Il Giornalino di Forumlibri - N. 16 - novembre 2022

Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
Commento a "IN UN QUADRO DI ESCHER" di @ayuthaya

Questo sarà un manicaretto all'agrodolce ma certo non per colpa dell'autrice o dell'argomento. Dell'autrice si può dire che è stata capace di descrivere l'interno in modo efficace, di inquadrare il contesto geografico in maniera puntuale e precisa, di corredare il tutto con immagini decisamente affascinanti e tali da invogliare quasi tutti ad una visita. Insomma, tecnicamente è un articolo ben riuscito, è scritto con palese entusiasmo in modo da stimolare la fantasia e il desiderio.
Se non fosse che la sottoscritta, solo a vedere quelle volte infinite perdute in uno spazio apparentemente senza confini, si sente comequellavoltache....
Quella volta che davanti ad un paesaggio alpino, di fronte all'immensità di un panorama che si spalancava e perdeva in una discesa vertiginosa di valli e colline che digradavano all'orizzonte, con un viadotto in fondo che sembrava un filo d'erba e le auto lontane parevano formichine, l'animo mio si librava in spazi eterei ma lo stomaco si attorcigliava, la fronte sudava freddo, e i battiti arrivavano a mille... 😨
Non temo l'aereo, anzi mi piace star su quella distesa di cielo che sembra una torta alla panna, non soffro il mal di mare anzi mi sembra un ottovolante, ma uno spazio illimitato mi opprime, mi disorienta, mi angoscia. Allora, scusami Ayu, apprezzo la libreria di Dujiangyan ma ci vengo a patto di trovare un angolino più riparato. Anzi, vedi, sono proprio io quella signora laggiù, con la concretezza di uno scaffale dietro le spalle, una solida ringhiera davanti e (dalla foto non si vede) un paio di paraocchi felpati per non vedere né l'abisso sottostante né l'abisso capovolto che sta in alto.

Dujiangyan-Zhongshuge.jpg

Ho scherzato? Sì, ma non del tutto. Comunque gran bel lavoro, Ayu!
 
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ayuthaya

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Ahahaha! Sei bravissima Pathurnia! Mi dispiace un po' che tu non abbia letto i miei precedenti articoli su biblioteche che amo particolarmente (la prima di cui ho parlato, quella di Exeter progettata da Kahn, oppure quella di Tadao Ando in Giappone o anche una che non conoscevo in Svezia) perché le avresti apprezzate di più come le avevo apprezzate di più io rispetto a questa.
Per il modo in cui l'ho scritto ti ringrazio dei complimenti ma, come già anticipato, secondo me non è all'altezza degli altri! Cmq grazie!
Bellissima la citazione, da dive proviene??? 😲
 

gamine2612

Together for ever
Ragazzi sono un pò imbarazzata perchè vorrei fare un bel commento a tutti, ma impossibile districarmi da tutti i pensieri e metterli qui.
Posso dire che quasi tutti gli articoli mi sono risultati novità, tranne pochi; informazioni che non sapevo o che sapevo in piccola parte.
In generale devo complimentarmi per lo stile espositivo, la ricerca delle informazioni , le foto e gli spunti interessanti ed anche divertenti.
Ho letto tutto tutto. Un applauso grandissimo a tutti per il contributo dato!!!!!
:unsure: diplomazia?:mrgreen:
 

estersable88

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Storia locale

Le "figure eroiche sfumate nei contorni" sono quelle che apprezzo di più perché sono le più vere e quelle più vicine a noi, alla gente comune. E qui, in questo salto nel tempo nella Genova del Settecento, ce ne sono tante! Quelle che ho apprezzato di più sono state le storie di Battina, Pellegrina e del baccalario. Grazie, Lettore, per queste fotografie storiche così ben pensate e confezionate!

Sparirò per tre giorni, ma porterò il giornalino con me!
 

Grantenca

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Primi commenti:

Dicono di me: assolutamente Perfetto! Non la regina, ma la donna, dall’adolescenza fino alla maturità traspare da questo Articolo! Una donna che, fino al matrimonio con il principe azzurro, ha assaporato il piacere di una vita libera, piena, felice e spensierata. Poi lo scontro con la realtà e le durissime convenzioni di corte. La felicità, come intesa fino al matrimonio, è irrimediabilmente perduta, ma lei non perde mai la sua dignità, solo le sue illusioni.
Come ho detto un bellissimo articolo, che va molto al di là dell’immagine stereotipata che si tende ad affibbiare a questa imperatrice.

