Veronesi, Sandro - Caos calmo

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Ho iniziato a leggere questo ultimo romanzo di Veronesi da cui è stato tratto il film di Antonello Grimaldi con Nanni Moretti.
Al principio il libro non mi prendeva, troppe parole per descrivere sia il movimento interiore del protagonista sia gli avvenimenti esterni, come se non ti lasciasse entrare piano piano nella dimensione del dolore in cui si cala sin dall'inizio la storia.
Adesso però lo trovo più scorrevole, di maggior respiro, come se la scrittura andasse di pari passo con la consapevolezza del protagonista.
Bel romanzo
 

Stella marina

New member
a me il libro è piaciuto proprio per le descrizioni del movimento interiore...cosa che nel film secondo me si è un po' persa...
 

elena

aunt member
a me il libro è piaciuto proprio per le descrizioni del movimento interiore...cosa che nel film secondo me si è un po' persa...

Sono perfettamente d'accordo :D!!!! Il romanzo è molto incentrato sul mondo interiore del protagonista........mentre questo aspetto non è molto presente nel film :roll:.......
Il film comunque mi è piaciuto molto...........anche perché.....per me è più che sufficiente la presenza di Nanni Moretti :wink:!!!!!
 

RosaT.

Leghorn Member
Ho letto questo libro da poco (volevo mettere la recensione ma mi sono trovata incasinata con i tempi causa il lavoro :roll:), mi è piaciuto abbastanza ma non tantissimo.

L'ho trovato a tratti accattivante ma a tratti pesante o meglio lento.
Come tema e trama l'ho trovato accattivante e interessante.
Non sono riuscita proprio ad apprezzare il protagonista e non mi è piaciuto per niente la veloce presenza all'interno del libro del protagonista del "La forza del passato" completamnete stravolto rispetto al ricordo che ne avevo, senza dare sufficienti spigazioni per capire questa trasformazione.

Come ho detto il protagonista non sono riuscita ad apprezzarlo ma soprattutto a decifrarlo, nonostante che tutto il romanzo sia incentrato proprio su questo: soffre, non soffre, o crede di non soffrire ...


Il film non l'ho visto ma non ho dubbi che la lettura del libro possa dare qualcosa in più, è difficile tradurre in immagine le tante sensazioni che sono descritte, comunque penso che Moretti sia azzeccatissimo per interpretare il ruolo di Pietro.
 

elena

aunt member
Ho letto questo libro da poco (volevo mettere la recensione ma mi sono trovata incasinata con i tempi causa il lavoro :roll:), mi è piaciuto abbastanza ma non tantissimo.

L'ho trovato a tratti accattivante ma a tratti pesante o meglio lento.
Come tema e trama l'ho trovato accattivante e interessante.
Non sono riuscita proprio ad apprezzare il protagonista e non mi è piaciuto per niente la veloce presenza all'interno del libro del protagonista del "La forza del passato" completamnete stravolto rispetto al ricordo che ne avevo, senza dare sufficienti spigazioni per capire questa trasformazione.

Come ho detto il protagonista non sono riuscita ad apprezzarlo ma soprattutto a decifrarlo, nonostante che tutto il romanzo sia incentrato proprio su questo: soffre, non soffre, o crede di non soffrire ...



Il film non l'ho visto ma non ho dubbi che la lettura del libro possa dare qualcosa in più, è difficile tradurre in immagine le tante sensazioni che sono descritte, comunque penso che Moretti sia azzeccatissimo per interpretare il ruolo di Pietro.

Io penso che il protagonista abbia innescato un meccanismo di rimozione........abbia indossato, cioè, una corazza per impedirsi di "sentire" e quindi di "soffrire".....e questa mancanza di partecipazione emotiva ad un evento così tragico lo fa apparire come un cinico.....quando forse è solo una persona che ha paura di spronfondare nell'abisso dell'angoscia e di trascinare con sè anche la figlia (che ovviamente "riflette" il modo di sentire del padre).
 

RosaT.

