Carroll, Lewis - Alice nel paese delle meraviglie

mame

The Fool on the Hill
Questo libro mi era stato presentato come la follia di uno scrittore in preda a droghe pesanti. Invece a me è piaciuto. E soprattutto, adesso che l'ho letto, ho capito perché fosse tanto amato da John Lennon. Per lo stesso motivo per cui è piaciuto a me: i giochi di parole. La creatività linguistica è uno degli aspetti più apprezzabili di un'opera letteraria. Quanto alla trama, è in effetti totale follia, che come spesso accadeva nell'Ottocento, viene giustificata con il sogno. Però la scena del processo è assolutamente esilarante. Certo, Alice non brilla per simpatia. E' brava nel tener testa all'avversario nei calembours, ma è anche una ragazzina dannatamente piena di sé, e quando alla fine del libro l'autore definisce il suo cuore "semplice e amabile" viene decisamente da sorridere. Magari la regina fosse riuscita a far saltare la testa almeno a lei.... :mrgreen:
 
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white89

InLove Member
Attirata dallo stupore di una bambina per il cartone animato della Disney, ho deciso di leggere questo libro e non sono rimasta per niente delusa!
E' un libro molto particolare, pieno di giochi di parole purtroppo non traducibili in italiano (l'edizione letta da me li riportava in lingua inglese nelle note) ed una trama folle!

Ma come non sottolineare la bellezza di personaggi che sono nell'immaginario collettivo di adulti e bambini (il Bianconiglio divorato dalla fretta, lo Stregatto, l'irascibile Regina Rossa [di Cuori]..ecc. ecc.).

Inoltre il libro di Carroll è una ribellione alla rigida educazione cui erano sottoposti i bambini in epoca vittoriana e della quale lui stesso era stato vittima. Il libro infatti è un inno alla fantasia e l'antipatia che Alice suscita nel lettore nasce spesso dalle situazioni in cui lei vuol mettere in pratica la sua "buona educazione". Inoltre notiamo come Alice, soprattutto all'inizio, faccia molta fatica a lasciarsi andare in questo mondo di pura follia e cerchi sempre di dare una risposta ad indovinelli e tranelli degli strani abitanti del Paese delle Meraviglie, che prendono letteralmente in giro il suo continuo ricorso alla ragione.

Bellissimo poi il modo in cui l'autore da vita al mazzo di carte, creando una vera e propria corte in cui ogni seme ed ogni figura trova il proprio posto.
Nel seguito "Attraverso lo specchio" Carroll giocherà invece con il mondo degli scacchi.

Consiglio vivamente a tutti questo libro per vivere sulla carta le vicende di personaggi che bene o male conosciamo quasi tutti sin dall'infanzia..in fondo poi è divertente e si legge in un baleno!
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
L'ho scelto perchè avevo assoluto bisogno di evadere totalmente dalla realtà. Temo di non averlo apprezzato appieno, o quantomeno di non essermi lasciata coinvolgere più di tanto nonostante la mia propensione al mondo onirico oltre che a quello infantile :mrgreen:, perchè non è un libro adatto alla lettura discontinua che gli ho dedicato io in questo periodo. Sicuramente mi sono persa molti giochi di parole perchè non l'ho letto in lingua originale. E' comunque un libro molto arguto, surreale quanto basta (e ancora di più lo è nella traduzione di Aldo Busi che gli aggiunge quel tocco di "modernità") e mi è sembrato all'avanguardia per quel periodo, o perlomeno lo è la figura di Alice, così lucida e diretta.
Esilarante il personaggio della Regina, un ordine al boia e tutto torna a posto :mrgreen:
E adoro il gatto :D
 
M

maredentro78

Guest
Il mio preferito da sempre,credo che la curiosità l'approccio di alice alle cose sia indispensabile,e che la fantasia salvi sempre da una realtà a volte pesante.Bellissimo anche il film del mitico pazzoide Burton.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Avevo visto diverse volte il film d'animazione della Disney (quello di Burton no),quindi la trama e i personaggi li conoscevo già e li ricordavo abbastanza bene.
Ma è stato lo stesso un piacere ritrovare il Bianconiglio,lo Stregatto,il Brucaliffo,il Cappellaio matto,la Regina di cuori e gli altri,senza dimenticare la protagonista principale,Alice, dalla cui fantasia sono nati tutti.
Mi è dispiaciuto leggere che in alcune edizioni ci sono delle note per i giochi di parole,nella mia purtroppo non c'erano,quindi non me li sono potuta godere.

