272° MG - Nebbia di Miguel de Unamuno

qweedy

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Avete notato lo spiacevole riferimento alla nostra attualità nel racconto sull'epidemia quando la gente era in preda al panico e non usciva di casa per paura del contagio? Quel barbaro di Martin dice: "meno male" al povero vedovo quando scopre che la moglie era morta di parto :mrgreen:.

Anche io temo che Eugenia si faccia convincere a sposare Augusto dopo il comportamento da stronzo di Mauricio. Comunque lei sarà pure femminista e va bene, ma non vi è sembrata un po' troppo razzista verso gli uomini quando li cataloga solo come bruti oppure finocchi :paura:? Vabbè che non è lei a parlare ma Unamuno stesso e per la par condicio aveva già detto una cosa maschilista perciò ora ci voleva pure questa :BLABLA.
Cerco di leggere ancora un po' stasera così sto al passo con voi :wink:.

A me Eugenia non è sembrata poi così razzista verso gli uomini, diciamo che non ha una grande opinione di loro! :mrgreen: :mrgreen: E' disillusa, disincantata nei confronti degli uomini, non si aspetta molto da loro. Forse per questo ha finora accettato la pigrizia del fidanzato.

Credo che questa frase di Victor descriva perfettamente l'innamoramento del nostro Augusto:

"Significa, caro Augusto, che la tua scorta d'amore era inerte in fondo alla tua anima senza sapere che fare di se stessa; è giunta Eugenia, la pianista, ha scosso, sconvolto con i suoi occhi quello stagno in cui il tuo amore dormiva; l'amore si è svegliato ed è scaturito. E siccome è grande e si estende ovunque, quando uno come te s'innamora veramente di una donna, s'innamora nello stesso tempo di tutte le altre."
 

Minerva6

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Mi piace questa faccenda dell'amore nato da una donna e poi esteso verso tutte le donne ma spero che con Eugenia resti solo un buon amico perché io sono sempre stata favorevole all'amicizia tra uomo e donna...
E anche perché una narrazione così particolare non deve essere rovinata da una storia d'amore classica, romantica, sdolcinata, ben venga anche il matrimonio di interesse ma non quello d'amore. Lo so, sono diventata troppo cinica, ma la vita ti cambia e non credo più al principe azzurro sul cavallo bianco :mrgreen:. In realtà anche da ragazza ci credevo a metà, nel senso che io lo preferivo sul cavallo nero... Mi è sempre piaciuto andare controcorrente :wink:.
 

estersable88

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@Qweedy: esatto! Victor è tranchant nello spiegare le cose, riesce a focalizzare le situazioni e sintetizzarle in frasi ad effetto molto azzeccate. è quasi come se mettesse le mani nella nebbia dei pensieri dell'amico e ne tirasse fuori qualcosa di intellegibile.

@Minerva: ecco, il dialogo del cap. 12 che hai riportato, oltre che esilarante, è folgorante. Mi piace molto questa ironia schietta e razionale di Unamuno. C'è in tutto il libro e si manifesta in modi diversi ma sempre acuti.

Su Eugenia ripeto... boh, non so che pensare.

Ieri non ho proseguito per niente, mi sono dedicata ad un altro libro (bellissimo) che mi ha assorbita completamente. Ora che l'ho finito leggerò un altro po' di Unamuno.
 

Minerva6

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Fino al capitolo 21

Ieri sera ho proseguito per non restare indietro.
Mi ero dimenticata di commentare la storia di Victor e della gravidanza prima tanto attesa e adesso quasi non voluta... Ormai lo farò a nascita avvenuta. Chissà che succederà :boh:.

Si, so già di molti, caro Victor,
che si sono sposati solo per
impedire allo Stato di risparmiarsi
una pensione vedovile. Ecco cosa
significa avere senso civico!


Anche questo è esilarante :mrgreen:. Vi ricordate il film di Ficarra e Picone? È un'idea che dovrebbe venire a tutti :wink:.

Tutto è fantasia e non esiste altro che fantasia. L'uomo mente ogni volta che parla, e ogni volta che parla a se stesso, cioè a dire, ogni volta che pensa sapendo di pensare, mente a se stesso. L'unica verità è quella del corpo. La parola, quest'invenzione della società, è stata concepita per mentire.

Da solo poteva dire a sé stesso, forse per convincersi: «Iobsono io!»; davanti agli altri, perso nella moltitudine indaffarata o
distratta, non si sentiva se stesso.

Ritrovo Pessoa

Non facciamo altro che interpretare una parte, tutti quanti. Siamo tutti dei personaggi, delle maschere, dei comici! Nessuno soffre o
gioisce di quello che dice ed esprime, e forse si illude di soffrire e di gioire; altrimenti, non si
potrebbe vivere.