Leghorn Member
Io penso che il protagonista abbia innescato un meccanismo di rimozione........abbia indossato, cioè, una corazza per impedirsi di "sentire" e quindi di "soffrire".....e questa mancanza di partecipazione emotiva ad un evento così tragico lo fa apparire come un cinico.....quando forse è solo una persona che ha paura di spronfondare nell'abisso dell'angoscia e di trascinare con sè anche la figlia (che ovviamente "riflette" il modo di sentire del padre).

Alla chiusura del libro ho fatto questa riflessione "la sua caparbietà a non soffrire che per tutta la narrazione esso stesso afferma è solo semplicemente sofferenza" ... ma non so se è quello che Veronesi era intenzionato a trasmettere ...
Mi è piaciuto molto il legame tra Pietro e i Radiohead (mi piacciono molto) ... credo che certi tipi di comunicazioni non siano poi così impossibili ...
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io invece ho perplessità sulla scrittura di Veronesi, è troppo puntuale, descrive tutto nei minimi particolari, per il momento questo mi fa altalenare nella empatia con i personaggi e nel coinvolgimento nella storia, nessuno di essi è credibile proprio perchè troppo definito e non riesco ancora a collocare il romanzo. La lettura procede a scatti, non è lineare, vedremo...
comunque morettiano, secondo me lo scrittore si è ispirato a Nanni Moretti per descrivere Pietro, il protagonista del romanzo :D
 

elena

aunt member
io invece ho perplessità sulla scrittura di Veronesi, è troppo puntuale, descrive tutto nei minimi particolari, per il momento questo mi fa altalenare nella empatia con i personaggi e nel coinvolgimento nella storia, nessuno di essi è credibile proprio perchè troppo definito e non riesco ancora a collocare il romanzo. La lettura procede a scatti, non è lineare, vedremo...
comunque morettiano, secondo me lo scrittore si è ispirato a Nanni Moretti per descrivere Pietro, il protagonista del romanzo :D

quoto in pienissimo :D!!!!
 

Akiko

New member
uno dei pochi libri che non sono proprio riuscita a farmi piacere..:boh
Non sono riuscita a sentire i personaggi,mi sembravano dei cartoncini fumosi.
Descrizioni pesanti e pedanti..
in alcuni punti mi sembrava di leggere DeCarlo:??
 

sun

b
ho visto il film . Mi è bastato per capire che non leggero assolutamente il libro.
Film di un CAOS inquietante che alla fine mi ha lasciato una marea di domande senza risposta.
 

sardina

New member
Sono perfettamente d'accordo :D!!!! Il romanzo è molto incentrato sul mondo interiore del protagonista........mentre questo aspetto non è molto presente nel film :roll:.......
Il film comunque mi è piaciuto molto...........anche perché.....per me è più che sufficiente la presenza di Nanni Moretti :wink:!!!!!

Sono d'accordo con te quando parli di Nanni Moretti, secondo me lui e' stato superbo, e il film non mi ha deluso per niente, (come a volte succede dopo aver letto il libro),anzi, l'ho trovato eccezionale proprio come il libro.
 

gisa

New member
io l'ho trovato di una noia mortale...e il film non è da meno! Non so come si sia potuto girare un film su un libro così povero di contenuti e futile!ho letto moltissimi libri, alcuni non sono riuscita a finirli per la pesantezza(da questo punto di vista sono pennacchiana: se un libro non mi piace lo abbandono, perchè la lettura deve essere un piacer!)
Ma questo proprio...l'ho finito nella speranza che verso la fine trovassi il motivo di tanto rumore per questo romanzo!insipido!
 

isola74

Lonely member
A me non è piaciuto molto questo libro...troppo lento, troppo "studiato", a tratti noiso. Di conseguenza, non ho visto il film:boh:
 
P

~ Patrizia ~

Guest
Lettura che risale a un paio di anni fa...non ne serbo un ricordo chiarissimo...e poi non ho potuto sottolineare perché il libro era della biblioteca. Questo per me rappresenta un limite, fatico a leggere senza una matita in mano...

Esprime un'interiorità complessa...a volte difficile da comprendere e assimilare. Indefinibile.
Non ho visto il film.
 
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