Stölzl, Philipp - The Physician - Medicus

Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
Il film, del 2013, è liberamente basato sull'omonimo romanzo di Noah Gordon.
La vicenda narrata dal film è imperniata su Rob, un giovane uomo inglese dell’XI secolo, rimasto precocemente solo a causa della morte della madre per un misterioso “male del fianco”. Questo evento segna la sua intera esistenza, che da allora in poi sarà dedicata al compito di cercare le cause delle infermità per curare coloro che ne sono affetti. La vocazione è inoltre rafforzata da una particolare attitudine dello stesso Rob nell’intuire la gravità dei malanni nell’imminenza della morte.
Dopo l’adolescenza trascorsa ad apprendere i rudimenti della cura viaggiando insieme ad un cerusico, un po’ ciarlatano un po’ cavadenti, Rob incontra i rappresentanti di una comunità di ebrei eruditi che gli parlano della medicina molto più avanzata praticata in Persia. Fedele al proprio desiderio e alla propria vocazione, intraprende quello che sarà il viaggio della sua vita. Attraversata la Manica, percorre lunghe distanze per giungere in Africa e di lì arriva in Persia, dove presso la madrasa di Isfahān, insegna il famoso Ibn Sina, conosciuto nell’occidente cristiano come Avicenna. In quella prestigiosa scuola però vengono accettate solo persone di religione islamica o ebraica, e pertanto l’ardimentoso Rob si finge ebreo arrivando perfino a circoncidersi per raggiungere il proprio obiettivo. Alla sua avventura culturale e scientifica si intrecciano anche l’avventura erotica con la giovane Rebecca e le lotte fra gli islamici “illuminati” e i più retrivi Selgiudichi.
Accolto nella madrasa di Ibn Sina, ne diviene in breve tempo l’allievo più stimato e dotato, ma anche il più insofferente nei confronti delle limitazioni imposte dalle varie religioni, tutte improntate all’oscurantismo e al timore delle proibizioni “divine”. Anche in quell’oasi di pensiero e sperimentazione, infatti, i dettami religiosi impediscono la “profanazione” del corpo dei defunti e quindi la conoscenza dell’anatomia.
In seguito ad una epidemia di peste la città di Isfahan viene isolata e gli abitanti vengono accolti nella madrasa, dove vengono falcidiati dal terribile morbo, ma Rob e il suo maestro ne intuiscono le cause (le zecche dei ratti) e riescono in parte a limitare i danni. Nel frattempo il nostro audace Rob inizia di nascosto a dissezionare i cadaveri, scoprendo che l’anatomia così come viene insegnata anche da Ibn Sina, sulla scia degli insegnamenti di Ippocrate e degli antichi maestri, è completamente sbagliata. La sua attività viene però smascherata dalla fazione dei Selgiudichi ed usata per fomentare l’odio contro la madrassa e contro il sovrano che la protegge e tollera la presenza degli ebrei. A nulla serve il valoroso tentativo di Rob di discolpare questi ultimi rivelando la propria appartenenza alla religione cristiana. Ben presto si giunge allo scontro sanguinoso e all’assedio della città, che viene incendiata e distrutta.

Spoilerino
Rob, perdonato dal suo maestro, trascorre l’ultima notte prima della sconfitta insegnando a Ibn Sina la vera forma degli organi interni del corpo umano, e riceve dal suo antico insegnante il testamento spirituale: il comando di fuggire dalla città ormai in fiamme per diffondere nel mondo la curiosità scientifica e l’amore del sapere.
Il grande studioso, ormai vecchio e sopraffatto dal dolore per la distruzione della sua scuola decide di lasciarsi morire con essa e si avvelena.
Rob esce di nascosto dalla città invasa dai nemici e porta con sé oltre all’amata Rebecca (sfuggita ad una sorte atroce) anche il proprio bagaglio di nuove nozioni, la sua curiosità indomabile, e la promessa fatta al maestro di proseguire il cammino verso la conoscenza.
Film interessante, esteticamente valido, piacevole per ritmo e dialoghi. Affascinante la ricostruzione storica delle città dell'epoca, sia in oriente che in occidente. Non molto approfondita la figura di Ibn Sina, interpretato dal bravo Ben Kingsley (noto per aver impersonato Gandhi). Sopportabile la storia d'amore, ma tanto si sa che è come il prezzemolo, va bene su tutto.
Per me un bel 7 su 10 è meritato.
.....
 
Ultima modifica:
Alto