E qui ritrovo Pirandello.
Anche se sulla seconda parte dissento... Ma forse potrebbe avere ragione :??.

E ancora il servo filosofo che dice:
A tutti piace recitare una parte, e nessuno è se stesso, ma solo quello che gli altri pensano che sia.
 

Minerva6

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Mi è venuto in mente solo ora che pure io parlo con un animale, nel mio caso un gatto, anzi due... A volte gli leggo anche brani scelti :mrgreen:.
E con questa confessione potete finalmente dirmi la verità... Pensate che sono folle, vero? Ma questo lo sapevo già :mrgreen:.

E poi mi ero dimenticata di dire che ho scelto questa lettura anche per una coincidenza letteraria, il protagonista infatti ha lo stesso cognome di quello del mio libro precedente (autore italiano però), ed entrambi mi sono stati consigliati da utenti del forum.
 

qweedy

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fine capitolo XXI

@Qweedy: esatto! Victor è tranchant nello spiegare le cose, riesce a focalizzare le situazioni e sintetizzarle in frasi ad effetto molto azzeccate. è quasi come se mettesse le mani nella nebbia dei pensieri dell'amico e ne tirasse fuori qualcosa di intellegibile.

@Minerva: ecco, il dialogo del cap. 12 che hai riportato, oltre che esilarante, è folgorante. Mi piace molto questa ironia schietta e razionale di Unamuno. C'è in tutto il libro e si manifesta in modi diversi ma sempre acuti.

Su Eugenia ripeto... boh, non so che pensare.

Ieri non ho proseguito per niente, mi sono dedicata ad un altro libro (bellissimo) che mi ha assorbita completamente. Ora che l'ho finito leggerò un altro po' di Unamuno.

Victor mi sembrava l'unico personaggio lucido e razionale, oltre a Eugenia, finché con la gravidanza prima desiderata e poi non più desiderata mi ha fatto venire dei dubbi!

L'ironia di Unamuno è fortissima in tutte le pagine. Non abbiamo ancora menzionato lo zio di Eugenia, che pare fuori di testa ma quello che dice è sensato. Riconosce e ammira la forza femminista della nipote, enuncia teorie strampalate e folli ma che poi hanno un fondo di verità.

Mi è venuto in mente solo ora che pure io parlo con un animale, nel mio caso un gatto, anzi due... A volte gli leggo anche brani scelti :mrgreen:.
E con questa confessione potete finalmente dirmi la verità... Pensate che sono folle, vero? Ma questo lo sapevo già :mrgreen:.

E poi mi ero dimenticata di dire che ho scelto questa lettura anche per una coincidenza letteraria, il protagonista infatti ha lo stesso cognome di quello del mio libro precedente (autore italiano però), ed entrambi mi sono stati consigliati da utenti del forum.

E' normale, quando si hanno animali in casa. E poi loro capiscono, più ancora degli umani!

A volte i libri ci chiamano e si fanno scegliere nei modi più impensati!
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Mi è venuto in mente solo ora che pure io parlo con un animale, nel mio caso un gatto, anzi due... A volte gli leggo anche brani scelti :mrgreen:.
E con questa confessione potete finalmente dirmi la verità... Pensate che sono folle, vero? Ma questo lo sapevo già :mrgreen:.

E poi mi ero dimenticata di dire che ho scelto questa lettura anche per una coincidenza letteraria, il protagonista infatti ha lo stesso cognome di quello del mio libro precedente (autore italiano però), ed entrambi mi sono stati consigliati da utenti del forum.

Ma no, anch'io parlo con la gatta! E il guaio è che mi risponde! E dico davvero, fa dei miagolii diversi a seconda di quello che le dico! E mi fermo qui se no davvero mi suona il Cim a casa! :)

Anch'io ho una coincidenza letteraria: in questo romanzo c'è un Victor e anche nel libro che ho appena concluso, inframmezzato a questo, il protagonista si chiama Victor.
 

estersable88

dreamer member
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Fine cap. 24

Questa parte l'ho trovata più pesante, più statica... la storia evolve poco e soprattutto non si chiariscono le intenzioni di Eugenia e Mauricio. Augusto sta attraversando una fase strana, decisamente discendente: il suo amore generalizzato per le donne rischia di creargli qualche problema, così si autogiustifica inventando strani e imprecisati esperimenti psicofisiologici... Beh, Rosario mi sembra la più normale e terra terra di tutti, fa ragionamenti semplici e lineari, solo apparentemente ingenui.
 

qweedy

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Fine capitolo XXX

Concordo, ci sono alcuni capitoli pesanti e quasi incomprensibili.
Il povero Augusto da autore dell'esperimento psicofisiologico si ritrova ad essere lui l'oggetto manipolato.
Rosario sembra davvero la persona più normale e sensata, infatti si spaventa quando Augusto fa i suoi ragionamenti nebbiosi.

