allo specchio di questa kampina
Ai miei occhi limpidi come un addio
Lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca
Il punto di vista di Dio
Cvava sero po tute
I kerava
Jek sano ot mori
I taha jek jak kon kasta
Poserò la testa sulla tua spalla
E farò
Un sogno di mare
E domani un fuoco di legna
Vasu ti baro nebo
Avi ker
Kon ovla so mutavia
Kon ovla
Perché l'aria azzurra
Diventi casa
Chi sarà a raccontare
Chi sarà
Ovla kon ascovi
Me gava palan ladi
Me gava
Palan bura ot croiuti
Sarà chi rimane
Io seguirò questo migrare
Seguirò
Questa corrente di ali

Khorakhané di Fabrizio De André
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Piuttosto difficile da commentare...
Prima che uscisse sul jukebox io questa canzone non credo di averla mai sentita :oops:. O forse l'ho fatto ma mai con attenzione al testo :boh:.
Mal aveva scritto qualcosa a proposito di una etnia rom poco nota.
Aspetto il commento di chi ne sa più di me a riguardo :wink:.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Nemmeno io ne so molto, parla di un'etnia rom musulmana chiamata "Portatori del Corano" ma credo che potrebbe rispecchiare la vita e la mentalità di tante etnie rom o zingare, il viaggio non per raggiungere una meta ma per vocazione viscerale, se si sta fermi si muore, tanto che si guarda con meraviglia forse un po' diffidente a chi "resta italiano". Come al solito De André sa assumere il punto di vista di chiunque e soprattutto di quelli che chissà perché vengono considerati "ultimi", perché c'è sempre chi "non si riconosce" e da qui nasce l'odio e la violenza.
In realtà però la cosa che mi colpisce in questa canzone è la voce della figlia, che sembra quasi un grido di dolore ma allo stesso tempo di orgoglio.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
La prossima canzone di The Zen Circus è dedicata a Monicelli

Il testamento

Ho dieci strofe per lasciare un bel ricordo
Ho dieci piani che mi aspettano giù in fondo
E sono certo in pochi possono capire
Ma davvero io son felice di morire
Ho fatto tutto quello che dovevo fare
Ed ho sbagliato per il gusto di sbagliare
Son stato sveglio quando era meglio dormire
E ho dormito solo per ricominciare
Son stato solo tutto il tempo necessario
A guardare gli altri, non per fare il solitario
Ed ho creduto in tutti per quel che ho potuto
Mi son rialzato sempre dopo esser caduto
Ho preso in giro solo quelli più potenti
A loro ho preferito sempre i pezzenti
Me ne son fregato dei giudizi della gente
Nessuno giudica se è un poco intelligente
Ne ho amati molti perché lo volevo fare
Tanti ne ho odiati ma anche loro per amore
Ho preferito Gesù Cristo a suo padre
Anche se entrambi non li voglio al funerale
Ho scelto tutto quello che volevo fare
E ho pagato ben contento di pagare
Perché la scelta infondo è l'unica cosa
Che rende questa vita almeno dignitosa

E quindi scelgo di saltar dal cornicione
Come un gabbiano, falco o piccolo aquilone
Come un'aereo, una falena, un pipistrello
Che vola alto invece ora è un misfacello
Ho scelto te per dei motivi misteriosi
Siam stati accanto per giorni meravigliosi
E lo sai bene che lo faccio per natura
Non rivederti più è l'unica paura
Ai ben pensanti che lo trovano immorale
A quelli che lo leggeranno sul giornale
Alle signore bocca larga e parrucchiere
Chi non mi lascia farlo in altre maniere
Io ho scelto esattamente tutto quel che sono
Senza la scelta io la vita l'abbandono
Ho scelto tutto, tutto tranne il mio dolore
Lo ammazzo io e non c'è niente da capire
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Non la conosco questa canzone, che bel testo, un ritratto (immagino veritiero) di una persona che ha scelto tutto nella sua vita, compreso il momento in cui andarsene. Un testo che coglie nel segno anche senza che l'ascoltatore (o il lettore, in questo caso) sappia a chi è dedicato perché si tratta di una descrizione sensibile e sottile, che permette di dar forma alla persona a cui è rivolta.
 
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