294° MG - Via col vento di Margaret Mitchell

MonicaSo

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Finito.
Confermo la mia netta preferenza per Melany e aggiungo che forse è la prima volta che un personaggio di un libro mi sia stato così antipatico dalla prima pagina all'ultima, parlo di Scarlett.
E non guarderò il film, ma ora senza rimpianti.

Posso aggiungere però che sono contenta di aver fatto questa lettura con voi, sicuramente un libro da conoscere, che mi mancava.
 

ayuthaya

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Rhett ha chiesto a Rossella di sposarlo. Sia nel libro sia nel film, è il punto che mi emoziona e mi diverte di più! Allo stesso tempo sono triste, perchè con la quinta parte mi volgo verso la fine del romanzo... ed è anche la parte più triste! Sono già dispiaciuta di dover abbandonare di nuovo Rossella e Rhett (non avete idea di quanto abbia indugiato in questi giorni su foto e commenti riguardo al libro e al film, mi sono rivista anche alcune parti su youtube)... Magari fra altri 25 anni lo rileggerò! :ROFLMAO:
Dimenticavo di dire che mi ha fatto morire la parte in cui Rhett dice a Rossella che se un giorno dovesse prevalere la parte buona di lei su quella egoista e immorale, sarebbe il giorno in cui lui lascerebbe definitivamente Atlanta per non avere più a che fare con lei!!! Ahahahah! Per questo forse alla fine se ne va... si rende conto che lei ha capito finalmente di esserne follemente innamorata e prende paura! 😝;)


Cambiando argomento c'è una cosa che ho notato fin dall'inizio del libro ed è che (almeno nella mia traduzione) viene usato molto il condizionale presente laddove noi oggi useremmo il passato. Ad esempio, nelle prime pagine "vedeva l'espressione di sorpresa e di felicità che gli illuminerebbe il volto" (anzichè gli "avrebbe illuminato", poichè l'azione non è avvenuta e si tratta quindi di un'ipotesi), "udiva le parole che egli le direbbe" (anzichè le "avrebbe detto). Questa forma all'inizio mi ha sorpreso moltissimo ma evidentemente è una conferma di quanto evolve la lingua italiana!
 

MonicaSo

Well-known member
Rhett ha chiesto a Rossella di sposarlo. Sia nel libro sia nel film, è il punto che mi emoziona e mi diverte di più! Allo stesso tempo sono triste, perchè con la quinta parte mi volgo verso la fine del romanzo... ed è anche la parte più triste! Sono già dispiaciuta di dover abbandonare di nuovo Rossella e Rhett (non avete idea di quanto abbia indugiato in questi giorni su foto e commenti riguardo al libro e al film, mi sono rivista anche alcune parti su youtube)... Magari fra altri 25 anni lo rileggerò! :ROFLMAO:
Dimenticavo di dire che mi ha fatto morire la parte in cui Rhett dice a Rossella che se un giorno dovesse prevalere la parte buona di lei su quella egoista e immorale, sarebbe il giorno in cui lui lascerebbe definitivamente Atlanta per non avere più a che fare con lei!!! Ahahahah! Per questo forse alla fine se ne va... si rende conto che lei ha capito finalmente di esserne follemente innamorata e prende paura! 😝;)


Cambiando argomento c'è una cosa che ho notato fin dall'inizio del libro ed è che (almeno nella mia traduzione) viene usato molto il condizionale presente laddove noi oggi useremmo il passato. Ad esempio, nelle prime pagine "vedeva l'espressione di sorpresa e di felicità che gli illuminerebbe il volto" (anzichè gli "avrebbe illuminato", poichè l'azione non è avvenuta e si tratta quindi di un'ipotesi), "udiva le parole che egli le direbbe" (anzichè le "avrebbe detto). Questa forma all'inizio mi ha sorpreso moltissimo ma evidentemente è una conferma di quanto evolve la lingua italiana!
Io ho letto una traduzione più recente e non ho notato queste particolarità.

In merito alle foto del film: sono andata a guardare le foto dei vestiti di Scarlett (scusate, ma per me non si chiama Rossella)... bellissimi!
 

ayuthaya

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Io ho letto una traduzione più recente e non ho notato queste particolarità.

