288° MG - Chiamami col tuo nome di André Aciman

isola74

Lonely member
Oggi ha inizio questa lettura condivisa. Per il momento siamo Francesca ed io ma chi volesse unirsi è il benvenuto.
Conosco la trama solo dalla quarta di copertina e non ho visto il film. Speriamo bene!!!
 

francesca

Well-known member
Eccomi Isola, letto il primo paragrafo, davvero troppo presto per un commento, anche se mi sono sentita subito accolta dalla storia, già dalle prime righe.
Anch'io non ho visto il film e sono contenta di iniziare dal libro, mi fa stare più tranquilla, perchè posso immaginarmi i protagonisti senza farmi influenzare, ed è sempre la cosa migliore quando si legge.
 

isola74

Lonely member
Ho iniziato anche io. Ho l'edizione Guanda di 271 pagine e per ora sono a pagina 24.
Se , come spero, abbiamo la stessa edizione magari mettiamo il numero delle pagine per capire esattamente dove siamo ed evitare eventuali spoiler .
Ovviamente come dici tu è ancora presto per farsi un'idea chiara ma la prima impressione non è male, mi sembra che sia abbastanza scorrevole. Anche io preferisco leggere sempre prima il libro del film per immaginare i personaggi a mio piacimento
 

isola74

Lonely member
Fine primo capitolo, pagina 76

La lettura prosegue abbastanza scorrevole ma finora mi sembra un pochino ripetitiva, e forse anche un po' scialba ....i due protagonisti per adesso si stanno ancora studiando.
Vediamo come procede
 

francesca

Well-known member
Ho la stessa tua edizione e sono a pag. 49, procedo più lentamente di te.
Sto avendo la tua stessa impressione.
Stile scorrevole, ma abbastanza lento. Anche ieri mentre leggevo pensavo: sì va beh, e poi? Mi sembra che succeda poco. E l'osservazione minuziosa di ogni singola sfumatura di voce, di sguardo, di colori dei costumi di Oliver....sì ok, profonda, ma non mi sembra aggiunga molto.
Cioè mi sembra che la storia non proceda nè nello svelare davvero più intimamente i personaggi, nè nelle situazioni.
Tu sei più avanti di me, quindi mi devo aspettare ancora diverse pagine di questa "gnola".
 

isola74

Lonely member
Pag. 120

Che dire? Il "tira e molla" continua senza grosse novità ( tranne una sola che non voglio spoilererare), e io continuo a leggere sperando sempre di trovare dell'altro.... non è che non mi stia piacendo proprio, per fortuna non è una lettura pesante, è che forse avevo altre aspettative......
 

isola74

Lonely member
Pag 184 - fine seconda parte

Il racconto prosegue per alcune decine di pagine ancora lentamente per poi avere all'improvviso una piccola accelerata....
tutto sommato però mi sembra sempre che manchi qualcosa . Non saprei ....magari un approfondimento su ciò che sentono davvero i ragazzi, mi sembra che la narrazione sia un po' approssimativa e probabilmente mi rendo conto che è fatto di proposito, per adattarsi ai dubbi e turbamenti adolescenziali ......sarò io un po' troppo avanti con l'età per apprezzarli fino in fondo 🤷‍♀️
 

francesca

Well-known member
Pag. 187
Anch'io sto avendo le tue stesse impressioni, come se in alcuni punti ci fosse un'accelerata, piccoli "aire" della storia. E anche la sensazione di essere troppo vecchia per apprezzare e riuscire a capire la sezione e la disamina minuziosa di sentimenti, sguardi, voci, parole di Elio.
A proposito del titolo del libro, e anche del punto in cui Oliver dice a Elio: "chiamami con il mio nome", ho pensato che è una cosa bella e romantica, però forse può funzionare solo fra persone dello stesso sesso.
Anche in altri momenti della relazione fra i due ragazzi mi sono ritrovata ad avere la stessa sensazione: cioè di parole, emozioni, reazioni che hanno senso solo in un rapporto omosessuale. Il che mi piace: ho letto altre storie in cui c'erano relazioni del genere, ma questa è la prima volta che riesco ad apprezzarne le sfumature e le particolarità.
Per esempio, mi ero segnata un altro punto, a pag. 79:
Volevo essere come lui? O volevo essere lui? O forse volevo solo averlo? Oppure "essere" e "avere" sono verbi del tutto inadeguati nell'intricata matassa del desiderio, per cui avere il corpo di qualcuno da toccare ed essere quel qualcuno che desideriamo toccare è la stessa cosa...
Ecco, non credo che in un rapporto etero questo tipo di considerazioni abbiano molto senso, perchè pur desiderando con tutto il cuore l'altro, e anche sentendosi un corpo solo durante il rapporto sessuale, credo che la sensazione sia di completamento di sè stessi più che di immedesimazione.
Ma che tu sappia l'autore è omosessuale?
Altra domanda: nel dietro di copertina c'è scritto: I protagonisti di Chiamami con il tuo nome....tornano in Cercami (Guanda, 2019).
Quindi c'è un seguito?
 