Viaggiando per l’Italia – io non ho viaggiato molto quindi viaggio con Bouvard una volta all’anno circa. Dei tre castelli uno (quello di Gradara) si dovrebbe dire della fatal Gradara, l’ho visitato anch’io. Certo, se le cose fossero andate come descritte nel bellissimo articolo di Bouvard non avrebbe molto senso il dantesco “ma solo un punto fu quel che ci vinse”, ma, si sa, i grandi poeti non cercano la verità, ma la grande bellezza, che in questo canto di Dante si può definire sublime.

L’ottava Arte – sono d’accordo anch’io su questa affermazione per la fotografia. Siccome però uno scatto fotografico è alla portata di tutti penso che, proprio per questo, sia difficilissimo raggiungere nella fotografia un livello che si possa definire artistico. Naturalmente tutti gli scatti proposti nell’articolo raggiungono questo altissimo livello. Sono rimasto impressionato soprattutto da “ragazza afgana” e “i pretini”, due scatti del tutto antitetici ma che, per vie diverse, raggiungono i più alti livelli di bellezza.

Parliamo di autori . – Molto interessanti le considerazioni su questa autrice. Mi ha molto incuriosito questo magnifico articolo, e per avere un’idea più precisa, ho ordinato “La campana di vetro” che spero di commentare in PB.

Storie locali - Molto centrato l’argomento. Spero che trovi altri proseliti. Si da vita a protagonisti importantissimi della nostra storia conosciuti troppo poco, solo in ambito locale. Queste storie restano nella nostra memoria , fanno parte della nostra vita e servono anche a dare una identità all’ambiente locale che ci circonda. I miei unici (rarissimi) ricordi scritti hanno per oggetto proprio accadimenti locali. Quel che traspare dalle righe dell’autore è, a mio avviso, anche un grande amore per la sua terra.

Mitologia dell’antica grecia: La fantasia non è certamente tra le mie qualità! La natura è veramente ingiusta; tanto a Carcarlo e nulla a me! Nonostante questo (o forse per questo) non vedo l’ora, appena esce il giornalino, di leggere l’articolo della ns. Direttrice. Questi fatti mi affascinano, come i giocattoli per un bambino, è un mondo a parte che ci insegna il mondo in cui viviamo. Spero di leggerne molti altri prima di togliere il disturbo.

Piccoli scienziati: sinceramente non avevo la minima idea di cosa fosse il telescopio spaziale James Webb. Grazie al chiarissimo articolo di Francesca qualcosa penso di aver capito. Il genio dell’uomo è incommensurabile, sembra proprio non aver limiti. Ma io mi perdo in queste grandezze (anni luce!!! – non riesco a farmi un idea di queste distanze – vedere attualmente cose come erano cinque miliardi di anni fa (sensazione inimmaginabile). Alla fine, oltre a mettere a confronto l’origine dell’universo dal punto di vista scientifico a quello della nostra religione, servirà tutto ciò a trovare un pianeta abitabile dopo che avremo distrutto del tutto il nostro? Chissà!
 

alessandra

Lunatic Mod
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Castelli: l'articolo è interessante e frizzante come è nello spirito di bouvard, cosa che aiuta a "sentirsi" in viaggio con lei...bellissimi tutti e tre e anche le storie ad essi associate. Quello di Fenis sembra proprio un castello delle fiabe. Ho visto l'anno scorso quello di Siracusa, purtroppo solo dall'esterno, mi ha emozionato "ritrovarlo" così.

Il violino di Yehudi: Shoshin riesce a trasmettere la sua passione per le arti, sembra di sentir vibrare la sua scrittura, e in questo caso si capisce che tra lei e l'artista c'è un legame anche "sentimentale", cosa che coinvolge chi legge. La mia ignoranza in fatto di musica è abissale, ti ringrazio per avermi fatto conoscere questo musicista prodigio.

Genova del '700: davvero la rivelazione del Giornalino, bellissima iniziativa, ammiro chi conosce così bene il luogo dove vive e le sue piccole grandi storie, talmente interessanti e curiose che potrebbero ispirare ciascuna il suo romanzo, mi sono rimasti impressi i personaggi della pittrice e della ladra di lenzuola.

Dicono di me: Caspita, sembra davvero di sentir parlare Sissi, non avevo idea di quale vita angosciante avesse trascorso, certamente condizionata (io) dalla visione e ri-visione del film in giovane età, in cui viene descritta come una donna di carattere ma non così sofferente.

La risaia e il suo habitat: confesso che nella mia ignoranza, e conoscendo Carcarlo, sono andata a cercare i suoi post per capire dove finisse la verità e mi hanno divertito quanto l'articolo, però una cena a base di polpo di risaia prima o poi la faremo...con antipasto di topo...Non avevo idea comunque del "mondo" faunistico delle risaie.

