Pathurnia
if you have to ask what jazz is you'll never know
Allora doppiamente brava, ,@estersable88!
Storie della Genova...
Finito di leggere con piacere le altre storia.
Complimenti!
Nel prossimo Giornalino, che secolo ci fai?
L’hai mai letti quei fumetti sulla storia di Genova?
Il protagonista era un vecchio pescatore ubriaco che aveva un polpo per amico (non scherzo!)
La prima storia era quella in cui gli uomini primitivi inventano le parole.
Che bella che erano!
Potresti raccontare le saghe dei navigatori, delle battaglie tra le varie casate...
Tu hai fonti autorevoli sulla vendite della bandiera genovese e delle reliquie di San Giorgio e il Drago agli inglesi?
E la Crociata dei Bambini: la sai la agghiacciante storia?
E di Campo Pisano?
Non è proprio una bella storia quella di Genova.
Sì, sì, proprio lui: erano bellissimi.Se ricordo bene, un vecchio marinaio ....
Ti ringrazio molto .Commento a "IL VIOLINO DI YEHUDI" di @Shoshin
Shoshin ha scritto: << Non so se vi ho aperto uno spiraglio per farvi conoscere soltanto un poco questo artista meraviglioso >>.
Secondo me lo spiraglio è aperto e lascia intravedere almeno quattro persone: Yehudi Menuhin musicista, Yehudi Menuhin uomo umanista e solidale, Shoshin la coltivatrice diretta di bellezza e - tra le quinte - un nonno misterioso, scrittore dilettante e Direttore d'orchestra... (Mi verrebbe da dire "ecco da chi hai preso la sensibilità"... ).
Ma torniamo a Yehudi Menuhin e all'articolo. Mi sembra indovinatissima la scelta di parlare dell'artista attraverso flash e piccoli assaggi musicali, non era possibile fare di più, ma è stato sufficiente per far intuire sia la delicatezza della sua musica sia la grandezza della sua persona. L'articolo per come è scritto, per il tono, per le parole, le sottolineature personali, trasuda passione e ammirazione e le fa sentire anche al lettore. E' entusiasmante apprendere che in un così grande artista albergavano anche impegno civile, lotta per l'uguaglianza e libertà di pensiero.
E che invece fosse ben lontano da ogni tipo di rigidità accademica.
A questo proposito mi ha colpita soprattutto la frase riportata: << La musica per Menuhin non riguardava il successo, era un sistema di supporto vitale >>.
Che bello, mi piace pensare che per me - fatte le debite proporzioni - sia la poesia, un sistema di supporto vitale.
In quanto all'Autrice dell'articolo, secondo me ha un solo difetto: dovrebbe scrivere più spesso. Perché lo sa fare benissimo.
La struttura linguistica e narrativa, ecco cosa volevo dire!Toni Morrison e' assolutamente da leggere, e' la piu' grande scrittrice afroamericana. Quello che mi colpisce nei suoi libri non e' tanto la trama, ma la struttura linguistica e narrativa, che per complessita' mi ricorda il mio amato Saramago. Oltre ad Amatissima, ho letto L'occhio piu' azzurro, ma appena avro' la testa un po' piu' rilassata desidero leggere altri libri suoi.