De la Roche, Mazo - Il gioco della vita

estersable88

dreamer member
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È trascorso un anno da quando abbiamo lasciato la turbolenta Jalna. Eden è scomparso e non si hanno più notizie di lui, Alayne è tornata a New York, Pheasant ha avuto un figlio da Piers e lo ha chiamato Maurice, come suo padre. Ritroviamo la famiglia riunita attorno al tavolo davanti a un invitante soufflé al formaggio e una bottiglia di rum di quelle buone per gli uomini. Manca solo Adeline. La nonna ormai passa la maggior parte del tempo a letto: quello stesso letto che è stato testimone di concepimenti, nascite e addii, e che ora sembra attendere un commiato. Difficile credere che la complicata trama tessuta da Adeline nelle stanze di Jalna possa squarciarsi. Ma una preoccupazione domina su tutte: a chi andrà l’eredità? Per tenere tutti in pugno, la furbissima nonna ha dichiarato che sarà destinata a una sola persona. Così, fra gelosie e sospetti reciproci, scatta la rincorsa all’ingente patrimonio: finirà forse nelle mani di Renny, per cui tutte le donne, nonna compresa, perdono la testa? O il fortunato sarà Nicholas, il più anziano, il figlio preferito? O l’adorabile piccolo Wakefield? Nel frattempo, il giovane Finch ha ben altro a cui pensare e coltiva in gran segreto la sua passione per le arti nell’attesa di entrare finalmente a far parte del gruppo degli uomini Whiteoak, mentre Renny non riesce a dimenticare l’affascinante Alayne, che tornerà a rimescolare le carte.
Il gioco della vita è il secondo capitolo della saga di Jalna: una saga familiare amatissima che, a partire dagli anni Venti, conquistò generazioni di lettori, con undici milioni di copie vendute e centinaia di edizioni in tutto il mondo, seconda solo a Via col vento fra i bestseller all’epoca della prima uscita.

è un vero piacere ritornare, dopo un anno, nella maestosa, affascinante, animatissima Yalna e ritrovare tutti i suoi abitanti, alle prese con le gioie, le difficoltà, i turbamenti della vita. La vasta proprietà con l'antica dimora al centro, perfettamente incastonata negli sconfinati e meravigliosi paesaggi del Canada è un ventre accogliente per chi vi è nato e cresciuto, un ventre dal quale è difficile staccarsi. Famiglia e casa sono un corpo unico, una muraglia compatta che non tollera distacchi, diserzioni, diaspore: il concetto di unione familiare è sacro per questo clan Adelinocentrico. Sì, perché al centro del progetto, a dominare tutti con dispotico, affettuoso piglio tirannico c'è lei, la nonna ultracentenaria, l'indistruttibile, testarda, arguta Adeline Court che settant'anni prima, insieme al suo capitano Philip Whitehoak, ha creato la proprietà e fondato la famiglia. Tutto ruota sempre intorno a lei, al suo volere, alle sue decisioni. Tutti i membri della famiglia con le loro personalità più o meno forti, con le ambizioni, gli errori, i colpi di testa, i guai, orbitano intorno a questa donna tenace e volitiva che è una calamita naturale. Ma Adeline è sempre più provata, la fine della sua vita si sta approssimando, nello sgomento generale e una questione ben più venale sta per interessare tutta la famiglia: già da tempo Adeline ha dichiarato che, alla sua morte, il patrimonio spetterà ad una sola persona perché non vuole che sia fatto a fette come una torta. Chi, dunque, si aggiudicherà questa lauta eredità? A scapito di chi? E sarà poi, davvero, una fortuna questo lascito ingombrante? Nelle more, però, la vita a Yalna continua, con le angustie, i dissapori e i tanti non detti che pure affliggono una famiglia unita. Sapranno, i Whitehoak, sopravvivere agli scossoni e agli imprevisti rimanendo uniti, senza lasciare indietro nessuno? Una storia affascinante raccontata con una prosa ammaliante, elegante, vibrante… tutti aggettivi con cui si può descrivere anche Yalna stessa. Il gioco della vita è il giusto seguito ad un primo volume denso e ricco come Yalna, ed entrambi i capitoli vanno a comporre una saga familiare che si delinea preziosa e imperdibile. Spero di leggere presto le nuove vicende dei Whitehoak, spero di tornare presto anch'io nel ventre accogliente, anche se talvolta opprimente, di Yalna.
 

qweedy

Well-known member
Le vicende del secondo capitolo della saga dei Whiteoak ruotano attorno alla figura di Finch, l'artista di casa dopo Eden che se n'è andato.
Mi piacerebbe sapere come mai la nonna ha scelto chi ha scelto come erede, scatenando un terremoto nelle relazioni familiari.
Avevo letto il primo libro parecchio tempo fa, però sono riuscita a rientrare nella storia.
Lettura scorrevole e piacevole, non impegnativa.

Non era venuto al mondo con molti doni, solo la capacità di amare la bellezza. Allora avrebbe portato con sé tutta la bellezza che sarebbe riuscito ad assorbire, e forse Dio gliel’avrebbe lasciata per risarcirlo del dolore, mentre dormiva un sonno eterno.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Non credo che la nonna sapesse già chi avrebbe scelto prima di sviluppare con quella persona un rapporto più confidenziale e di amicizia...mah, io comunque ci ho goduto un po' e non dico altro :)
Si ritorna a Jalna, residenza di una famiglia tra i cui componenti regna un grande affetto, malgrado l'atmosfera soffocante e ricca di screzi.
Come è già stato scritto, in questo volume si parla molto di Finch, l'adolescente tormentato della famiglia, ma tutti sono sempre protagonisti, in particolare la bisbetica e nel contempo amorevole nonna Adeline, colei che tiene le redini della compagnia perfino dopo morta. Storie d'amore travagliate, triangoli, antipatie e simpatie, tutto si svolge all'interno della famiglia, ogni altro sembra essere escluso o quantomeno deve superare una rigorosissima selezione prima di entrare a farne parte, cosa che non avviene mai totalmente.
Ho letto con molto piacere anche questo secondo volume, anche perché la scrittura elaborata è sempre accompagnata da una malcelata ironia che rende il tutto molto gradevole e lieve.
 
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