Ho scoperto questo fotografo e le sue foto mi hanno affascinato, vi consiglio di andare a sbirciarle sul suo sito, ero davvero indecisa su quale foto postare e alla fine ho scelto questa perché volevo farvi notare quanto sono minuziosi i particolari di questo interno.
Anche le foto all'esterno sono molto d'atmosfera.
Questa foto fa parte della raccolta "Once Upon a Time in Kazimierz" e racconta la vita quotidiana di una famiglia ebrea a Cracovia, in Polonia, negli anni '30. Ambientata nel quartiere storicamente ebraico di Kazimierz , la serie è stata ispirata da visite a Cracovia, dove la moglie di Tuschman, Ewa, è cresciuta e ha frequentato l'Università.
Il progetto è il mio tentativo di tessere insieme finzione narrativa con la storia culturale e familiare, rendendo omaggio ai pittori che amo: Vermeer, Rembrandt, Van Gogh, Balthus, e de Chirico.
Onirico e poetico nello stile, "C'era una volta a Kazimierz" racconta in primo luogo una storia di perdita; la morte, lo sfilacciamento dei legami familiari, e sentimenti di dolore pervadono molte delle immagini, che però sono anche punteggiate da momenti di amore, desiderio, e tenerezza. Richard Tuschman lavora principalmente come fotografo commerciale in studio, ed è famoso per la sua tecnica particolare: crea collage digitali composti da fotografie di diorami (una riproduzione in miniatura grande come una casa di bambole per ricreare gli ambienti), li fotografa, e poi vi inserisce con Photoshop le immagini scattate in studio a modelle e modelli su fondali neutri. Ogni progetto richiede almeno due anni di lavoro, considerato che costruire i set, cercare i modelli e poi editare le immagini richiede molto tempo, avvicinando il suo lavoro a quello della realizzazione di un film.
Ha realizzato anche la raccolta "Hopper Meditations", altrettanto fascinosa.