"Di solito si dava degli ottimi consigli (sebbene li seguisse molto di rado)". Mi ricorda qualcuno :mrgreen: !

<<Ma io non voglio andare tra i matti>>,osservò Alice.
<<Ma qui non se ne può fare a meno>>,disse il Gatto,<<siamo tutti matti.Io sono matto.Tu sei matta.>>
<<Come fai a sapere che sono matta?>>chiese Alice.
<<Devi esserlo per forza>>,disse il Gatto,<<altrimenti non saresti venuta qui>>


<<E' l'amore,l'amore che fa girare il mondo!>> disse la duchessa.
<<C'è chi sostiene>>,sussurrò Alice,<<che il mondo gira se ciascuno bada agli affari suoi!>>
 

velvet

Well-known member
Avevo letto questo libro da bambina e ne ero rimasta affascinata, ero curiosa di rileggerlo e l'ho fatto con il GdL.
Il mio giudizio è stato di nuovo positivo, anche se da bambina il fascino era maggiore...
Uno splendido e fantasioso viaggio in un sogno, in un mondo parallelo surreale ed illogico che fa tornare un po' bambini. Voto 4/5 , ma 5/5 per i bambini o ragazzi.
I personaggi assurdi, l'avventura irreale, e anche i significati sono dedicati proprio ai ragazzi... Cercare la propria strada senza conoscere bene dove si vuole arrivare e come si vuol diventare, il tentativo di Alice di essere all'altezza (nel senso fisico della parola) delle diverse situazioni perdendo poi di vista la vera se stessa... Che dire se non bellissimo?
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
L'ho appena terminato!
Che dire?
La lettura è stata piacevole e anche divertente. Certo, il tutto è un po' infantile, forse se l'avessi letto a 10 anni sarebbe stato più bello.
Tutto sommato un 4/5 ci sta e anche un "leggetelo, anche se avete 90 anni, primo perchè ci vogliono si e no due ore, secondo perchè non si possono sempre e solo leggere libri seri e pesanti!"
 
Quando l'ho letto la prima volta, anni luce fa, non vedevo l'ora di terminarlo. La mia unica curiosità era conoscere come avrebbe fatto Alice a venir fuori da quel mondo demenziale. L'aver letto che era tutto un sogno mi lasciò in una sorta di delusione.
Invece adesso la Duchessa, la lepre marzolina, il coniglio bianco, il gatto del Chesire, il cappellaio, il ghiro... sono unici nelle loro divertentissime conversazioni nonsense. La Duchessa che lancia il neonato ad Alice come fosse un pallone da Football americano è una descrizione fenomenale.

Il Cappellaio: "Che differenza c'è tra un corvo e un tavolino?"
.................................................................
Alice: "No mi arrendo. Qual è la soluzione?"
Il Cappellaio: "Non né ho la più pallida idea"
Alice spazientita: "Mi pare che potreste impiegare meglio il vostro tempo"

Impiegare il mio tempo per rileggere Alice nel paese delle meraviglie, significa impiegarlo meglio.


Mi spiace non conoscere l'inglese, avrei apprezzato moltissimo i giochi di parole che la miglior traduzione italiana fa comunque perdere di efficacia.
 