In merito alle foto del film: sono andata a guardare le foto dei vestiti di Scarlett (scusate, ma per me non si chiama Rossella)... bellissimi!
Beata te che hai la versione senza italianizzazione dei nomi!
Dico la mia sul confronto personaggi/attori: sarò sempre di parte, ma Vivien Leigh e Clark Gable io ce li vedo benissimo: è vero che entrambi sono un po' più vecchi dei loro corrispettivi letterari, però una fanciulla di 16 anni all'epoca non è come una sua coetanea oggi e nemmeno negli anni 30 del 900. Oltretutto, la guerra e le privazioni fanno maturare precocemente Rossella e la "invecchiano", per cui alla fine della storia (almeno 7/8 anni dopo l'inizio) l'attrice è anche fisicamente verosimile rispetto all'originale. Gable poi è perfetto! E badate bene ha solo pochi anni in più dei 35 di Rhett all'inizio del libro, che anche in questo caso vengono compensati dal lungo arco temporale in cui si svolge la vicenda.
Invece non sono molto soddisfatta delle interpretazioni di Melania e Ashley. Non dico che gli attori non siano stati bravi, però secondo me le due figure perdono parecchio: Ashley appare un rammollito, senza che questo suo carattere debole sia compensato dalla sua auto-consapevolezza, dal dramma interiore che lo lacera e dal senso di "estraneità" che aveva fin dall'inizio verso la cultura sudista. Melania è fin troppo buona e cara; è vero che anche nel film mostra coraggio e si adira, ma non so... Olivia de Havilland non mi fa impazzire nella parte.
 

bouvard

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La mia traduzione è anche datata (devo ricordarmi di controllare il traduttore e l'anno) però non presenta quelle forme verbali... solo parole ormai desuete ad es. ho imparato anche la parola grippa per influenza, raffreddore 😂
Anche nella mia traduzione i nomi erano tradotti e francamente leggete Franco ogni volta mi faceva torcere le.budella però confesso che non avrei sopportato di leggete Scarlett o Melany loro x me sOno è saranno sempre Rossella e Melania 😂
 

qweedy

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Pensavo che Mami avesse più spazio nel libro.

VIA-COL-VENTO-1.jpg



Hattie McDaniel è stata la prima attrice afroamericana ad aver vinto un Premio Oscar ma a causa delle leggi del periodo (le cosidette leggi Jim Crow) che impedivano alle persone di colore di stare insieme ai bianchi, non poté partecipare né alla prima del film ad Atalanta e nemmeno entrare nel Kodak Theatre a ritirare la statuetta che aveva vinto.

Non appena divenne famosa a livello mondiale, fu oggetto di critiche da parte di chi diceva che gli stereotipi hollywoodiani costringevano i neri a interpretare ruoli di servi che venivano rappresentati come pigri, ottusi, violenti ed entusiasti di svolgere lavori umili.
"Perché dovrei sentirmi in colpa se guadagno 700 dollari a settimana interpretando una cameriera? Se non lo avessi fatto, guadagnerei 7 dollari alla settimana lavorando come una vera donna di servizio."
 

MonicaSo

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Pensavo che Mami avesse più spazio nel libro.

VIA-COL-VENTO-1.jpg


"Perché dovrei sentirmi in colpa se guadagno 700 dollari a settimana interpretando una cameriera? Se non lo avessi fatto, guadagnerei 7 dollari alla settimana lavorando come una vera donna di servizio."
Grandissima!
 

ayuthaya

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Mi sono fatta del male... avevo la giornata libera e ho letto quasi 200 pagine... Esattamente come 25 anni fa, sto piangendo come una fontana da più di un'ora. Forse è l'unico romanzo in tutta la mia vita che mi abbia fatto un effetto simile. E intanto continuo a leggere e a piangere...
 