Non abbiamo ancora menzionato il genere letterario che Unamuno ha inventato, la nivola (niebla e novela), cioè una novella in cui personaggi non sono chiaramente definiti, bensì prendono forma man mano che si muovono. L'autore non decide a priori il carattere e le azioni dei suoi personaggi, ma essi prendono vita man mano che la scrittura prosegue.
Unamuno descrive così la sua concezione del termine nivola in un breve scritto pubblicato nel 1935:

«[...] Anche di una novela, come di un poema epico o di un dramma, si fa un progetto; ma poi la novela, il poema epico o il dramma si impongono a colui che se ne crede l'autore. O gli si impongono i personaggi, le sue creature immaginate. Così si imposero Lucifero e Satana dapprima, e Adamo ed Eva poi, a Geova. E questa sì che è una nivola, o un poema opico, o una trigedia! Così mi si è imposto Augusto Pérez.»

"Il genere fu creato per evidenziare la distanza dell'autore dal realismo presente nei romanzi della fine del XIX secolo. Con la creazione di questo genere letterario, Unamuno si concentrò particolarmente sull'evoluzione e sullo sviluppo psicologico dei vari personaggi, contrapponendosi al narratore onnisciente in terza persona presente nel realismo. L'idea quindi è preponderante rispetto alla forma, e in alcuni romanzi di questo genere la distinzione tra autore e personaggi è spesso labile, tanto da scomparire talvolta (come in Nebbia)."
 
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Minerva6

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Fino al cap. 28

Augusto chiede a Victor come lui e sua moglie hanno accolto l'intruso, cioè il figlio, e la risposta sembra buona, il neopapa' è stato conquistato dal bimbo.

Mi piacciono le storie che vengono narrate nella storia principale, sono racconti di altri personaggi che si intersecano con i protagonisti e spezzano la monotonia.

Lo stesso soprannome che diamo a
qualcuno ci suona in modo
diverso quando lo sentiamo
ripetere da un altro.

È vero!

«Fate la carità, in nome di Dio, signorino, che ho sette figli da sfamare!...».
«Potevi fare a meno di farli!», gli rispose Augusto

Non ha tutti i torti
«E che vuole che si faccia, noi poveri, se non mettere al mondo dei figli... per i ricchi?»
Anche il mendicante però ha ragione.
Di certo non più al giorno d'oggi, infatti non trovo giustificabile mettere al mondo figli e poi dover rubare o mendicare per mantenerli.

Citazioni dal cap. 27
Io, come lei sa, sono un modesto, modestissimo operaio del pensiero, che raccolgo e organizzo materiale perché altri che verranno dopo di me ne possano approfittare. L'opera umana è collettiva; tutto ciò che non è collettivo non è né solido né duraturo.
Mi piace la definizione di operaio del pensiero da parte di Paparrigopulos, che mi sembra un nome greco

La donna ha più individualità dell'uomo, ma anche meno personalità: ognuna di loro,
rispetto a un uomo qualsiasi, si sente più se stessa, più individuale, ma con meno
contenuto.

Questa la riporto ma non la condivido o forse non l'ho capita :??.

Quindi ne ho tre (di donne):
Eugenia, che parla alla mia
immaginazione, alla mia testa;
Rosario, che parla al mio cuore; e
Liduvina, la mia cuoca, che parla
al mio stomaco. E la testa, il cuore
e lo stomaco sono le tre facoltà
dell'anima che altri chiamano
intelligenza, sentimento e volontà.
Si pensa con la testa, si sente con
il cuore e si vuole con lo stomaco.


Chi non è pazzo è stupido oppure è molto furbo.

Perché non possiamo tenere il cane? Il cane, sì, di cui s'è detto con grande giustizia che sarebbe il miglior amico dell'uomo, se soltanto avesse un po' di soldi...
No, se avesse i soldi il cane non
sarebbe amico dell'uomo, ne sono
certa. È solo perché non ce l'ha
che è suo amico.


