qweedy
Well-known member
No, no su Galando l'unico punto fermo che ho è che non è di Ger. C'ho gli zebe puntati con la vekkia volpe. Lui è uno scrittore di romanzi, descrive benissimo ambienti e situazioni, non avrebbe mai scritto una cosa tipo partitura teatrale.
Su Tanny e Carcarlo concordo. Esterable e Ondine potrebbe essere come dici.
Sai su Galando mi ha insospettito :? il commento di Germano Dal Cielo, che ti riporto sotto, soprattutto quando scrive che vuole provarci in futuro con i suoi libri, che è una grande idea. Secondo me Germano ha già scritto da poco un nuovo libro con questo stile, non ancora pubblicato, e questo spiegherebbe la bravura dell'autore che ha scritto "Vuoi fare un giochino?".
Era allenato, ecco. :wink:
VUOI FARE UN GIOCHINO?
Anzitutto complimenti per la forma metanarrativa, nel senso che non credo di aver mai sentito dire di un racconto scritto in forma messaggistica, forse sei un pioniere in questo senso. Non dev'essere stato facile scrivere un racconto senza la figura di un narratore, lasciando che sensazioni e stati d'animo dei protagonisti emergessero semplicemente dal "tono" del messaggio che si deduce leggendo. Insomma bravo/a, dev'essere stata una bella sfida, voglio provarci anch'io in futuro con i miei libercoli, mi hai dato una grande idea.
Per quanto riguarda la storia, ti sei mica ispirato/a a quel bambino che si è suicidato partecipando, si sospetta, a quei giochi tipo Momo o Blue Whale? Il messaggio finale ai genitori fa accapponare la pelle. Sono molto indeciso se votare questo o Cronaca, deciderò il 10 dicembre alle 9.29.
Dopo il commento-recensione di Bouvard, ipotizzo sia suo. Mi sembra un bluff mal riuscito il suo.