Auci, Stefania - L'inverno dei leoni. La saga dei Florio

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"Hanno vinto, i Florio, i Leoni di Sicilia. Lontani sono i tempi della misera putìa al centro di Palermo, dei sacchi di spezie, di Paolo e di Ignazio, arrivati lì per sfuggire alla miseria, ricchi solo di determinazione. Adesso hanno palazzi e fabbriche, navi e tonnare, sete e gioielli. Adesso tutta la città li ammira, li onora e li teme. E il giovane Ignazio non teme nessuno. Il destino di Casa Florio è stato il suo destino fin dalla nascita, gli scorre nelle vene, lo spinge ad andare oltre la Sicilia, verso Roma e gli intrighi della politica, verso l'Europa e le sue corti, verso il dominio navale del Mediterraneo, verso l'acquisto dell'intero arcipelago delle Egadi. È un impero sfolgorante, quello di Ignazio, che però ha un cuore di ghiaccio. Perché per la gloria di Casa Florio lui ha dovuto rinunciare all'amore che avrebbe rovesciato il suo destino. E l'ombra di quell'amore non lo lascia mai, fino all'ultimo… Ha paura, invece, suo figlio Ignazziddu, che a poco più di vent'anni riceve in eredità tutto ciò suo padre ha costruito. Ha paura perché lui non vuole essere schiavo di un nome, sacrificare se stesso sull'altare della famiglia. Eppure ci prova, affrontando un mondo che cambia troppo rapidamente, agitato da forze nuove, violente e incontrollabili. Ci prova, ma capisce che non basta avere il sangue dei Florio per imporsi. Ci vuole qualcos'altro, qualcosa che avevano suo nonno e suo padre e che a lui manca. Ma dove, cosa, ha sbagliato? Vincono tutto e poi perdono tutto, i Florio. Eppure questa non è che una parte della loro incredibile storia. Perché questo padre e questo figlio, così diversi, così lontani, hanno accanto due donne anche loro molto diverse, eppure entrambe straordinarie: Giovanna, la moglie di Ignazio, dura e fragile come cristallo, piena di passione ma affamata d'amore, e Franca, la moglie di Ignazziddu, la donna più bella d'Europa, la cui esistenza dorata va in frantumi sotto i colpi di un destino crudele. Sono loro, sono queste due donne, a compiere la vera parabola - esaltante e terribile, gloriosa e tragica - di una famiglia che, per un lungo istante, ha illuminato il mondo. E a farci capire perché, dopo tanti anni, i Florio continuano a vivere, a far battere il cuore di un'isola e di una città. Unici e indimenticabili."

Secondo e ultimo volume della saga dei Florio, racconta la parabola discendente di questa famiglia che ha segnato in modo profondo la storia di Palermo e della Sicilia. L'inverno dei Leoni è anche la storia di due donne, diverse tra loro ma entrambe straordinarie, una la più bella d'Europa, la cui esistenza dorata va in frantumi a causa di un destino crudele, l'altra fragile come il cristallo ma affamata d'amore. Si tratta di donna Franca e Giovanna, rispettivamente mogli di Ignazziddu e di Ignazio, i due protagonisti di questa storia.

L'ho apprezzato molto meno rispetto al primo romanzo (I leoni di Sicilia): tanto il primo libro era positivo, in quanto raccontava la parabola ascendente di questa famiglia, dalla miseria alla ricchezza, tanto questo secondo libro è negativo, i protagonisti sono deboli e ho provato poca empatia verso di loro. Immagino che la vita degli aristocratici a inizio Novecento fosse così, balli, feste, ricevimenti, viaggi in tutta Europa, ostentazione di benessere, anche quando la rovina era vicina e in stridente contrasto con la miseria della popolazione.

Comunque ben scritto, con molta attenzione ai dettagli storici e politici (è un ripasso - approfondito - della storia d'Italia dell'epoca!), eppure sono arrivata alla fine con una certa fatica.
 
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