francesca

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Ragazze, davvero bellissimo seguirvi in questa lettura, mi emoziono, mi arrabbio, mi diverto con voi...
Mi chiedo: ma secondo voi, questo libro vale davvero di per sè o il film lo ha in qualche modo fatto risuonare come non sarebbe mai stato possibile senza la trasposizione cinematrografica e senza la coppia Scarlet/Vivian-Rhett/Clarke?
Monica può dirlo in modo forse più obiettivo non avendo visto il film, ma che ne pensano anche tutte le altre?
Francesca
 

ayuthaya

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Finito ieri. Pensavo che essendo più grande avrei reagito diversamente e invece... trovo che il finale del libro sia molto più straziante del film, perché dà ampio spazio a tutti i pensieri, le rivelazioni, le emozioni. Rossella che si rende conto di aver perso i due grandi sostegni della sua vita, Rhett che finalmente le rivela il suo amore disperato e mai ammesso perché sapeva che altrimenti si sarebbe rivoltato contro di lui. E soprattutto... la sua stanchezza, l'impossibilità di ricominciare, che secondo me rende la riconciliazione difficile, anche se il finale aperto ci lascia la speranza.
Che dire? Mi rendo conto che per me questo libro non è stato solo un bel libro, è stata una passione e ossessione dell'adolescenza e ancora è stato capace di farmi emozionare come non mai. L'ho finito ieri e mi basta richiamare alla mente alcuni passaggi che ancora mi salgono le lacrime agli occhi. Che inguaribile romantica!
 

qweedy

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Ragazze, davvero bellissimo seguirvi in questa lettura, mi emoziono, mi arrabbio, mi diverto con voi...
Mi chiedo: ma secondo voi, questo libro vale davvero di per sè o il film lo ha in qualche modo fatto risuonare come non sarebbe mai stato possibile senza la trasposizione cinematrografica e senza la coppia Scarlet/Vivian-Rhett/Clarke?
Monica può dirlo in modo forse più obiettivo non avendo visto il film, ma che ne pensano anche tutte le altre?
Francesca
Secondo me il libro vale, per come racconta la guerra civile, la schiavitu' dal punto di vista dei sudisti, e per come approfondisce psicologicamente i protagonisti. E' come una fotografia storica della vita sudista dell'epoca.
Il film non mi aveva colpito piu' di tanto, non ero neanche sicura di averlo o non averlo visto, non ricordavo nulla, forse solo i costumi.
Devo dire anche che questa lettura condivisa mi ha molto aiutato a non vedere la lunghezza del libro! Non mi sarebbe venuto in mente di leggerlo da sola!
 

bouvard

Well-known member
Sono dal pc e forse ho un po' più di tempo perciò vedo di fare alcune considerazioni e qualche commento "alla minerva6" :ROFLMAO:
Parto proprio da questo.
A me il libro in vari punti ha messo addosso una grande malinconia agro-dolce. Tutte le considerazioni che fanno i sudisti su quello che hanno perso, su un mondo che non c'è più e non potrà più esserci, mi hanno fatto pensare alla mia infanzia e al mio mondo di allora che non c'è più (già da tempo) e non potrà più esserci :cry:
Io sono cresciuta in campagna con i miei nonni e allora si faceva una vita "comunitaria", nel senso che si mieteva ad esempio il grano a mano per cui tutti i parenti, ma non solo loro, venivano ad aiutare, all'ora di pranzo si stendeva una tovaglia sul campo mietuto e intorno non si era mai meno di quindici persone, la fatica scompariva nelle chiacchiere, risate e... nei tanti bicchieri di vino che i mietitori bevevano 🤪
Altra riunione per l'uccisione del maiale, poi un'altra per la vendemmia e un'altra per... insomma tutti i lavori lunghi e pesanti non si facevano mai da soli allora...
E poi c'erano i miei nonni, i miei zii, tante persone che ormai non ci sono più, perciò capisco perfettamente la nostalgia che pervade alcune persone nel libro... se provo nostalgia io per le persone che non ci sono più, ma che bene o male avevano fatto un corso di vita non breve, come è possibile capacitarsi ed accettare la morte di ragazzi di vent'anni che avevano tutta una vita davanti?
 