L'amore secondo Ana Juan:
Ma che belli questi disegni! Sono affascinata anche dalle storie, in particolare da quelle delle sorelle attaccate per i capelli. Si capisce che l'articolo è scritto da un'appassionata.

Rapiniamo il Duce: sembrerebbe un film anomalo che mescola un po' di generi...bravi attori...lo guarderò, superando la mia avversione per le atmosfere troppo cupe.

Ricchi e poveri: bellissima storia, sulla scia delle storie di Lettore...mi è piaciuta molto la parte del dialogo Carcarlo/padre di Carcarlo.

Le Erinni: ho trovato molto accurato e competente l'articolo di ayu, io sono ignorantissima in materia e l'Orestea la conoscevo solo vagamente...e non conoscevo granché delle Erinni... questi articoli sulla mitologia greca li divoro, aspetto con ansia il prossimo!

Piccoli scienziati: e qui devo ripetere quello che hanno detto gli altri...francesca, perché non sei nata in un'altra epoca e non sei stata mia insegnante? Chissà, magari avrei apprezzato anche le materie scientifiche che ho sempre trovato così ostiche (a parte la matematica)!

Giordania: Ed eccoci di nuovo in viaggio...in un luogo in cui probabilmente (sigh!) non andrò mai davvero...mi è piaciuto molto il "montaggio alternato", considerando che ayu era in viaggio di piacere e Carcarlo per lavoro e che avete visitato posti differenti, mi è piaciuto leggere le diverse impressioni di entrambi.

Calcio d'angolo: l'articolo mi ha incuriosito anche se non ho mai seguito il calcio.

Vatican girl: ho seguito la storia di Emanuela Orlandi a spizzichi e a morsichi, forse proprio per questo quando ne parlano in televisione mi perdo e talvolta cambio canale. Ci sono molti punti oscuri, magari se vedessi la serie potrei farmi un'idea più precisa. Non è il genere che guardo di solito, ma ester mi ha incuriosito.

Casalingo disperato: l'idea della moglie che becca gli articoli del Giornalino è talmente divertente che quasi perdono il casalingo per il suo pensionamento precoce (quota 100?) ma ripeto, aspetto il sostituto!

Ricette: I canederli pensavo fossero una cosa completamente diversa...mi fanno gola...e dopo ci sta bene la frutta di Martorana come dessert...bella l'usanza del 2 novembre che esiste ancora anche in alcune zone della Sardegna, dalle mie parti no.

Giochi: mi dispiace non aver fatto in tempo...avrei indovinato solo Espiazione e uno o due paroloni, ma mi sarei divertita a giocare.

E per finire complimenti sinceri ad ayuthaya non solo per la sua forza persuasiva ma soprattutto perché ogni volta si fa un @#[] così ad assemblare tutto, impaginare e "condire" con le foto e i disegnini nel punto giusto!
 

lettore marcovaldo

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Mitologia dell'antica Grecia

E' interessante come nell'antichità si personificassero le forze della natura e tutto quanto fosse misterioso. Di fronte all'inspiegabile che si manifestava nell'ambiente o nell'animo umano, avere la possibilità di dare una forma conosciuta e una causa conoscibile era una esigenza dell'uomo di ieri come ,in altri contesti, può essere per quello di oggi.
Inoltre mi pare di capire che in generale è meglio non avere a che fare con le Erinni ... non si sa mai ....

Piccoli scienziati

Mi è veramente piaciuto l'articolo di Francesca! Non conosco molto della materia, ma qualche nome e termine mi sono familiari perchè ho amici che sono cultori della materia e di riflesso qualcosa ho assorbito anche io.

A spasso nel mondo

Belli e affascinanti i luoghi visitati da ayuthaya e carcarlo e piacevoli da leggere i resoconti. Però devo confessare che io non posso che sentirmi ,di fronte a tali vastità, irrimediabilmente cittadino. Lo sguardo non ama spaziare troppo senza l'appiglio di strade, palazzi e natura addomesticata sotto forma di alberi e giardini.
Quindi davanti ai regali che i due autori ci hanno fatto con i loro ricordi mi ritrovo, prendendo a prestito una citazione di Primo Levi ne "L'altrui mestiere", "malinconico e immusonito come quel maiale a cui erano state offerte le perle".

Calcio D'angolo

Alejandro “papu” Gomez mi fa pensare, anche al di là del merito della sua vicenda sportiva, a certe figure di giocatori non di primo piano ma che si sanno ritagliare un loro spazio nella storia del Calcio. Sia per capacità personali che per fatti isolati che li vedono protagonisti.

