Veronesi, Sandro - Caos calmo

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Come succede (quasi) sempre,molto meglio il romanzo del film (nonostante il valido cast).
Alcune scene e situazioni preferisco immaginarle piuttosto che vederle sullo schermo.
Ma spesso non riesco a resistere e decido di vedere anche il film :roll:.
 

mame

The Fool on the Hill
Questo è uno di quei libri che lascia poco o niente, del quale forse tra qualche anno farò anche fatica a ricordare il contenuto. Non l'ho trovato particolare né nello stile né nella trama. 450 pagine per raccontare un tentativo di contenere un dolore che alla fine il protagonista ammette di non provare a causa della propria superficialità. Credo che l'autore abbia voluto creare nel lettore una sorta di attesa del momento dell'esplosione, dicendogli alla fine che questa esplosione non ci sarà perché ne manca la causa. A parte l'esilarante storia di Piquet e del portalattine, avrei potuto fare a meno di leggerlo e impiegare il mio tempo con qualcosa di meglio.

Oltre tutto c'è nel testo un'incongruenza che è totalmente sfuggita sia all'autore che ai redattori. Quando avviene l'incidente del camion che ammacca la C3, il protagonista continua a ripetere che lui l'aveva già danneggiata, mentre in realtà era stata la cognata Marta ad ammaccare la macchina facendo retromarcia. Lui si era solo preso la colpa lasciando il proprio biglietto da visita sotto il tergicristallo.

Mi ha colpito molto il fatto che al cinema il personaggio di Pietro sia stato interpretato da Nanni Moretti. Non so se la cosa mi abbia influenzata nell'immaginare il personaggio, ma mi pare che obiettivamente Pietro abbia molto dei comportamenti maniacali e dei ragionamenti dei personaggi di Moretti. Tra l'altro Veronesi include Moretti nei ringraziamenti, perciò mi piacerebbe capire come si sia sviluppata questa triangolazione tra l'autore, il personaggio e l'attore che lo ha poi interpretato.
 
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