Passaggio a Nord Ovest

Shoshin

Goccia di blu
Inizio dalla fine .
E la fine di questa grande storia
a cui mi sto appassionando incomincia
pochi anni fa...


Il mare ha restituito,dopo aver custodito per moltissimo tempo, un relitto che rappresenta
tutta un'epoca di viaggi che erano al tempo stesso avventura e periglio insieme.

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Un uomo si immerge e tocca la storia scritta sul legno della HMS Erebus.
 

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Mi aspettavo una lettura interessante e ricca di notizie .Così come tutte le letture che hanno a che fare con il mare e il suo lungo racconto di storie che nei secoli hanno visto tanti protagonisti...



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Due anni dopo il ritrovamento del relitto dell'Erebus nel 2016 fu ritrovata anche la nave sorella Terror,
Era adagiata sul fondale marino in una piccola insenatura dell'isola di Re Guglielmo,detta Terror Bay.
La nave Terror fu disegnata dal Maestro d'ascia Henry Peake e costruita per la Royal Navy dai cantieri Davy di Devon.
Il relitto continua a raccontare una storia grande dal finale tragico...
 

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Lascio qui la storia narrata nel libro di Sir Michael Palin,che oltre ad essere un presentatore televisivo,è anche scrittore e documentarista di valore.
La sua minuziosa e appassionata ricerca sulla storia di queste due navi e sul mistero che avvolse la loro scomparsa rende il suo libro Il mistero dell'Erebus un avvincente racconto di una spedizione tragica ma indimenticabile...



Canada, settembre 2014. Lungo la costa di un’anonima isola, una delle migliaia presenti nell’Artico canadese, una barchetta di nome Investigator sta compiendo dei rilevamenti acustici, quando si imbatte in qualcosa di più che sabbia e scogli: distesa sul fondale c’è una forma scura, solida e sconosciuta. Ha la poppa sfondata, come se qualcuno l’avesse morsicata; le travi del ponte sono scoperte e tutte rivestite da uno strato lanoso di vegetazione acquatica; tra i relitti, mezzo sprofondati nella sabbia, ci sono due eliche, otto ancore e un segmento del timone. È una nave, ma non una nave qualunque. È una nave scomparsa dalla faccia della terra, insieme al suo equipaggio, centosessantotto anni prima. Una nave che ha avuto una delle più straordinarie avventure dell’intera storia navale britannica: è la HMS Erebus. Commissionata nel 1823, la HMS Erebus venne utilizzata, con grande successo, per una spedizione in Antartide dal 1837 al 1840, dove, insieme alla sorella Terror, si guadagnò la formidabile reputazione di essere la nave più affidabile e resistente al ghiaccio di tutta la Marina britannica. Per questo motivo fu scelta per un’altra grandiosa impresa marinara nel glaciale Nord: la conquista del Passaggio a Nord-ovest. Agli ordini dell’Ammiragliato britannico, nel maggio del 1845 il capitano Sir John Franklin, celebre esploratore e ufficiale della Royal Navy, salì a bordo di una nave perfettamente equipaggiata per una spedizione della durata di tre anni: motori a vapore e ponti erano stati rinforzati, abbondante cibo era ammassato nella stiva e a bordo c’erano strumenti avanzatissimi per studiare il magnetismo, la geologia, la botanica e la zoologia e addirittura una macchina fotografica per dagherrotipi. Tutto faceva pensare a un’impresa organizzata con cura e dopo profonde riflessioni. Alle dieci e trenta del mattino del 19 maggio l’Erebus e la Terror levarono le ancore, ruotarono di 360 gradi per essere sicure che le bussole funzionassero e finalmente la spedizione di Franklin verso il Passaggio a Nord-ovest prese il via, con ventiquattro ufficiali e centodieci uomini a bordo. Fu l’inizio di uno dei peggiori disastri nella storia delle esplorazioni artiche. In questo suggestivo libro Michael Palin offre un resoconto di prima mano del percorso e delle condizioni affrontati dall’equipaggio dell’Erebus che, nel 1846, insieme alla Terror, svanì dalla faccia della terra. Cos’è veramente accaduto all’Erebus? Com’era fatta? Dov’era riuscita ad arrivare? Come aveva potuto sopravvivere a tanto, per poi scomparire in quel modo misterioso? Ricercato e illustrato sapientemente con mappe, fotografie, dipinti e incisioni, Il mistero dell’Erebus è l’avvincente racconto di una spedizione tragica ma indimenticabile
 

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La storia della marineria e delle grandi imprese si ricongiunge ad un altro suo immenso veliero,protagonista di una leggendaria spedizione...

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"...Avevamo ormai 3 o 4 giorni di spedizione rimanenti e ancora non l’avevamo trovata ,ha raccontato al National Geographic Mensun Bound, Direttore dell’esplorazione . C’erano ancora 3 aree da sondare. Ma a volte il ghiaccio decide lui dove devi guardare. Ed è stato correndo da ovest verso est che ci siamo ritrovati sulla porzione meridionale della nostra area di ricerca, e lei era lì.”
 

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Cercasi equipaggio per viaggio pericoloso: paga misera, freddo intenso, lunghi mesi di oscurità totale e ritorno non garantito.” Questo era l’annuncio sul giornale per reclutare l’equipaggio dell’Endurance.
 

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Per un pensatore, per un filosofo ,la partenza di un bastimento ha sempre qualche cosa di commovente: l'immaginazione volentieri si fa strada e lo segue nelle sue lotte con le onde ,nelle sue battaglie con gli uragani,nella sua avventurosa corsa, che non sempre si conclude nelle acque di un porto; e per poco che la fantasia se la figuri alle prese con un incidente imprevisto, quella nave si presenta sotto una luce fantastica, anche se la mente non è disposta alla fantasia...

Jules Verne
Le avventure del capitano Hatteras

...
 

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L’Endurance, che trasportava 28 uomini tra esploratori ed equipaggio, salpò dall’Inghilterra il 1° agosto 1914, appena tre giorni prima della dichiarazione di guerra: una volta appreso che la Royal Navy non aveva bisogno degli uomini né della nave, Shackleton proseguì la sua missione verso Sud.
 

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Josef Ressel rivolge il suo sguardo verso il mare...
E resterà li per sempre.Appoggiato alla sua elica navale.
Sulle rive triestine, all'imboccatura del Canal Grande posso passare a trovare un pezzo di storia della marineria .
 

Shoshin

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“Le storie dei marinai sono di una semplicità assoluta, e il loro significato può stare tutto intero nel guscio di una noce.”

Joseph Conrad
 
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