E allora mi vengono alla mente figure gloriose, rimanendo dalle mie parti, come Gianluca Signori, capitano del Genoa degli anni 90, vera e propria "bandiera" con allenatore Franco Scoglio "il professore".
Pietro Vierchowod, roccioso difensore, nella Sampdoria dello scudetto che a 40 ancora segnava nella sua ultima stagione nel Piacenza in seria A.
Per arrivare a tempi più recenti, all'eroe per un giorno, Alberto Brignoli portiere del Benevento, protagonista del clamoroso 2 a 2 segnato con un gol di testa, quasi allo scadere, contro il Milan. Gol insperato utile a rompere un incantesimo che vedeva la squadra campana reduce da 14 sconfitte consecutive dall'inizio del campionato.

Cosa guardo stasera

La vicenda di Emanuela Orlandi un poco l'ho seguita. Non sapevo che ci fosse questa serie.

Casalinghi disperati

Nota: ricordarsi di andare a cercare negli arretrati del giornalino le puntate precedenti...
Sono arrivato tardi!

A tavola

Qui nell'accostamento di dolce e salato tra Isola e Malafi, se lascio decidere alle mie papille gustative, vince a mani basse la frutta Martorana.
Fermo restando che mi piace molto anche lo speck. I canederli invece non li ho mai assaggiati.

I giochi me li sono tenuti da parte per il tempo libero ( cerco di evitare lo spoiler ...)

Giudizio finale: ho fatto bene ad accettare l'invito, così ho potuto scoprire ( o riscoprire) il giornalino!
 
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malafi

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Casalingo disperato: l'idea della moglie che becca gli articoli del Giornalino è talmente divertente che quasi perdono il casalingo per il suo pensionamento precoce (quota 100?) ma ripeto, aspetto il sostituto!
Magari la moglie è una di voi che ha sempre saputo e si è palesata quando non ne poteva più.
Oppure sarà la prossima iscritta ...😄
 

Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
Commento a "RICCHI E POVERI" di @Carcarlo

Bello, davvero ben scritto. La figura di "Aldo", questo giovanotto intraprendente e coraggioso è delineata in modo semplice, attraverso pochi episodi che ne mettono in risalto il coraggio e l'onestà, ma anche e soprattutto l'umanità, come quando si rifiuta di essere complice del razzismo e decide di lasciare il torpedone e andare a piedi.
Il tono è apparentemente distaccato, eppure tra le righe si intuisce un profondo affetto per questa figura di uomo che sarà poi il padre dell'autore. Un uomo che oltre ad essere ardimentoso è anche a modo suo un filosofo e che - delle disuguaglianze e delle ingiustizie - se ne è fatto una ragione senza però rendersene complice.
Mi sembra che il punto centrale sia quello in cui "Aldo" si ritrova a passeggiare nella zona residenziale e sperimenta con stupore l'esclusione e la discriminazione. In quel passo del racconto è preannunciato l'episodio seguente, quello dell'autobus, secondo un filo logico che a me sembra evidente: "Aldo" viene escluso dal quartiere dei ricchi, ma quando è il momento di ribaltare la situazione e comportarsi in maniera discriminatoria si rifiuta di colludere con l'ingiustizia.
Il racconto ci dice poi che Aldo, con il tempo, ha elaborato una propria teoria su come vanno le cose a questo mondo e che osserva tutto con animo da uomo saggio.
E a noi rimane un piacevole ricordo di una persona che abbiamo conosciuto solo attraverso le abili pennellate di questo racconto.
🙋‍♀️
P.s.: giusto per non smentirmi evidenzio il pelo nell'uovo (è proprio il caso di dirlo): Carcarlo, conta meglio le uova fritte, se Aldo mangia le sue poi quelle del compagno di fronte e poi la porzione di quello di fianco sono sei uova, non otto.
Così sai che il commento l'ho scritto proprio io ...😀
 
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ayuthaya

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Visto che sono a letto col raffreddore ho finalmente un po' di tempo per andare avanti coi commenti:
ILLUSTRATORE mi sono piaciute molto sia le immagini sia le storie raccontate, Ondine, abbiamo gli stessi gusti! Fra l'altro ho apprezzato molto i riferimenti anche espliciti a Chagall, uno dei miei due pittori preferiti (Il compleanno è un'opera meravigliosa). Il secondo è Munch, che anche se non citato, sento di ritrovare in queste ambientazioni cupe, angoscianti ma cariche di passioni. Non pensi anche tu? Condivido molto l'ultima frase che citi.

LE RISAIE io mi ero presa per tempo e mi ero messa a ridere quando Carcarlo aveva proposto questo tema: io pensavo che scherzasse e invece... penso che se Carcarlo raccontasse di aver visto un asino volare finirei per crederci! Ma non ho capito una cosa: la parte sul film è vera o no? Le foto che mi hai mandato sembrano autentiche!

