Romanzo letto a scuola che ho dimenticato

Tanny

Well-known member
L'altro giorno mi si è improvvisamente aperto un cassetto della memoria relativamente ad un libro che ho letto in prima media ed ho praticamente rimosso, fatto già abbastanza abbastanza strano per me visto che per questo genere di cose, solitamente, ho una memoria da elefante.

Di questo libro, oltre al fatto di avere una copertina blu, ricordo che veniva letto in gruppo direttamente in classe, che parlava di ragazzini e che probabilmente era ambientato nella seconda guerra mondiale, l'unico passaggio che ricordo è appunto quello della compagnia di ragazzini che si trovano davanti al cancello di una villa deserta, la struttura di questo cancello era in ferro battuto e vi era rappresentato il candelabro del'ebraismo.
Per il resto nebbia

A qualcuno viene in mente quale libro può essere?
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Hai acceso una lampadina anche nella mia memoria, mi hai ricordato che in terza media anche noi avevamo letto in classe un libro con la copertina blu, ambientato durante la seconda guerra mondiale e i protagonisti erano ragazzini..una si chiamava Sara...non ricordo assolutamente altro, ma deve essere lo stesso...accidenti, come si intitolava?!? Magari mi verrà in mente!
 

estersable88

dreamer member
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Non so assolutamente se abbia la copertina blu, ma ricordo una scena simile, con dei ragazzini e un cancello durante la seconda guerra mondiale, in L'amico ritrovato di Uhlman. Di sicuro non sarà quello... è troppo facile da ricordare).
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Non so assolutamente se abbia la copertina blu, ma ricordo una scena simile, con dei ragazzini e un cancello durante la seconda guerra mondiale, in L'amico ritrovato di Uhlman. Di sicuro non sarà quello... è troppo facile da ricordare).

No, per quanto mi riguarda non è quello, ma grazie lo stesso :)
 

Shoshin

Goccia di blu
Ho un poco di tempo in più in questi giorni
e mi sono appassionata alla ricerca di una possibile
risposta.

E dal web sono riuscita a risalire ad un titolo
che potrebbe essere quello che cercate.




I ragazzi di Villa Emma è un romanzo per ragazzi di Giuseppe Pederiali del 1989, basato sulla storia realmente accaduta dei profughi ebrei che durante la Seconda guerra mondiale trovarono temporaneamente rifugio a Villa Emma presso Nonantola.

Il libro ha vinto il Premio Castello di Sanguinetto per la narrativa per ragazzi[1] e il premio Valtesine.



Nel 1942, l'avvocato genovese ebreo Lelio Valobra, membro dell'organizzazione DELASEM, è contattato dal responsabile di Gorizia della stessa organizzazione perché si attivi per trasferire un gruppo di una cinquantina di profughi ebrei, in maggioranza ragazzi con diversi adulti, dal castello di Lesno Brdo, nella parte della Slovenia occupata dagli Italiani, prima che la zona possa finire sotto controllo tedesco. Valobra si reca sul posto e, grazie alla collaborazione di un funzionario italiano e della responsabile locale della Croce Rossa, riesce a portare i profughi da Lesno Brdo fino a Nonantola, dove è stata messa a loro disposizione una grande villa disabitata col benestare dei proprietari e delle autorità cittadine.

Malgrado le prime direttive degli adulti responsabili del gruppo siano di non familiarizzare con la popolazione locale, vista come potenzialmente ostile (all'epoca il fascismo, responsabile delle leggi razziali, gode ancora di un vasto consenso), i nonantolesi vedono con simpatia i nuovi arrivati. I ragazzi di Villa Emma studiano l'italiano, l'agricoltura (anche coltivando un orto con le loro mani) e la cultura ebraica, oltre alle materie di cui gli adulti del gruppo siano esperti e disposti a darne lezione.

Carlo, un quattordicenne di Nonantola, si lega d'amicizia con Lola, una giovinetta ebrea minore di lui di un anno i cui genitori sono rimasti in Germania. Si celebra perfino un matrimonio tra Alberto, un giovane del posto, e la profuga Helen, col rito ebraico ma la benedizione dell'arciprete don Arrigo Beccari.

Nell'estate del 1943 giunge a Villa Emma un nuovo gruppo di profughi proveniente da Spalato, tra i quali vi è Sulamit, una dodicenne di Sarajevo che è stata separata dai suoi genitori e che è stata portata fuori dal campo di concentramento grazie alla compiacenza del medico del campo, che aveva studiato all'università assieme allo zio della ragazzina.

Dopo l'armistizio di Cassibile la percezione è che gli abitanti della villa possano trovarsi in grave pericolo a causa dell'avvicinamento delle truppe tedesche. Don Arrigo e don Ennio prima li fanno alloggiare temporaneamente nel seminario vescovile, poi li forniscono di carte d'identità falsificate con l'intestazione del comune di Larino, che si trova nella parte d'Italia occupata dagli Alleati e sono dunque non verificabili; Marko, uno dei profughi adulti, si spaccerà per un prete che accompagna dei collegiali, prima che si rifugino tutti in Svizzera alla prima occasione utile. Lo stratagemma funziona; al momento di partire col treno, Carlo, che era andato alla stazione ad accompagnare Lola, dichiara di voler andare con lei, ma la ragazza lo dissuade ricordandogli che, a differenza di lei, egli ha ancora una famiglia che lo ama e dalla quale può tornare.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Grazie, Shoshin! Non so se il libro sia quello giusto per quanto riguarda Tanny, ma io purtroppo nel 1989 avevo terminato da un pezzo non solo le scuole medie ma anche le superiori :boh::)
Non mi pare si trattasse di un libro per ragazzi, se la memoria non mi inganna.
 

Shoshin

Goccia di blu
Anch'io ho provato a cercare in questi giorni, questa ricerca mi ha incuriosito.
Ma non ho trovato nulla con la copertina blu.

Io non ricordo di aver letto mai un libro
con una copertina blu.Magari si tratta di una
caratteristica relativa a quell' edizione del libro.
Chissà.Proseguo la ricerca.anche nella mia memoria...
 

Shoshin

Goccia di blu
Grazie, Shoshin! Non so se il libro sia quello giusto per quanto riguarda Tanny, ma io purtroppo nel 1989 avevo terminato da un pezzo non solo le scuole medie ma anche le superiori :boh::)
Non mi pare si trattasse di un libro per ragazzi, se la memoria non mi inganna.


Io continuo a cercare.
Senza sapere cosa...ma cerco.
Magari "l'istinto letterario"mi aiuterà.:)
 
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