Spilla

Well-known member
Copio dal GdL:
Che dire? come sempre in questi casi, sono seccatissima dal fatto di non capire le simbologie, che devono essere infinite. In superficie è una favola deliziosa, con personaggi surreali e animatissimi, piacevole per il gusto del nonsense e dei giochi di parole. Scavando un po' anche a me pare si stia parlando prevalentemente di incomunicabilità e della misteriosa trasformazione che avviene tra l'infanzia e l'età adulta. Spesso a me è sembrato che la parte dell'adulto qui sia assolta principalmente da Alice, che è costantemente alla ricerca di una ragionevolezza che continuamente sfugge. Oltre, purtroppo, non so andare. Ma ho trovato affascinante la figura della finta tartaruga, che nasce tartaruga, è tartaruga nell'aspetto, e che nessuno riconosce "finta", tranne lei stessa, che trae da questa convinzione motivo di infinita malinconia e di nostalgia perpetua... cosa avrà perso, della propria "realtà", tanto da non avvertirla più?
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Beh difficile fare un commento a un libro che perde tantissimo nella traduzione. Altrettanto disagevole addentrarsi in un racconto che nell'intenzione dell'autore era indirizzato a una bambina in particolare, che sola avrebbe potuto cogliere i rimandi, le allusioni, i personaggi (la gatta Dinah) e magari sbrogliare anche qualche nonsense.
Dubito comunque che Dogson lo abbia scritto solo per le orecchie delle tre sorelle Liddell, era troppo un furbacchione per farsi scappare l'occasione di irridere e lanciare frecciatine all'epoca vittoriana, al suo moralismo opinabile, e a una letteratura, sia contemporanea che precedente, che sembrava porgere la guancia alla parodia e al mocking.
Anche la difficoltà di Alice di arrivare al giardino la leggo come la metafora della fatica che quotidianamente affrontiamo nella vita una volta adulti o alla fine dell'adolescenza (e il fatto che la sua statura sia "troppa" per passare attraverso la porticina mi pare proprio la metafora della perdita del "fanciullino" tipico della condizione infantile che il giardino fiorito rappresenta).
Menzione speciale a personaggi immortali come il Cappellaio matto e il gatto del Cheshire, sicuramente consegnati all'eternità anche dalle trasposizioni cinematografiche, ma il mio idolo è la regina di Cuori con la sua ossessione per le teste degli altri:mrgreen:.
Visionario e geniale Carroll, la scena del processo mi ha ricordato le atmosfere surreali che Kafka farà sue 50 anni dopo
Voto 3/5
 

velmez

Active member
l'ho letto in originale e l'ho trovato piuttosto surreale!!
ricordo che da piccola il film della disney mi angosciava parecchio: ero una bambina molto logica e non riuscivo a seguirne il filo!!
lo trovo un libro simpatico da leggere... ma inevitabilmente ti viene da pensare: ma di cosa si faceva Carroll? (anche se a leggere il libro 2 o 3 idee te le dà già...:mrgreen::HIPP)
 

pakoto

New member
Ho visto ( e rivisto) il film della disney non so quante volte nella mia vita, e ho sempre voluto leggere il libro,e alla fine l'ho fatto. Bhe, l'ho letto due volte, una in italiano e una inglese, avendo l'edizione con testo a fronte, e devo dire che la versione italiana non mi è piaciuta per niente, forse per la traduzione, ma non mi è piaciuta proprio, ma quando l'ho letto in inglese, bhe, ho cambiato totalmente idea. Con la versione originale il libro secondo me, cambia completamente aspetto, e corpo, io sono riuscito ad entrare completamente in quel mondo fantastico fatto di personaggi strambi, e a comprendere le varie chiavi e filastrocche che ci sono all'interno del libro. Anche a me a volte mentre leggevo il libro mi è capitato di chiedermi "ma che si è fumato Carroll mentre scriveva il libro"!!?? :? :D Ora vorrei leggere Alice attraverso lo specchio, sicuramente in inglese però :p
 

samsa

New member
Ho cominciato questo libro da un'edizione senza note e ho capito subito che la cosa non funziona.