DICONO DI ME Rossella ha scritto di aver faticato non poco per questo pezzo ed era preoccupata per la lunghezza: io trovo che sia tra i pezzi meglio riusciti di questa "rubrica" (sono comunque tutti bellissimi) perché riesce ad andare oltre l'immagine straconosciuta e forse leggermente stereotupata di questo personaggio anche troppo "famoso". Si legge tutto d'un fiato, complimenti davvero!

RACCONTO CARCARLO: in questo caso non c'è un solo filo conduttore ma sembra quasi una storia di formazione, come ha scritto qualcuno... Carcarlo, ma per quanta fantasia tu abbia, in questo vaso ad esempio, quali sono stati gli spunti (penso reali) che ti hanno permesso di costruire questa storia?

Anche a @lettore marcovaldo volevo chiedere: ma come fai a essere a conoscenza delle storie incredibili che hai raccontato? È un tuo personale interesse o è un patrimonio culturale comune della tua terra?

FILM: scusami Rossella se continuo a permettermi di stupirmi per il ruo modo di raccontare non solo trama e interpretazioni attoriali, ma anche fotografia, montaggio, ambientazioni... sei davvero incredibile! Al di là della mia curiosità mi piace la tua presentazione chiara e non parziale, che apre la strada alle nostre eventuali future opinioni

INTERVISTA DOPPIA GIORDANIA Mai un'intervista doppia poteva essere più diversa di così! le occasioni di viaggio, lo stile del racconto... e alla fine conoscendoti non posso fare a meno di chiedermi: ma qui almeno racconta la verità??? 🤣 comunque anche se le foto sono piccole non si se avete notato me e i bambini sui dromedari e Mattia che si affaccia dalla tenda nel deserto! Tutte le foto sono fatte da mio marito 😉

Continua...
 

Ondine

Logopedista nei sogni
@ayuthaya
Anche a me Munch piace molto e, anche se Ana Juan non lo cita tra i suoi pittori di riferimento, anche io rivedo in queste illustrazioni le pennellate di Edvard.
La foto di te e di tuo figlio sui dromedari è molto bella, il colore della sabbia sembra un rosa cipria.
Anche la foto di Mattia in tenda è molto bella, non sapevo come fossero le tende nel deserto.
Complimenti per le foto, hanno colori vivissimi e sembra di essere lì.
 

lettore marcovaldo

Well-known member
Anche a @lettore marcovaldo volevo chiedere: ma come fai a essere a conoscenza delle storie incredibili che hai raccontato? È un tuo personale interesse o è un patrimonio culturale comune della tua terra?
Diciamo un 50 e 50...
Mi piace leggere di storia. Tempo fa ho scaricato alcuni articoli di storia locale (avevo puntato esattamente a quel periodo perchè meno noto di altri e forse meno vasto ). Usando come "chiave di ricerca" l'Archivio di Stato di Genova primo fra gli altri e alcuni enti cittadini (musei, fondazioni, facoltà) che direttamente o indirettamente producono o fanno produrre diverse pubblicazioni. Frugando sul web si trovano diverse cose, di tipo divulgativo o quasi, gratis (sempre per quel fatto che siamo a Genova :mrgreen: ).
Da li vengono tutti i riferimenti dove nei racconti parlo di "lettere, archivi, carte". Quindi magari sono cose più di nicchia.

Altre riferimenti invece, usati come spunti, sono patrimonio culturale della città piuttosto noti localmente, ad esempio:
Lo scultore Maragliano - chiese e oratori sono piene delle sue opere - è particolarmente famoso anche per la produzione di statuine del presepe.
L'albergo dei Poveri - l'Albergo dei Poveri è un grosso edificio in centro città ancora utilizzato per vari scopi.
Balilla: beh ... Balilla è Balilla ...

Poi alla fine ho preso tutto e cercato di buttarlo giù a modo mio.
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
A spasso per l’Italia
Bella carrellata di castelli in paesaggi completamente diversi tra loro.
Mi tengo quello di Siracusa, magari più austero, senza dipinti, senza arazzi, senza colonne barocche...ma con un mare e un sole che gli altri se li scordano.
Chissà che bello che doveva essere nuotare tra quegli sgogli, prendere mezzo chilo di frutti mare e mangiarseli con qualche castellana.
Se posso trovare una pecca nell’articolo, insomma...tre castelli e nemmeno un fantasma! 👻


Musichiamo
E’ stato un piacere leggere la sua storia ascoltando di volta in volta i brani.
Peccato non avere la capacità di apprezzarli fino in fondo.


