qweedy
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Credo che molti si possano riconoscere nell'essere con i fili tutti scoperti, fratello degli inquieti, degli incerti. Sono i versi che più mi colpiscono in questa poesia, descrivono un essere ultrasensibile destinato a non trovare mai pace in questo mondo, ma che non vorrebbe essere diverso da così.
Ho recuperato un testo più attendibile di questa poesia, per correttezza lo riporto qui:
AUTOCERTIFICAZIONE
Io parlo di vecchi, di morti,
di paesi abbandonati,
tremo di paura da quando sono nato
e il tremore non si può addomesticare.
Andrò via
senza padroni, senza soci
di furbizia.
Sono qui con i fili tutti scoperti,
scrivo e vivo in bella vista,
appartengo a piccole vicende,
al vento e alla neve del mio paese.
Da qui fino alla morte
starò in ginocchio
a cantare il mistero di essere un pugno
di paura e di carne.
Sono e sarò sempre fratello
degli inquieti, degli incerti.
Non mi salverà nessuno
e non salverò nessuno,
ma è bello essere liberi e appassionati,
aperti al soffio di ogni cosa:
in fondo in fondo quella che diciamo anima
non è nient'altro che una rosa
Franco Arminio
Ho recuperato un testo più attendibile di questa poesia, per correttezza lo riporto qui:
AUTOCERTIFICAZIONE
Io parlo di vecchi, di morti,
di paesi abbandonati,
tremo di paura da quando sono nato
e il tremore non si può addomesticare.
Andrò via
senza padroni, senza soci
di furbizia.
Sono qui con i fili tutti scoperti,
scrivo e vivo in bella vista,
appartengo a piccole vicende,
al vento e alla neve del mio paese.
Da qui fino alla morte
starò in ginocchio
a cantare il mistero di essere un pugno
di paura e di carne.
Sono e sarò sempre fratello
degli inquieti, degli incerti.
Non mi salverà nessuno
e non salverò nessuno,
ma è bello essere liberi e appassionati,
aperti al soffio di ogni cosa:
in fondo in fondo quella che diciamo anima
non è nient'altro che una rosa
Franco Arminio