283° MG - Pietr il lettone di Georges Simenon

francesca

Well-known member
Franci, grazie sia per la descrizione di Simenon (che in effetti mi mancava) e sia perché mi hai fatto sorridere di prima mattina! ;) Mi sa che ti sei scordata che ho... ehm... qualche problemino a vedere le foto! :) :) :) :)
Scusami!!! Che sbadata che sono! Però bello che tu la prenda con il sorriso! Grazie per non avermi direttamente mandato a quel paese.

Allora poi ok per il carrettiere, adesso però vado con le babbucce. Teniamoci in contatto ;-)
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Scusami!!! Che sbadata che sono! Però bello che tu la prenda con il sorriso! Grazie per non avermi direttamente mandato a quel paese.

Allora poi ok per il carrettiere, adesso però vado con le babbucce. Teniamoci in contatto ;-)
Ma scherzi? Ma quale paese e paese, resta qui che dobbiamo leggere altri Maigret! Comunque non è strano, capita spesso, a tutti, anche a mia madre! ;)
Ok, quando vuoi partire con il carrettiere scrivimi, tanto sono qui!
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Comunque ho finito anch'io! Molto, molto soddisfatta e lieta di aver finalmente fatto la conoscenza di Monsieur Maigret. Ci ritroveremo ancora.
 

francesca

Well-known member
Ester
mi interessa sapere il tuo parere su qualcosa che ho notato durante la lettura.
Ti riporto alcuni stralci, per spiegarmi meglio:
"Ogni razza ha il proprio odore che le altre razze detestano. Il commissario Maigret aveva aperto la finestra e fumava senza sosta, ma continuava ad essere infastidito da un vago fetore."
Di seguito riporto delle frasi che Simenon mette in bocca alla stesso Maigret:
"Ho dovuto consultare l'atlante.... Lì ci sono diversi staterelli: L'Estonia, la Lettonia.... Come se non bastasse ci sono gli ebrei sparsi un po' dovunque, che però formano un popolo a parte.....
Ci sono contadini con la faccia da lapponi o da camalucchi, spilungono biondi, e tutto un incrocio di ebrei che mangiano aglio e uccidono gli animali in modo diverso dagli altri...."

Il libro è scritto nel 1931. Mi chiedo se questi discorsi che Simenon mette con naturalità nel suo libro non siano un eco di una società permeata da razzismo e antisemitismo, a volte anche in modo inconsapevole.
Non credo che Simenon fosse razzista e antisemita, o che volesse dare quell'idea del suo personaggio Maigret. Il che mi colpisce ancora di più, nel pensare come nei primi anni del Novecento, certi concetti che adesso ci appaiono aberranti erano naturali e ovvi.

Che ne pensi? forse esagero?
 

estersable88

dreamer member
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Ester
mi interessa sapere il tuo parere su qualcosa che ho notato durante la lettura.
Ti riporto alcuni stralci, per spiegarmi meglio:
"Ogni razza ha il proprio odore che le altre razze detestano. Il commissario Maigret aveva aperto la finestra e fumava senza sosta, ma continuava ad essere infastidito da un vago fetore."
Di seguito riporto delle frasi che Simenon mette in bocca alla stesso Maigret:
"Ho dovuto consultare l'atlante.... Lì ci sono diversi staterelli: L'Estonia, la Lettonia.... Come se non bastasse ci sono gli ebrei sparsi un po' dovunque, che però formano un popolo a parte.....
Ci sono contadini con la faccia da lapponi o da camalucchi, spilungono biondi, e tutto un incrocio di ebrei che mangiano aglio e uccidono gli animali in modo diverso dagli altri...."

Il libro è scritto nel 1931. Mi chiedo se questi discorsi che Simenon mette con naturalità nel suo libro non siano un eco di una società permeata da razzismo e antisemitismo, a volte anche in modo inconsapevole.
Non credo che Simenon fosse razzista e antisemita, o che volesse dare quell'idea del suo personaggio Maigret. Il che mi colpisce ancora di più, nel pensare come nei primi anni del Novecento, certi concetti che adesso ci appaiono aberranti erano naturali e ovvi.

Che ne pensi? forse esagero?
Guarda, Francesca, la penso esattamente come te. Mi colpisce questa tua riflessione perché avevo notato anch'io questi passaggi ed ho voluto fingere di ignorarli per provare a farmi un'idea più precisa nei libri successivi. Mi pareva di aver letto che Simenon fosse fortemente antinazista e non razzista - spero di non sbagliarmi - e perciò concordo con la tua idea che volesse inserire nella serie sprazzi di un sentire diffuso, comune e inconsapevole. Maigret e Simenon antisemita... lo credo inconcepibile.
 

Shoshin

Goccia di blu
Guarda, Francesca, la penso esattamente come te. Mi colpisce questa tua riflessione perché avevo notato anch'io questi passaggi ed ho voluto fingere di ignorarli per provare a farmi un'idea più precisa nei libri successivi. Mi pareva di aver letto che Simenon fosse fortemente antinazista e non razzista - spero di non sbagliarmi - e perciò concordo con la tua idea che volesse inserire nella serie sprazzi di un sentire diffuso, comune e inconsapevole. Maigret e Simenon antisemita... lo credo inconcepibile.
Vi lascio questi contributi dal web

http://www.simenon-simenon.com/2011/03/simenon-e-lantisemitismo.html?m=1

 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Vi lascio questi contributi dal web

http://www.simenon-simenon.com/2011/03/simenon-e-lantisemitismo.html?m=1

Grazie, Shoshin. Contributi molto interessanti che danno da pensare.
 

francesca

Well-known member
Vi lascio questi contributi dal web

http://www.simenon-simenon.com/2011/03/simenon-e-lantisemitismo.html?m=1

Grazie Shoshin.
Ho letto con interesse. A
nche i due soli commenti che ci sono all'articolo che hai postato e che riporto.
Una certa Orietta dice:
"l'antisemitismo di Simenon si comprende benissimo anche dai romanzi."
A cui risponde un certo Massimo:
"Come ben descritto nell'articolo, era parte integrante della cultura borghese dell'epoca".

Leggendo quei pochi accenni in Pietr, anche a me è venuto da pensare come Massimo, cioè che certi concetti fossero davvero parte della cultura dell'epoca.
Questo è il terzo libro che leggo di Simenon, quello che più mi ha colpito fra questi tre è La neve è sporca, ambientato in una non ben definita cittadina oppressa dalla dittatura di un invasore non identificato, ma per cui non si fatica a riconoscere l'esperienza dell'occupazione nazista di molti paesi europei. In quel libro non ho potuto notare nessun accenno antisemita, nè di simpatia a tesi naziste o razziste.
Sono molto curiosa di leggere altri libri ponendo attenzione a questo tema.
 
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