Storie della Genova del 700

Balilla
La storia del Balilla è una bella storia, purtroppo la leggenda ha avuto la meglio sulla Storia e se ne sono perse le vere tracce.
In un libro sulla storia di Genova, avevo letto che mussolini chiese di fare chiarezza in merito e venne fuori un vecchio archivio secondo il quale questo ragazzo era un disadattato e un violento malvoluto da tutti, chiamato appunto U mangia merda, che reaceo al lavoro perciò figuriamoci alla schiavitù, reagì a sassate contro un ufficiale austriaco. Sempre secondo il libro, il benito, deluso dall’archivio, lo fece bruciare. Non avendo fonti sicure, la storia è da prendere con le pinze...
Altrove leggo che addirittura si chiamava Gianbattista Perasso e fosse nato a Montoggio (a questo punto immagino si possa mettere insieme anche il codice fiscale e all’INPS venire a conoscenza della sua situazione contributiva...).
Comunque, al Passo del Bocco – di cui parlavo nel precedente Giornalino – c’è la sua statua, a ricordare dove le truppe austriache furono costrette a passare nella loro fuga da Genova :rolleyes:
Insomma, come al solito, le persone hanno un disperato bisogno di far parte della storia.
Comunque, la storia del Balilla, se non altro, da un’idea dell’accoglienza genovese verso i forestieri e stranieri.
Tra le altre cose, mentre scrivevo questo commento, mi sono interrotto per levarmi due zecche prese ieri a per funghi insieme a un chilo di galletti, gallinacci e trombe dei morti.

Una pittrice
Non ne conoscevo la storia.
Sai mica dove è nata di preciso?
So che nello spezino è un cognome diffuso, mentre nel Tigullio è comune Raggio.

Un giovane ufficiale
Bella storia, molto interessante, soprattutto quella relativa alla guerra del vulgo.
Orrido il dipinto...:eek:

Scusate ma devo andare a comprare il coniglio 🐰 che oggi lo faccio al forno con aglio e patate.
Appena possibile risponderò anche ai Vs commenti
 

Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
Commento a "CALCIO D'ANGOLO" di @Grantenca

Mi accingo a commentare un articolo sul calcio. Un articolo sul calcio, io che non ho mai visto una partita in tutta la mia vita? Bè, sì, in fondo cercare di capire un interesse così diffuso può essere un esercizio di curiosità che non può assolutamente far male, magari metto in pratica il terenziano "nihil humani a me alienum puto"... o almeno ci provo.
Primo: l'Atalanta è una squadra di Bergamo. Questo me l'ha detto il guru universale.:)
Ora posso proseguire. Quello che si evince dal tuo articolo è che il vero campione deve avere in primis la struttura fisica, poi la tecnica, e oltre a ciò la capacità di fare gioco di squadra; ma soprattutto quell'indefinibile miscuglio di autorevolezza, simpatia e carisma che ne fanno un idolo.
Ora però perdonami ma non riesco a fare a meno di chiedermi cosa tutto questo rappresenti a livello simbolico. Il calcio rappresenta l'irrefrenabile bisogno di creare miti ed eroi? E' davvero una potente passione che incanala gli istinti guerreschi degli umani? O è forse un atavico bisogno di appartenenza che sostituisce la tribù, il branco, il gruppo?
Se ti sembro troppo elucubrativa abbi pazienza, dove non c'è la passione magari ci può stare l'attitudine speculativa, in fondo per me è come avvicinarmi ad un mondo che ho sempre ignorato.
Smetto di arzigogolare e torno al tuo articolo. La parte che mi è piaciuta di più è questa: << Gomez non potrà mai più trovare un’altra squadra nella quale avere la possibilità di esprimersi al livello altissimo raggiunto nell’Atalanta. Dall’altra parte anche l’Atalanta, pur avendo nel suo organico ottimi giocatori che lo stanno molto degnamente sostituendo, non potrà trovare sul mercato, almeno a breve termine, un giocatore che le possa garantire il rendimento di Gomez, troppo perfetta essendo stata la simbiosi tra la squadra e questo calciatore >>.
Questo ragionamento mi ha fatto pensare che non basta essere un grande campione, ma ci deve essere la situazione ideale per armonizzare un uomo e il suo contesto, e che forse quella situazione irripetibile non accade solo nel calcio. Forse quella straordinaria fusione di prestazioni eccezionali e armonia con la squadra è qualcosa che, quando avviene nella vita di una persona, è il momento più bello della sua esistenza.
Grazie per avermi dato lo spunto per queste riflessioni.
Devo ammettere che oltre alla curiosità ciò che mi ha invogliata alla lettura è stato il tuo modo di scrivere chiaro, elegante e scorrevole che ho apprezzato anche nelle recensioni.
A presto rileggerti.
 