Ultima modifica:

qweedy

Well-known member
Altra domanda: nel dietro di copertina c'è scritto: I protagonisti di Chiamami con il tuo nome....tornano in Cercami (Guanda, 2019).
Quindi c'è un seguito?

Sì, "Cercami" racconta la vita dei due protagonisti e del padre molti anni dopo l'incontro in Riviera. Non mi è piaciuto, sono riuscita ad arrivare alla fine con molta fatica.
 

isola74

Lonely member
Pag. 187
Anch'io sto avendo le tue stesse impressioni, come se in alcuni punti ci fosse un'accelerata, piccoli "aire" della storia. E anche la sensazione di essere troppo vecchia per apprezzare e riuscire a capire la sezione e la disamina minuziosa di sentimenti, sguardi, voci, parole di Elio.
A proposito del titolo del libro, e anche del punto in cui Oliver dice a Elio: "chiamami con il mio nome", ho pensato che è una cosa bella e romantica, però forse può funzionare solo fra persone dello stesso sesso.
Anche in altri momenti della relazione fra i due ragazzi mi sono ritrovata ad avere la stessa sensazione: cioè di parole, emozioni, reazioni che hanno senso solo in un rapporto omosessuale. Il che mi piace: ho letto altre storie in cui c'erano relazioni del genere, ma questa è la prima volta che riesco ad apprezzarne le sfumature e le particolarità.
Per esempio, mi ero segnata un altro punto, a pag. 79:
Volevo essere come lui? O volevo essere lui? O forse volevo solo averlo? Oppure "essere" e "avere" sono verbi del tutto inadeguati nell'intricata matassa del desiderio, per cui avere il corpo di qualcuno da toccare ed essere quel qualcuno che desideriamo toccare è la stessa cosa...
Ecco, non credo che in un rapporto etero questo tipo di considerazioni abbiano molto senso, perchè pur desiderando con tutto il cuore l'altro, e anche sentendosi un corpo solo durante il rapporto sessuale, credo che la sensazione sia di completamento di sè stessi più che di immedesimazione.
Ma che tu sappia l'autore è omosessuale?
Altra domanda: nel dietro di copertina c'è scritto: I protagonisti di Chiamami con il tuo nome....tornano in Cercami (Guanda, 2019).
Quindi c'è un seguito?
Ma sai che anche a me è rimasta impressa quella stessa parte?
E anche l'espressione Chiamami col tuo nome mi sembra molto bella e romantica.. sicuramente più facile da mettere in pratica con persone dello stesso sesso.... ma solo per una questione prettamente pratica di nomi maschili e femminili... per il resto credo che i dubbi di Elio siano i dubbi di qualsiasi innamorato.
È che forse non riesco a farmi piacere la modalità con cui questi dubbi sono esplicitati..... non riesco a trovare empatia con l'autore
 

isola74

Lonely member
Finito!
***spoiler***

Dopo una lettura sempre "sospesa"... in attesa di qualcosa in più, sono state le ultime pagine a riscattare il libro....
Pagine - almeno per me- piene di tristezza, la tristezza di un amore sfuggito e da cui i due amici sono fuggiti, per una vita più facile forse, certamente più conformista.....
In definitiva mi aspettavo sicuramente di più da questo libro, poche pagine non possono far dimenticare totalmente il senso di incompiutezza che ho provato per quasi tutto il tempo.
Come ho già detto, forse sono solo troppo vecchia per apprezzarlo a pieno.
Voto sufficiente
 

francesca

Well-known member
Finito anch'io.
Come te, Isola, anch'io mi sono sentita coivolgere emotivamente molto di più dalle pagine finali, dal racconto degli incontri nel proseguirsi degli anni che da molte altre parti del libro.
Quella per esempio dell'evento in libreria non l'ho proprio capita. Ho intuito che l'autore con questo poeta e il suo "sanclemizzare" stava cercando di dirci qualcosa di profondo, ma non ho capito il senso ultimo di tutta quella tiritera, del confronto con i tailandesi, della rivelazione pensando a San Clemente. Così come ho trovato incompresibili tanti momenti dei dialoghi, i personaggi, pieni di allusioni che mi sono sfuggite. Che senso hanno le tre figlie del proprietario della libreria? E la moglie del poeta che chiama Elio sempre "dissoluto"?

Altri personaggi non mi sono sembrati ben integrati nella storia, per esempio Viola.

Insomma una lettura con alti bassi. Però sono contenta di averla fatta, perchè sicuramente mi ha dato spunti interessanti e profondi.
 
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