67° Artisticforum - Le nostre opere d'arte preferite

alessandra

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L

Ma come gli sarà venuto in mente di dipingere un ragazzo morso da un ramarro? Il volto del ragazzo esprime sofferenza e forse la posizione e il movimento delle mani ancora di più. Colpisce la perfezione delle dita e della frutta.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ma come gli sarà venuto in mente di dipingere un ragazzo morso da un ramarro?
Infatti 😆. E poi dove l'avrebbe morso 🤔? Secondo me proprio sulle dita... Magari pensava di accarezzarlo senza farsi male.
Comunque conoscevo questo quadro ma non il titolo e, come ho già detto in fase di proposta, l'ho sentito nominare in tv e mi ha colpita.
 
Ultima modifica:

qweedy

Well-known member
Da quanto ho trovato in internet, sembra che l'idea possa essere venuta a Caravaggio dopo aver visto un quadro di Sofonisba Anguissola del 1554 che rappresentava un bambino morso da un granchio. L'essenza del quadro era concentrata sulla smorfia di dolore del bambino. Forse Caravaggio voleva trasmettere l'emozione dell'istante tra sorpresa e dolore, l'istante del morso.

Premesso che Caravaggio non mi piace molto, credo che questo quadro sia ricco di simboli. Ad esempio il ramarro nascosto tra frutta e fiori, che potrebbero rappresentare i piaceri della vita, indica di fare attenzione a godere delle gioie, perché nel grande piacere si nasconde anche un grande dolore, soprattutto per quanto riguarda le pene d'amore. Il modello è un ragazzo di vita effeminato, con la rosa tra i capelli e la spalla sensualmente scoperta.
 

lettore marcovaldo

Well-known member
"Questa non è una macchina": sembrerebbe l'affermazione più adatta da associare a questa immagine (alla Magritte).
Mi fa pensare a una specie di guscio di tartaruga con dentro una creatura che guarda fuori con sospetto.
Diverte e originale...ma allo stesso tempo, come dice Ondine, ha qualcosa di inquietante.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Questo ritratto mi appare piuttosto freddo, forse per i colori molto tenui e per la precisione del tratto. Lo sguardo ed il sorriso della ragazza hanno un misto di dolcezza e inquietudine, c'è un'atmosfera estraniante. Più che il ritratto di una giovane donna sembra il ritratto di un'anima, di una creatura evanescente.
 

lettore marcovaldo

Well-known member
Mi piace questo ritratto: senza una vera ragione...forse è quell'aria assorta. O forse mi ricorda una persona... mistero! :mrgreen:
In effetti questa foto rende il ritratto più "freddo" di quanto non sia. Lo dico perché è la foto più nitida che ho trovato, ma con questa resa che è più chiara dell'originale. Infatti il quadro l'ho visto, almeno un paio di volte negli anni, dal vivo. E' esposto alla GAM (galleria di arte moderna di Genova) e ha un tono leggermente più "caldo".
 

qweedy

Well-known member
Antonio_Donghi_Giovinetta.jpg


Antonio Donghi - Giovinetta


Inserisco dopo tantissimo tempo la prossima proposta, mi dispiace ma non ho più avuto il tempo e il modo di collegarmi "seriamente" al forum
Bellissimo, non l'avevo mai visto. Sì, i colori sono freddi e pochi, il marrone dei capelli è lo stesso della veste più che sobria, ma trasmette una sensazione di "pulizia", di semplicità e di rigore, che mi meraviglia. Mi piace!
 

Shoshin

Goccia di blu
Antonio_Donghi_Giovinetta.jpg


Antonio Donghi - Giovinetta


Inserisco dopo tantissimo tempo la prossima proposta, mi dispiace ma non ho più avuto il tempo e il modo di collegarmi "seriamente" al forum.
Dal primo momento che ho visto questo quadro ho pensato ai versi di una canzone di Giuni Russo,Cercati in me.