Mi consigliate un'edizione con:
- delle belle note
- magari una bella introduzione
- magari le illustrazioni originali di Tanniel
- magari il testo originale a fronte
?

Grazie

p.s. mi pare di leggere in giro che questa
Amazon.it: Alice nel paese delle meraviglie-Attraverso lo specchio e quello che Alice vi trovò - Lewis Carroll, M. Gardner, J. Tenniel, M. D'Amico - Libri
è la miglior traduzione con note in circolazione... è vero? però diversi scrivono anche "questa edizione è stata tradotta da marco d'amico ed è considerata una delle migliori nel rispecchiare i giochi di parole originali....purtroppo però non ci sono i commenti del traduttore!"
ma come? allora non ci sono le note! :/
 

samsa

New member
mai nessuno che mi sappia aiutare? :?

p.s. sapreste altrimenti consigliarmi un altro forum/social più attivo dove parlare di libri?
 

Spilla

Well-known member
mai nessuno che mi sappia aiutare? :?

p.s. sapreste altrimenti consigliarmi un altro forum/social più attivo dove parlare di libri?

Prova a ripetere la tua domanda nel 3d di Carrol (spero ci sia) nella sezione autori, oppure nel 3d "Cerco un libro che parli di...". In quest'ultimo di solito le risposte fioccano abbondanti.
Auguri!
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Letto tutto d'un fiato! Un vero capolavoro.
Surreale e divertente, secondo me bisogna leggerlo senza farsi troppe domande, senza cercare significati nascosti. Non c'è nessuna logica. E' un sogno e i sogni spesso non hanno nessun filo logico.

Carrol era un genio. La sua fervida immaginazione è la stessa che ha un bambino quando giocando crea mondi fantastici.
Seguendo Alice si torna bambini.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Letto tutto d'un fiato! Un vero capolavoro.
Surreale e divertente, secondo me bisogna leggerlo senza farsi troppe domande, senza cercare significati nascosti. Non c'è nessuna logica. E' un sogno e i sogni spesso non hanno nessun filo logico.

Carrol era un genio. La sua fervida immaginazione è la stessa che ha un bambino quando giocando crea mondi fantastici.
Seguendo Alice si torna bambini.

Anch'io penso che questo libro sia veramente notevole, ma al contrario di te ritengo che spogliandolo delle sue metafore rimanga opera sterile.
 
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Jane Eyre

Member
mah.. da piccola ero stregata da quel film, lo volevo vedere sempre..ma crescendo ho scoperto la triste realtà, di come alla Disney storpino le opere letterarie e le varie fiabe popolari.. neppure Alice fa eccezione. E tra l'altro, il cartoon Disney prende arbitrariamente pezzi che appartengono al secondo libro, pur narrando prevalentemente il primo. Ma comunque della storia originale c'è pochissimo.
Detto ciò, io ho fatto la cavolata di leggere per prima la più che obsoleta traduzione ottocentesca del Pietrocola Rossetti, farcita di arcaismi e toscanismi vari che incrinano una già non facile lettura. Molto meglio, già, con la traduzione meno antica di Silvio Spaventa Filippi. Comunque il primo Alice l'ho trovato banale e assurdo. Il secondo, invece, assurdo ma più divertente. Molto di più.
Comunque, in generale, tutte le riletture di romanzi letti nell'infanzia, hanno poi perso quel sapore che ricordavamo.. ma i libri sono sempre gli stessi; noi, no.
 

Jessamine

Well-known member
Samsa, non è che magari ci sono sì delle note, ma non inserite dal traduttore e quindi non riguardanti la traduzione? Non so, eh, non conosco il testo in questione, ma mi viene da pensare che magari le note potrebbero essere del curatore, o comunque riguardare altri aspetti.

Comunque solitamente il forum è piuttosto attivo, semplicemente non abbiamo una sfera di cristallo, quindi capita che ci siano domande a cui non tutti sappiamo rispondere ;)
 
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