Secondo me Eugenia è troppo furba, ha procurato con l'inganno il posto di lavoro a Mauricio per ritornare con lui, però ora rischia di perderlo se davvero sta con Rosario :?.
 

estersable88

dreamer member
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Fine cap. 30

Ed eccola, prevedibilissima, la mossa di Eugenia. La si poteva intravedere già da qualche capitolo. Chi mi ha stupito sono stati Rosario e Mauricio, soprattutto durante l'incontro a casa di Augusto...
Victor, invece, è completamente andato, lui, la novela e il continuo "sposati", quasi fosse la panacea di tutti i mali.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Altre citazioni

Ho finito. Per ora posto altre citazioni, poi commentero' insieme a voi.

Avrai sentito dire che a questo
mondo o si divora o si è
divorati...».
«Si: ci si beffa degli altri, oppure si
è beffati».
«No; c'è ancora una terza
possibilità, ed è quella di divorarti
da solo, di beffarti di te stesso.
Divorati! Chi divora gode, ma
non si stanca mai di ricordare che
il godimento prima o poi finisce, e
diventa pessimista; chi viene
divorato soffre, ma non si stanca
mai di sperare che i suoi tormenti
finiscano, e diventa ottimista.
Divora te stesso, e quando il
piacere di divorarti si confonderà
e si annullerà con il dolore di
essere divorato, raggiungerai
l'equilibrio perfetto dello spirito,
l'atarassia: allora non sarai che un
mero spettacolo di te stesso.

L'anima di un personaggio
di un dramma, di un romanzo, o
di una nivola, ha dentro di sé solo
quello che ci mette il...».
«Il suo autore, certo».
«No, il suo lettore».

Ovviamente concordo al 100% !

Io ho bisogno di discutere, senza discussioni, senza continue contraddizioni non riesco a
vivere, e quando non c'è nessuno che possa discutere con me o contraddirmi, allora invento io qualcuno che lo faccia. I miei monologhi sono dei dialoghi.

Anche io :mrgreen:

La maggior parte dei suicidi sono omicidi frustrati; si uccidono da soli perché gli manca
il coraggio di uccidere qualcun altro.


Dio, quando non sa più che farsene di noi, ci uccide.
Questa in effetti è un po' forte, anche per me che non sono credente.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Qweedy, mi dispiace di aver finito prima, ti ho fatto andare troppo lentamente, mannaggia. Anche ad ester chiedo scusa, ma per paura di restare troppo indietro mi sono velocizzata. E anche perché mi è piaciuto :wink:.
Ma tu hai l'appendice alla fine? L'autore interagisce con Augusto e con i lettori.
Riporto qualcosa di seguito però con spoiler sul finale, perciò attenzione, leggete solo dopo aver finito.

Si scopre che il cane Orfeo capiva Augusto quando gli parlava... Per lui sarebbe stata davvero una soddisfazione se avesse potuto saperlo prima di morire. E muore anche lui per il dolore di aver perso il padrone.
Piacerebbe pure a me essere capita dal mio micio che ho battezzato Polpetta perché è chiatto* :mrgreen:.
*Chiatto = grasso.

Unamuno dice che i suoi lettori sono abituati alle sue infrazioni e ai suoi personalismi, siccome mi sono piaciuti vorrei adottarlo come Autore dell'anno però dovrei prima cercare altre opere tradotte in italiano.

Se io non vi parlassi di
qualcosa che, senza che voi lo
sappiate, è già scritto nel profondo
delle vostre anime, voi non mi
leggereste. Insomma, io ho la
pretesa di dar forma a degli
informi e oscuri pensieri che sono
vostri. E se talvolta vi irritate per
qualcosa che vi dico e vi ribellate
a certe mie affermazioni, è perché
sono riuscito a scovare qualcosa
che giaceva nascosto nei meandri
e nelle pieghe dei vostri pensieri, e
a voi disturba che io l'abbia
scovato proprio li.


Ci sono le idee pure, la pura scienza, la ragion pura, la pura conoscenza... E ci sono
anche i puri idioti, idioti puri o
meri idioti, gli idioti che non sono
altro che idioti, senza
contaminazioni di altre nature al
di fuori della pura idiozia.
L'essenza del puro idiota sta nel
fatto che egli non sospetta
minimamente di essere un idiota,
si crede in buona fede furbo, e
quanto più grande è l'idiozia che
ripete - perché le idiozie non si
dicono, ma si ripetono soltanto-
tanto più si convince di enunciare
una profonda verità. Per questo il
puro idiota è idiota positivo e
aggressivo e offensivo, al contrario
dell'idiota spurio, che resta
sempre negativo e difensivo.
 

qweedy

Well-known member
Qweedy, mi dispiace di aver finito prima, ti ho fatto andare troppo lentamente, mannaggia. Anche ad ester chiedo scusa, ma per paura di restare troppo indietro mi sono velocizzata. E anche perché mi è piaciuto :wink:.
Ma tu hai l'appendice alla fine? L'autore interagisce con Augusto e con i lettori.
[/I]

