Fukunaga, Cary - 007 No time to die

Meri

Viôt di viodi
Il passato non muore mai e scava un solco profondo tra James Bond e Madeleine Swann. Se ogni matrimonio ha il suo segreto, quello che cova Madeleine ha la forza di mille fuochi e li separa 'per sempre'. Per cinque anni almeno. Sopravvissuto a un attacco frontale e al presunto tradimento della compagna, Bond si è ritirato in una bolla esotica da cui lo stana il suo amico Felix Leiter. In missione per conto della CIA, che insegue uno scienziato pazzo e un'arma invisibile in grado di 'puntare' il DNA di chiunque, incontra la nuova recluta dell'MI6, matricola 007. M, credendolo morto, ha attribuito la licenza di uccidere a Nomi, una donna e un'agente decisamente più giovane di lui. In sua assenza il mondo è cambiato e il progetto Hercules lo minaccia. La chiave per risolvere l'enigma, che ha eliminato tutti i componenti della Spectre (eccetto uno), è Madeleine. Dietro il trauma della sua infanzia si nasconde il cattivo di turno e l'unica chance per Bond di salvare il mondo.

Il finale lascia perplessi.
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Sono andato al cinema con molte aspettative viste le precedenti, buonissime, pellicole ma ne sono uscito piuttosto deluso. Il buon Daniel Craig si congeda lasciando la scena al bravo Tom Hardy (così si vocifera) con una pellicola non del tutto riuscita a causa di una sceneggiatura che lascia un poco perplessi. Cary Fukunaga è noto per True Detective e un film sull'agente segreto più famoso di sempre pareva un'occasione d'oro per evidenziare maggiormente il suo talento, ma così non è stato.
A mio parere l'eccessivo sentimentalismo, sparso a profusione, non ha fatto che nuocere al risultato complessivo. Donne innamorate, bambine, sguardi languidi, baci, anche no grazie. Per non parlare del villain di turno, ovvero Rami Malek: niente contro di lui, ma carisma zero, veramente poca cosa

SPOILER
L'idea che un signor nessuno in un solo colpo azzeri completamente la Spectre, ovvero l'associazione a delinquere che rappresenta l'avversario più importante e potente dell'intera saga, appare quantomeno avventata e poco indovinata.
FINE SPOILER

Il finale lascia perplessi, così come l'inserimento della 007 di colore, una presenza che ha il carisma di un cactus appassito. Male anche qualsiasi scena con la presenza della poco credibile Seydoux. Le note positive sono rappresentate, come di consueto, dalle spettacolari scene di azione. Bene anche la scena Bond-Blofeld, l'intrigante agente cubana (l'esempio ideale di come dovrebbe essere costruito un personaggio femminile) e le locations italiche.
Direi che potrei dargli una sufficienza stiracchiata mentre mi accingo a cercare notizie sul prossimo film della serie (sperando sia diretto da Villeneuve o Nolan).
 
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