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bouvard

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L'altro giorno commentando con Ayu via whats parlavamo del fatto che il libro è bello, ma di sicuro non si può dire che sia imparziale! A giudicare da quello che scrive la Mitchell sembrerebbe che tutti gli yankees erano cattivi e violenti e tutti i sudisti povere vittime. Come ha già scritto Ayu in un commento in questi casi la linea di demarcazione non è mai così netta.
Allo stesso modo leggendo questo libro sembra quasi che tutti i grandi proprietari terrieri del Sud trattassero bene i loro schiavi, considerandoli come parte della famiglia, a leggere queste pagine sembra quasi che i linciaggi e i maltrattamenti fossero una invenzione degli yanches o di libri come La capanna dello zio Tom!
Sicuramente qualche proprietario era più lungimirante di altri, ma francamente che la schiavitù fosse quanto di meglio per una persona di colore è davvero difficile da accettare.
Un conto è dire che era talmente radicata nella mente di tanta gente di colore che non pensavano potesse esistere una condizione diversa per loro, o che potessero avere anche loro dei diritti e un conto è dire che questa gente non desiderasse la libertà! Certo che poi alcuni di fronte alla nuova condizione abbiano subito una sorta di "ubriacatura" e si siano dati alle peggiori violenze è possibile, ma immaginate di tenere un animale in gabbia e di maltrattarlo poi un giorno decidete di liberarlo, davvero vi aspettate che questo vi lecchi la mano ringraziandovi? (forse l'esempio potrebbe indurre a pensare che io faccia un'equazione gente di colore = animale, ma non è così era solo per fare un esempio che potesse rendere l'idea).
In alcune persone di colore la condizione di schiavitù era così radicata al punto che tra loro stessi c'era una sorta di razzismo, per cui se eri uno schiavo domestico non potevi andare a fare dei lavori nei campi, perché sarebbe stato degradante, e gli yankees erano considerati addirittura incivili a non conoscere la distinzione tra schiavo domestico e schiavo agricolo 🤬 allucinante
 

bouvard

Well-known member
Mi ero dimenticata di rispondere alla domanda di Francesca. Secondo me più del film (che comunque ha contribuito) a fare la fortuna del film è stata la frase finale. Una vera genialata 😂 anche se quando leggi il libro ti fa incaz.. xche' mai come in questo libro vorresti il lieto fine 😂 però quel finale aperto è un vero colpo da maestra. .. chapeau
 

ayuthaya

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Membro dello Staff
Mi chiedo: ma secondo voi, questo libro vale davvero di per sè o il film lo ha in qualche modo fatto risuonare come non sarebbe mai stato possibile senza la trasposizione cinematrografica e senza la coppia Scarlet/Vivian-Rhett/Clarke?
Monica può dirlo in modo forse più obiettivo non avendo visto il film, ma che ne pensano anche tutte le altre?
Francesca
Allora, il film ha sicuramente contribuito molto alla fama del libro, anche se non dobbiamo dimenticare che si trattò di un vero caso letterario, con 180mila copie vendute in 4 settimane!
La mia opinione è che il film sia un capolavoro del cinema, degna trasposizione del romanzo (ed è raro), però quando lessi il libro pensai che fosse ancora più bello del film, perchè nonostante la lunghezza di quest'ultimo molte parti sono andate perse (la storia dei genitori, i primi due figli di Rossella, le figure di Will e di Baldo, e tutti gli aspetti legati alla guerra e alla ricostruzione, aspetti politici, economici, sociali).
Poi per quanto gli attori siano stati bravi a rendere con uno sguardo pagine e pagine di pensieri intimi dei protagonisti, a tutto c'è un limite: ad esempio, quando Rossella resta incinta di Rhett per la seconda volta, è (incredibilmente!) felice e non vede l'ora di dirglielo: è il primo figlio che desidera veramente, salvo poi restare delusa quando lo vede tornare ubriaco e apparentemente indifferente. Beh, non ricordo bene ma mi pare che nel film si vede Rossella sorridente mentre si spazzola i capelli dopo la folle notte di amore, ma poco di più: i suoi pensieri intimi ci sono necessariamente negati. Però ripeto che il film ha fatto davvero un lavoro eccezionale.

Mi ero dimenticata di rispondere alla domanda di Francesca. Secondo me più del film (che comunque ha contribuito) a fare la fortuna del film è stata la frase finale. Una vera genialata 😂 anche se quando leggi il libro ti fa incaz.. xche' mai come in questo libro vorresti il lieto fine 😂 però quel finale aperto è un vero colpo da maestra. .. chapeau

