Fine cap. 1
In un tempo imprecisato, in Gran Bretagna, esiste un villaggio avvolto dalla nebbia nel quale non si parla volentieri del passato, anzi, se possibile, lo si dimentica senza troppi rimpianti. C'è, però, chi non si rassegna... e come potrebbero, d'altronde, delle teste pensanti, essere felici di dimenticare ciò che hanno vissuto? Se poi si tratta di genitori con un figlio lontano, dimenticare è quasi impossibile... quasi. Axl e Beatrice sono due anziani coniugi che partono alla ricerca di questo figlio lontano: non stanno più bene nel loro villaggio e sentono di aver bisogno di protezione.
Non amo il fantasy, ma questo romanzo, scritto in modo così delicato e così metaforico, mi piace. Sono tante le cose che vorrei capire... la nebbia mi fa pensare alla confusione dei ricordi e dei pensieri. Le candele? Ipotizzo che sia una forma di controllo del libero pensiero (la candela va concessa, come se fosse un modo per impedire che qualcuno alzi la testa, pensi e si faccia delle domande). La misteriosa rossa? Non c'entreranno forse le credenze sulla stregoneria? E la piccola e spigliata Marta? Così, solo interrogativi e supposizioni.