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lettore marcovaldo

Well-known member
e venne fuori un vecchio archivio secondo il quale questo ragazzo era un disadattato e un violento malvoluto da tutti, chiamato appunto U mangia merda, che reaceo al lavoro perciò figuriamoci alla schiavitù, reagì a sassate contro un ufficiale austriaco [...]
Altrove leggo che addirittura si chiamava Gianbattista Perasso e fosse nato a Montoggio (a questo punto immagino si possa mettere insieme anche il codice fiscale e all’INPS venire a conoscenza della sua situazione contributiva...).
La prima la sapevo ma ho scelto una versione più edulcorata 😅.
La seconda è quella più nota. Ma pare che sia anche quella poco solida come ipotesi.

Una pittrice
Non ne conoscevo la storia.
Sai mica dove è nata di preciso?
So che nello spezino è un cognome diffuso, mentre nel Tigullio è comune Raggio.
Mi risulta a Genova. Comunque il cognome è presente anche in altre zone.

Un giovane ufficiale
Bella storia, molto interessante, soprattutto quella relativa alla guerra del vulgo.
Orrido il dipinto...:eek:
In effetti non è tanto conosciuta. Fa il paio con quella di un ufficiale francese che invece combatteva dal lato del mare, fronteggiando una sorta di testa di ponte che gli austriaci avevano a levante della città. Mentre Canevari faceva una specie di "gioco a nascondino" con gli austriaci (dalle parte del passo della Scoffera), il francese faceva il "gioco della talpa", con trinceramenti, terrapieni e palizzate che nascevano da un giorno all'altro. Morto anche lui durante gli scontri.

Scusate ma devo andare a comprare il coniglio 🐰 che oggi lo faccio al forno con aglio e patate.
Buono! magari anche con due olive taggiasche.
 
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Grantenca

Well-known member
Risposta a Pathurnia.
Hai centrato perfettamente quello che volevo dire. L'armonia perfetta tra un calciatore, la squadra e l'ambiente che li circonda, moltiplica la qualità delle prestazioni di tutta la compagine. E' un qualcosa difficile da raggiungere, ma nel caso descritto è riuscito al massimo grado.
per quanto riguarda il discorso sull'Atalanta ho voluto sottolineare un fatto importantissimo. I risultati raggiunti dal club sono straordinari. Molti club che hanno potenzialità economiche (e quindi spendono molto di più) non sono riusciti a raggiungere lo stesso livello.
Per quanto riguarda il calciatore ho voluto sottolineare il fatto che, pur non essendo un grande campione, in questo particolare contesto ha espresso un rendimento da grande campione, per questo il "caso" essendo egli stato allontanato dalla squadra addirittura nel pieno della stagione sportiva.
Per quanto riguarda le tue giuste considerazioni sul "significato" del calcio ti dirò che, per quanto mi riguarda personalmente, è una "malattia" che mi ha preso da ragazzino e dalla quale ancora non sono guarito. Forse è un bene perché mi fa passare ancora qualche ora spensierata in questi momenti difficile per tutti.
 

Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
Commento a "DICONO DI ME" di @estersable88

Cara estersable, devo confessare che dell'imperatrice Elisabetta detta Sissi avevo un'idea completamente diversa da quella che emerge dal tuo ricco e approfondito articolo. Premetto però che la mia era un'opinione molto poco documentata, perché per mia predisposizione caratteriale rifuggo dalle icone pop come appunto Sissi, Lady Diana, La Grande Cantante Delusa dall'Armatore Greco Miliardario, la Bionda Star Forse Incinta di uno dei tanti Kennedy e Forse Uccisa dalla Cia, eccetera. A proposito della suddetta Sissi avevo solo una larvata conoscenza della sua biografia letta su Wikipedia, da cui avevo riportato l'impressione che fosse una riccastra fissata con le diete e con la bellezza fisica, fanatica delle maratone e in genere della fitness, oppressa da una ossessione maniacal-feticistica per le sue lunghe chiome e le pettinature elaborate.
Né potevo dispiacermi del suo infelice amore o della sua vita oppressa, privata della gioia di allevare personalmente i figli, tiranneggiata dalla suocera carnefice. Perché in un'epoca in cui le popolane erano ingravidate in media una volta all'anno a partire dal menarca fino alla probabile morte di parto o di consunzione (o di malattie veneree), il destino di questa donna comunque più fortunata di tante altre mi era del tutto indifferente.
Però ho letto con interesse la tua autobiografia immaginaria, e devo ammettere che mi è piaciuta. L'operazione che tu hai compiuto, ovvero mettersi nei panni dell'Altro, è apprezzabile e mitiga un po' la mia indifferenza verso questa infelice donna. Certo hai ragione, nessuna sofferenza è disprezzabile e tanto meno meritata. Però, dai, fra tanti romanzi, biografie romanzate, trasposizioni cinematografiche eccetera, anche tu - come si suol dire - ti sei fatto un gran bel film!
Perché diciamocelo, sentimenti intensi e sofferti, emozioni delicate, sogni alati e afflati romantici sembrano davvero una affascinante proiezione del mondo interiore dell'autrice, e allora il mio applauso va alla biografia romanzata della principessa ....Sissisable!😙
Ciao, scusa se ho ca@@eggiato un pochino, il tuo articolo è interessante ma è domenica e mi si è risvegliato l'archetipo del burlone.
🙋‍♀️
 