Ho visto che ti è piaciuto, per questo sei andata veloce.
Io invece penso che sarà l'unico libro di Unamuno che leggo, non è un autore nelle mie corde. Si vede anche dalla mia lentezza nel finirlo. Ora devo fare un bel respiro, prendere fiato e cercare di arrivare alla fine, con qualche sforzo.
Non so se ho l'appendice alla fine, domani ti dico.
Comunque era un libro pieno di errori, non ho mai visto così tanti errori tutti insieme, non se se la responsabilità sia del traduttore (Umberto Arenal) o dell'editore (KKIEN Publishing International - collana Maree).
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Ho visto che ti è piaciuto, per questo sei andata veloce.
Io invece penso che sarà l'unico libro di Unamuno che leggo, non è un autore nelle mie corde. Si vede anche dalla mia lentezza nel finirlo. Ora devo fare un bel respiro, prendere fiato e cercare di arrivare alla fine, con qualche sforzo.
Non so se ho l'appendice alla fine, domani ti dico.
Comunque era un libro pieno di errori, non ho mai visto così tanti errori tutti insieme, non se se la responsabilità sia del traduttore (Umberto Arenal) o dell'editore (KKIEN Publishing International - collana Maree).

Peccato! Probabilmente anche i refusi ti avranno deconcentrata nella lettura ed avranno influito sul gradimento... a me succede.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Finito

Ora ho finito anch'io... Qweedy, tranquilla, lo finirai in un'oretta appena.

Nell'ultima parte Augusto, prostrato e provato, vuole uccidersi, ma prima di farlo, fedele alla sua natura indecisa e teorica, decide di consultarsi con l'autore, Unamuno, che vive a Salamanca (non si capisce, in effetti, a che titolo l'autore viene consultato da Augusto). Questi, dimostrando di sapere tutto su di lui, dice al povero Augusto che non può uccidersi, ma, alle rimostranze del povero ectoplasma, cambia idea e lancia il suo vaticinio di morte.
Bella e surreale la pagina di Orfeo... incomprensibile l'appendice.

Credo che la recensione la scriverò domani.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ho visto che ti è piaciuto, per questo sei andata veloce.
Io invece penso che sarà l'unico libro di Unamuno che leggo, non è un autore nelle mie corde. Si vede anche dalla mia lentezza nel finirlo. Ora devo fare un bel respiro, prendere fiato e cercare di arrivare alla fine, con qualche sforzo.
Non so se ho l'appendice alla fine, domani ti dico.
Comunque era un libro pieno di errori, non ho mai visto così tanti errori tutti insieme, non se se la responsabilità sia del traduttore (Umberto Arenal) o dell'editore (KKIEN Publishing International - collana Maree).

Credo che la colpa sia dell'edizione, o almeno lo spero per la reputazione del traduttore :wink:.

Ci ho trovato anche qualcosa di Bolano, un'altra ragione per cui non è stato nelle tue corde. Io invece, nonostante la nebbia in alcune parti, posso dire di essere stata soddisfatta.
Se riesco a trovare altri ebook su Ibs o gratis in rete credo proprio che lo userò come autore per un anno. Mi piacerebbe approfondirlo. Ho gradito anche la sua incursione finale nella storia, il suo non voler far suicidare Augusto ma decidere ugualmente di farlo morire, a significare che non siamo liberi neppure di scegliere come finire la nostra vita perché tanto ci pensa il destino o dio a cambiare i nostri piani.
Almeno Eugenia però ha potuto fare quello che voleva, ma non so a che prezzo visto il comportamento di Mauricio... Secondo me se ne pentirà. Si è capito che avevo un debole per Augusto :mrgreen:? Sono comunque rimasta soddisfatta che lei non l'abbia scelto come marito, il lieto fine per il protagonista ormai non lo preferisco più.
 

qweedy

Well-known member
Il mio personaggio preferito e' Orfeo, dato che Eugenia poi e' crollata. Orfeo e' l'unico puro che ama in modo disinteressato.
Hai ragione, ricorda molto anche Bolano!
E il Dosto? C'è secondo te?

Io ormai ho capito i miei gusti, non ho bisogno del lieto fine, non che mi dispiaccia se c'è, ma non e' necessario. Ma ho bisogno che il protagonista mi piaccia, che sia un puro, un eroe in un certo senso, un idealista, uno forte, positivo.

Riconosco qui l'originalità del finale, far dialogare il protagonista con l'autore e' un'innovazione letteraria davvero originale.
 
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