...Anima fosti dal nulla
E per amore creata
Se ti perdessi, o mia colomba amata
Ti scoprirai dipinta
Impressa sul mio petto
Dai tratti così viva che posso contemplarti...

E questo volto somiglia a quello di Giuni,nello sguardo lungo,nella pazienza che emana.
I colori ,che sono di olio all'impasto ,
sottolineano questa presenza che riempie senza far rumore,statica eppure lontana .
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Questo dipinto è talmente accurato nei dettagli e di ampio respiro che mi sembra di assistere dal vivo alla scena, ho la viva percezione di trovarmici dentro. La finestra decorata in cui si intravedono stelline mi cattura, l'ambiente semplice e antico è affascinante, la luce invade lo spazio. C'è un'atmosfera di grande tranquillità. Più che un dipinto mi sembra una foto.
 

Shoshin

Goccia di blu
Ispirata dallo studio della lingua araba,lenta ma continua,e dal mio quasi inizio della lettura del secondo libro di Kader Abdolah,lascio un dipinto del pittore Ludwig Deutsch

Un maestro di scuola araba

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Un ambiente modesto,con i muri crepati ed ammuffiti.
Tutto intorno i segni della povertà.
Ma al Maestro e al discepolo restano i libri e la scrittura per staccarsi dal mondo ed entrare nella luce della sapienza.
 

qweedy

Well-known member
Un ambiente modesto,con i muri crepati ed ammuffiti.
Tutto intorno i segni della povertà.
Ma al Maestro e al discepolo restano i libri e la scrittura per staccarsi dal mondo ed entrare nella luce della sapienza.
Mi piace moltissimo, è proprio questo che mi trasmette: non importa cosa c'è o cosa non c'è intorno, il Maestro e il discepolo sono concentratissimi nello studio. Sono Altrove.
 

lettore marcovaldo

Well-known member
C'è una grande attenzione per i dettagli in questo quadro. Non c'è solo la ricerca dell'"esotico". Sembra quasi una composizione di nature morte (oltre il gruppo centrale del maestro e allievo). Tutto con una precisione quasi fotografica. Leggendo qualche nota sull'autore infatti ho trovato che si basava molto su fotografie fatte sul campo per riprodurre le opere in studio.
Forse c'è anche la volontà di fissare immagini di un mondo che si immaginava destinato a sparire o cambiare radicalmente in pochi anni.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Questa è l'ultima opera d'arte da commentare:

Boldini_signora_in_rosa.jpg

Boldini La signora in rosa (Ritratto di Olivia de Subercaseaux Concha), 1916
 

qweedy

Well-known member
Questa è l'ultima opera d'arte da commentare:

Boldini_signora_in_rosa.jpg

Boldini La signora in rosa (Ritratto di Olivia de Subercaseaux Concha), 1916

Giovanni Boldini la dipinse a 74 anni, sull’orlo della cecità, in quel 1916 funestato dalla guerra. Ma nulla nel dipinto trasmette negatività. La giovane appare fresca e spontanea, ritratta in un atteggiamento elegante e disinvolto, come colta di sorpresa, quasi non fosse in posa.

Boldini, ormai quasi cieco, si rifiutò poi di consegnare il ritratto alla famiglia committente, trattenendolo nella sua collezione privata.

Trovo questo quadro modernissimo e stupendo. Meraviglioso il vestito, e come lo ha reso con pennellate che riflettono la luce.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
La posa di questa modella è dinamica, sembra in movimento.
Sembra una donna molto sicura della propria femminilità, la spallina che scende e il sorriso un po' stretto sembrano voler sottolineare la consapevolezza della propria bellezza, la trovo nell'insieme un po' altezzosa, non so, non mi ispira simpatia.
La tecnica pittorica non mi piace, sinceramente, troppe pieghe sull'abito e sul divano.
Avrà partecipato ad un ballo? I fiori le sono stati donati dopo un saggio di danza? Chissà.
P.S. Il nome Olivia mi piace tantissimo!
 
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