Come sai, perchè ne abbiamo già parlato, sono d'accordo con te: la Mitchell è stata bravissima lasciando quel gran punto interrogativo, ma a rileggerlo ieri fra le lacrime ho pensato che è stata anche incredibilmente crudele, perché il nostro desiderio che finisca bene si scontra con la durezza di Rhett, troppo stanco e deluso da far pensare che le "scintille" dei suoi occhi possano accendersi di nuovo. Dalla nostra parte c'è l'inguaribile ottimismo di Rossella, la sua caparbietà e la sua recente consapevolezza che sia Rhett l'unico uomo della sua vita. Speriamo che siano statì sufficienti a riconquistarlo 😉
 

ayuthaya

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Perdonatemi un ulteriore commento 😅
Stavo continuando a riflettere sul potere di questo finale (e chi riesce a pensare ad altro oggi??? 🤣🤣🤣) e la riflessione è questa: il carattere dei due personaggi e il modo in cui si separano fanno sì che sopravvivano al romanzo stesso, diventando due entità quasi indipendenti. Per questo è impossibile sfuggire alla tentazione di chiedersi "cosa succederà dopo?" e magari ripensare al prima, aggiungendoci mille "se": se Rossella avesse capito, se Rhett le avesse svelato, se Diletta non fosse morta... Io ci penso e ci ripenso e, a parte il fatto che io non faccio testo, penso che questo sia dovuto proprio alla scelta di questo finale. Se si fossero rimessi insieme subito, non avremmo questo "tormento" (ok, ce l'ho solo io 🤭) e i personaggi sarebbero rimasti parte del romanzo, invece così riescono ad assumere una propria vita e diventano immortali.
Ecco, giuro che adesso basta. Ho iniziato un altro libro per costringermi a pensare a qualcos'altro... 🤣🤣🤣
 
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MonicaSo

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L'altro giorno commentando con Ayu via whats parlavamo del fatto che il libro è bello, ma di sicuro non si può dire che sia imparziale! A giudicare da quello che scrive la Mitchell sembrerebbe che tutti gli yankees erano cattivi e violenti e tutti i sudisti povere vittime. Come ha già scritto Ayu in un commento in questi casi la linea di demarcazione non è mai così netta.
Allo stesso modo leggendo questo libro sembra quasi che tutti i grandi proprietari terrieri del Sud trattassero bene i loro schiavi, considerandoli come parte della famiglia, a leggere queste pagine sembra quasi che i linciaggi e i maltrattamenti fossero una invenzione degli yanches o di libri come La capanna dello zio Tom.
E tutti gli schiavi, una volta liberati, diventano stupratori...

Quello che non mi è piaciuto di questo libro è il punto di vista troppo di parte, mai obiettivo.
Se penso che Huckleberry Finn è stato censurato per l'uso della parola "negri" e qui invece abbiamo 1000 pagine di razzismo puro (l'autrice ha persino giustificato il Klu Klux Klan)... e ci chiediamo se sia un capolavoro!

La Michell scrive bene, è innegabile... ma quello che scrive a me non è piaciuto per niente.
 
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francesca

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Per tutte le orfane della coppia Rossella & Rhett non potete perdervi questo:
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A parte le battutte, da giovane ero così flashata con questa storia che mi sono letta anche questo. Lasciate perdere, date retta a me. Non ne vale proprio la pena. Non so se si debba almeno riconoscere alla Ripley il coraggio di averci provato o biasimarla per la presunzione.
Ricordo che fu fatta anche una serie TV negli anni '90 ispirata a questo seguito. Allora non si chiamava "serie tv", ma "sceneggiato".... come sono vecchia 😅
Comunque non so se è peggio il libro o lo "sceneggiato".
 

ayuthaya

Moderator
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Per tutte le orfane della coppia Rossella & Rhett non potete perdervi questo:
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A parte le battutte, da giovane ero così flashata con questa storia che mi sono letta anche questo. Lasciate perdere, date retta a me. Non ne vale proprio la pena. Non so se si debba almeno riconoscere alla Ripley il coraggio di averci provato o biasimarla per la presunzione.
Ricordo che fu fatta anche una serie TV negli anni '90 ispirata a questo seguito. Allora non si chiamava "serie tv", ma "sceneggiato".... come sono vecchia 😅
Comunque non so se è peggio il libro o lo "sceneggiato".
Ho letto la trama mille volte su internet ma mi sono sempre rifiutata di leggerlo e guardarlo... sarebbe un affronto! 🤣
Cmq mi fa piacere di non essere l'unica ad essere flashata! 🤣🤣🤣
 
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