Hawkins, Paula - Un fuoco che brucia lento

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Laura ha trascorso la maggior parte della vita sotto il peso dei giudizi altrui. È considerata irascibile, turbata, un'outsider. Miriam sa che, solo perché Laura è stata vista lasciare la scena di un crimine orribile con i vestiti sporchi di sangue, ciò non fa di lei necessariamente un'assassina. L'amara esperienza le ha insegnato quanto sia facile essere colti al posto sbagliato nel momento sbagliato. Carla è ancora scossa dal brutale omicidio del nipote. Non si fida di nessuno: sa che anche le persone buone sono capaci di azioni terribili. Ma fin dove è disposta a spingersi per trovare pace? Innocente o colpevole, ognuno di noi è segnato nel profondo. Ma alcuni di noi sono segnati al punto di uccidere. Perché quando accendi una miccia, non puoi più fermare l'incendio.

Paula Hawkins è tornata, e con lei torna anche la masnada dei suoi personaggi borderline, disturbati, al limite del credibile. Ce ne sono parecchi, in questo suo ultimo thriller, Un fuoco che brucia lento… tanti che, davvero, la metà basta. Eppure, nonostante i personaggi discutibili, la trama stiracchiata, lo stile oltremodo confusionario, non posso dare di questo libro un giudizio negativo, anzi, sebbene sia ben lontano dall'essere definibile "capolavoro", mi ritrovo a consigliarlo. Perché? Perché il cerchio si chiude, alla fine la quadra si trova, il finale ha un senso, si respira una certa, claustrofobica tensione… ma soprattutto perché, leggendo, si ha voglia di andare avanti. Ho pensato più volte, come sempre mi capita con quest'autrice, di mollare lì la Hawkins con tutte le sue elucubrazioni e dinamiche poco plausibili, eppure anche stavolta ho proseguito, non me la sono sentita di chiudere il libro, perché per un motivo o per l'altro, per curiosità morbosa, autolesionismo, gusto per l'orrido – fate voi – ho voluto sapere come finiva la storia, chi avesse ucciso, alla fine della fiera, Daniel Sutherland. E sono stata premiata, il libro si è rivelato non essere così male, si è salvato, è riuscito a riemergere dal canale putrido in cui stava per annegare. Perciò provate anche voi e, se all'inizio non vi appassionerà, crederete di non capirci niente tra i mille flash-back e cambi di punto di vista, avrete difficoltà ad orientarvi tra tutti i personaggi, tranquilli… ci sono passata anch'io e ne sono uscita, comunque, soddisfatta.
 
Alto