Clarke, Susanna - Piranesi

Lark

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Il mondo è una casa dalle infinite stanze, su tre piani - quello inferiore perennemente invaso dalle acque, quello superiore all'altezza delle nuvole - collegati da enormi scalinate di marmo, come di marmo sono le innumerevoli statue che popolano ogni luogo, raffiguranti uomini, animali e cose in pose perfette ed eterne. Questo mondo è abitato dal protagonista e da l'Altro, due ricercatori della verità nascosta, oltre a 13 scheletri di sconosciuti. Arriverà mai una sedicesima persona?

A seguire qualche leggero spoiler.

Non il gran bel libro che avrebbe potuto essere, ma i pochi difetti sono oscurati dall'ottimo ritmo della narrazione e dalla capacità della Clarke di rendere perfettamente l'atmosfera onirica in cui immerge e avvolge il lettore. Una vera esperienza che ti incolla alle pagine, in una lettura mai pesante e calibrata, uno stile godibilissimo. C'è solo da imparare nella costruzione del mondo, gestione dell'elemento magico che ormai è la sua firma (pienamente all'altezza di Strange e Norrell) che insieme permea tutta la realtà percepita e allo stesso tempo trasmette un senso indescrivibile di leggerezza. Bellissima anche la caratterizzazione del protagonista, forse troppo ingenuo per quel che gli è successo, ma è una caratteristica che ben si concilia con il resto della vicenda e con l'atmosfera del libro.

Detto questo forse la storia avrebbe meritato un respiro più ampio. Alcune sequenze d'azione sono un po' forzate, spiegate troppo - come se l'autrice stessa volesse giustificarla - e allo stesso tempo insiste forse troppo poco su altri punti importanti.

Difficile non vedere 16 come uno strumento narrativo la cui entrata in scena è giustificata a posteriori in modo troppo sintetico. Al suo posto avrei preferito la sua identità essere quella di uno dei personaggi già citati - magari la prima adepta del profeta, o il ragazzo che sequestra, in una missione di rivalsa personale o di scoperta di sé o quant'altro. Forse un'opportunità mancata. A un certo punto 16 riconosce Piranesi in un'espressione vista in foto! Nota stonata.

Non so se ci siano metafore o morali, e in realtà penso che possa insegnare cose diverse a chi ne abbia bisogno - di sicuro qualcosa ti lascia - ma mi sembrerebbe di fare un torto al libro limitandolo ad una interpretazione metaforica.

Lo consiglio vivamente!
 
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