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estersable88

dreamer member
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Commento a "DICONO DI ME" di @estersable88

Cara estersable, devo confessare che dell'imperatrice Elisabetta detta Sissi avevo un'idea completamente diversa da quella che emerge dal tuo ricco e approfondito articolo. Premetto però che la mia era un'opinione molto poco documentata, perché per mia predisposizione caratteriale rifuggo dalle icone pop come appunto Sissi, Lady Diana, La Grande Cantante Delusa dall'Armatore Greco Miliardario, la Bionda Star Forse Incinta di uno dei tanti Kennedy e Forse Uccisa dalla Cia, eccetera. A proposito della suddetta Sissi avevo solo una larvata conoscenza della sua biografia letta su Wikipedia, da cui avevo riportato l'impressione che fosse una riccastra fissata con le diete e con la bellezza fisica, fanatica delle maratone e in genere della fitness, oppressa da una ossessione maniacal-feticistica per le sue lunghe chiome e le pettinature elaborate.
Né potevo dispiacermi del suo infelice amore o della sua vita oppressa, privata della gioia di allevare personalmente i figli, tiranneggiata dalla suocera carnefice. Perché in un'epoca in cui le popolane erano ingravidate in media una volta all'anno a partire dal menarca fino alla probabile morte di parto o di consunzione (o di malattie veneree), il destino di questa donna comunque più fortunata di tante altre mi era del tutto indifferente.
Però ho letto con interesse la tua autobiografia immaginaria, e devo ammettere che mi è piaciuta. L'operazione che tu hai compiuto, ovvero mettersi nei panni dell'Altro, è apprezzabile e mitiga un po' la mia indifferenza verso questa infelice donna. Certo hai ragione, nessuna sofferenza è disprezzabile e tanto meno meritata. Però, dai, fra tanti romanzi, biografie romanzate, trasposizioni cinematografiche eccetera, anche tu - come si suol dire - ti sei fatto un gran bel film!
Perché diciamocelo, sentimenti intensi e sofferti, emozioni delicate, sogni alati e afflati romantici sembrano davvero una affascinante proiezione del mondo interiore dell'autrice, e allora il mio applauso va alla biografia romanzata della principessa ....Sissisable!😙
Ciao, scusa se ho ca@@eggiato un pochino, il tuo articolo è interessante ma è domenica e mi si è risvegliato l'archetipo del burlone.
🙋‍♀️
Grazie Pathurnia! <3 A questo punto devo precisare che di veramente mio in quest'articolo c'è poco: il "Dicono di me" si chiama così perché è composto, materialmente, quasi esclusivamente da citazioni di libri che parlano di un determinato personaggio. Di mio ci sono i connettivi, le aggiustatine alla forma ed ovviamente la lettura accurata dei libri e la scelta delle citazioni. E' un po' come se fosse il personaggio a raccontarsi attraverso quanto è stato scritto di lui (o meglio, di lei, visto che finora ho trattato solo donne). O forse è l'idea della storia di ogni personaggio che io traggo dalla lettura... non lo so, ma le parole non sono quasi mai le mie! :) Quindi, la biografia è di "Sissisable" & co! ;)
 

ayuthaya

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Grazie Pathurnia! <3 A questo punto devo precisare che di veramente mio in quest'articolo c'è poco: il "Dicono di me" si chiama così perché è composto, materialmente, quasi esclusivamente da citazioni di libri che parlano di un determinato personaggio. Di mio ci sono i connettivi, le aggiustatine alla forma ed ovviamente la lettura accurata dei libri e la scelta delle citazioni. E' un po' come se fosse il personaggio a raccontarsi attraverso quanto è stato scritto di lui (o meglio, di lei, visto che finora ho trattato solo donne). O forse è l'idea della storia di ogni personaggio che io traggo dalla lettura... non lo so, ma le parole non sono quasi mai le mie! :) Quindi, la biografia è di "Sissisable" & co! ;)
E qui mi permetto di aggiungere che questo lavoro di "composizione" è tutt'altro che semplice e ogni volta mi sorprendo della capacità di Rossella di restituire un testo così unitario! Cmq la prossima volta aggiungerei una nota alla fine si spiega come è realizzato l'articolo!
 
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